Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 18:43
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Attacco missilistico dell’Iran contro le basi Usa: cosa sappiamo finora

Immagine di copertina

Decine di missili sono stati lanciati sulle basi americane in Iraq di al-Asad ed Erbil. Diatriba Teheran-Washington sul numero delle vittime, ma i soldati italiani stanno tutti bene. Trump: "Non è successo niente di grave"; il ministro degli Esteri dell'Iran Zarif: "La nostra è autodifesa dopo uccisione di Soleimani"

Missili Iran contro base Usa in Iraq, cosa sappiamo finora

Nella notte tra martedì 7 e giovedì 8 gennaio 2020 si è consumata una nuova ritorsione dell’Iran contro gli Usa dopo l’uccisione del generale iraniano Qassem Soleimani (qui il suo profilo) in Iraq: decine di missili sono stati lanciati contro due basi americane, ad al-Asad ed Erbil.

S&D

L’orario di lancio degli ordini non è stato casuale: quella che a Teheran hanno ribattezzato l’operazione “Soleimani martire” è partita infatti all’1:20 locale, la stessa ora in cui è iniziato il raid Usa nella notte del 2 gennaio, nel quale ha trovato la morte il generale iraniano.

Crisi Usa-Iran: le prime immagini del lancio di razzi sulle base americane in Iraq | VIDEO

Non è chiaro il numero esatto di missili lanciati dall’Iran: a Teheran si parla di 22 ordigni, mentre secondo gli Usa erano 15. La maggior parte di essi sono comunque andati a segno. E mentre il leader supremo iraniano Ali Khamenei parla di “schiaffo all’America, che però non è ancora abbastanza”, il presidente Usa Donald Trump ha twittato che in Iraq “va tutto bene“, smentendo di fatto le notizie che annunciano decine e decine di vittime.

Forti anche le parole del ministro degli Esteri iraniano, Javad Zarif: “L’Iran – ha detto – non vuole una escalation ma ci difenderemo contro ogni aggressione. Abbiamo intrapreso e concluso proporzionate misure di autodifesa”, prendendo di mira la base dalla quale è stato lanciato un attacco “codardo contro nostri cittadini e funzionari di livello”.

La “diatriba” sul numero delle vittime

Da questa mattina, infatti, tra Usa e Iran va avanti anche un braccio di ferro dialettico sulle conseguenze del lancio di missili di questa notte.

I media iraniani parlano di almeno 80 morti, più 200 feriti. Un bilancio quindi gravissimo, che rappresenterebbe un duro colpo ai contingenti americani in Iraq. Nell’annunciare il numero dei morti, la tv di Stato iraniana cita fonti della Guardia Rivoluzionaria.

Non sono però dello stesso avviso gli Stati Uniti, che attraverso il Pentagono non hanno confermato il bilancio delle vittime e anzi hanno parlato di morti tra i civili che operavano nella zona.

Il ministro degli Esteri iraniano: “La nostra è autodifesa, rispettato il diritto internazionale”

In mattinata, poi, è tornato a parlare il ministro degli Esteri dell’Iran Mohammad Javad Zarif, che ha confermato che i missili sono stati lanciati contro le basi Usa per “legittima difesa” contro un “attacco terroristico” compiuto con l’uccisione del generale Soleimani.

“Non ho dati precisi sul numero delle vittime – ha continuato Zarif -, quelli li fornirà l’esercito. Ciò che è certo è che la Repubblica islamica ha preso di mira una base degli Stati Uniti da cui avevano colpito il comandante Soleimani e che avevano usato in passato per attacchi contro le forze della Resistenza. Perciò è stato un obiettivo legittimo secondo il diritto internazionale”.

Le basi militari Usa in Iraq colpite dai missili dell’Iran

Sono due le basi militari americane in Iraq colpite dall’attacco missilistico di stanotte lanciato dall’Iran: quella di al-Asad e quella di Erbil.

È soprattutto la seconda a destare preoccupazione in Italia: a Erbil, infatti, operano ben 400 degli oltre 900 soldati italiani di stanza in Iraq. Qui viene condotto l’addestramento delle milizie locali dalla parte di quella che viene definita Task force Land: militari dell’esercito che addestrano i peshmerga, le forze di sicurezza curde.

Per fortuna, però, i soldati italiani stanno tutti bene. Secondo quanto dichiarato dalla Farnesina, infatti, i militari hanno trovato rifugio in un bunker: non si registrano né feriti, né tanto meno morti.

Leggi anche:
Crisi Usa-Iran, le alleanze sul campo: chi sta con chi. E l’Italia?
Iran, a Qom issata la bandiera rossa. L’esperta: “Simbolo che precede la battaglia”
Usa-Iran: dobbiamo aspettarci una guerra ora?
L’uccisione di Soleimani è un calcolo elettorale di Trump: ora si rischia davvero una guerra Usa-Iran (di G. Gramaglia)
Altro che guerra al terrore: Trump utilizza l’Iran per vincere le elezioni (di L. Telese)
Crisi Usa-Iran: quali sono i rischi per i militari italiani che si trovano in Iraq
Crisi Usa-Iran, Stati Uniti pronti a mandare soldati in Libano dalla base di Vicenza in Italia
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Ti potrebbe interessare
Esteri / Violenza e diritti umani in Colombia: da Montecitorio il sostegno alla Comunità di Pace di San José de Apartadó
Esteri / Regno Unito, due cavalli corrono liberi nel centro di Londra: almeno una persona ferita
Esteri / Esclusivo – Viaggio nell’Europa rurale, dove l’estrema destra avanza sfruttando il senso di abbandono
Esteri / Gaza: oltre 34.260 morti dal 7 ottobre. Media: "Il direttore dello Shin Bet e il capo di Stato maggiore dell'Idf in Egitto per discutere dell'offensiva a Rafah". Hamas diffonde il video di un ostaggio. Continuano gli scambi di colpi tra Tel Aviv e Hezbollah al confine con il Libano. L'Ue chiede indagine indipendente sulle fosse comuni a Khan Younis. Biden firma la legge per fornire aiuti a Ucraina, Israele e Taiwan
Esteri / Gaza: oltre 34.180 morti. Hamas chiede un'escalation su tutti i fronti. Tel Aviv nega ogni coinvolgimento con le fosse comuni di Khan Younis. Libano, Idf: "Uccisi due comandanti di Hezbollah". Il gruppo lancia droni su due basi in Israele. Unrwa: "Impedito accesso ai convogli di cibo nel nord della Striscia"
Esteri / Gaza, caso Hind Rajab: “Uccisi anche i due paramedici inviati a salvarla”
Esteri / Suoni di donne e bambini che piangono e chiedono aiuto: ecco la nuova “tattica” di Israele per far uscire i palestinesi allo scoperto e colpirli con i droni
Esteri / Francia, colpi d'arma da fuoco contro il vincitore di "The Voice 2014": è ferito
Esteri / Gaza, al-Jazeera: "Recuperati 73 corpi da altre tre fosse comuni a Khan Younis". Oic denuncia "crimini contro l'umanità". Borrell: "Israele non attacchi Rafah: provocherebbe 1 milione di morti". Macron chiede a Netanyahu "un cessate il fuoco immediato e duraturo". Erdogan: "Evitare escalation". Usa: "Nessuna sanzione per unità Idf, solo divieto di ricevere aiuti"
Esteri / Raid di Israele su Rafah: ventidue morti tra i quali nove bambini