Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 17:50
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Londra non riconosce lo status diplomatico all’ambasciatore dell’Unione Europea: è polemica

Immagine di copertina

Londra non riconosce lo status diplomatico all’ambasciatore Ue

A un mese dagli accordi commerciali su Brexit Londra ha deciso di non riconoscere il pieno status diplomatico al primo ambasciatore dell’Unione Europea nella capitale britannica, João Vale de Almeida, e al suo staff di 25 persone. Il Regno Unito vorrebbe concedere a de Almeida uno statuto e una immunità limitati, a differenza di quanto accaduto finora per l’Unione Europea, un’organizzazione internazionale “sui generis” perché considerata politica, con una bandiera, una moneta unica per gran parte dei suoi membri, un Parlamento internazionale e un esecutivo che gode degli stessi diritti diplomatici di qualsiasi stato sovrano in 142 Paesi del mondo.

Ma adesso Londra vorrebbe declassare lo status del capo missione europeo a quello di un’organizzazione internazionale, venendo meno ai precetti della Convenzione di Vienna del 1961 sulle relazioni diplomatiche. Per questo, come ha confermato oggi il portavoce del ministro britannico Boris Johnson, Bruxelles ha rifiutato l’offerta, perché considerata “inaccettabile”. Declassare lo status diplomatico della rappresentanza Ue significherebbe creare un pericoloso precedente per luoghi più complicati dove i diritti diplomatici e di immunità sono oggi garantiti dalla Convenzione di Vienna, come la Cina o il Venezuela.

“Se il Regno Unito lancia un messaggio simile per cui i diplomatici europei non meritano gli stessi diritti, altre nazioni potrebbero seguire lo stesso esempio e, in certe aree del mondo, le conseguenze potrebbero essere potenzialmente gravi”, hanno riferito alcuni rappresentanti diplomatici al quotidiano Repubblica. Eppure oggi i diritti della Convenzione di Vienna sono riconosciuti a pieno titolo in quei Paesi, e il Regno Unito sarebbe tra le poche nazioni a negare volontariamente l’immunità ai diplomatici di Bruxelles.

Leggi anche: 1. Brexit, dalle dogane allo stop all’Erasmus: cosa cambia adesso per gli italiani 2. Brexit, come cambia il Parlamento Ue dopo il divorzio 3. La Scozia che non si arrende alla Brexit: “In Europa torneremo da indipendenti” 4. Scozia, Londra dice “no” a un nuovo referendum per l’indipendenza. Ma Edimburgo ha un piano

 

Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele bombarda la chiesa cattolica di Gaza: 2 morti, ferito anche il parroco. Meloni: “Inaccettabile”
Esteri / Perché Israele ha bombardato la capitale della Siria Damasco?
Esteri / L’Ue propone 10 possibili sanzioni contro Israele, ma i Governi europei le respingono tutte
Ti potrebbe interessare
Esteri / Israele bombarda la chiesa cattolica di Gaza: 2 morti, ferito anche il parroco. Meloni: “Inaccettabile”
Esteri / Perché Israele ha bombardato la capitale della Siria Damasco?
Esteri / L’Ue propone 10 possibili sanzioni contro Israele, ma i Governi europei le respingono tutte
Esteri / Cosa prevede (e chi pagherà per) il nuovo piano di Trump per inviare armi all’Ucraina
Esteri / Cosa sappiamo del piano di Israele per trasferire tutta la popolazione di Gaza in una “città umanitaria” a Rafah
Esteri / Irlanda, 800 neonati sepolti dalle suore nelle fosse comuni. Al via gli scavi
Esteri / Mondiale per Club, Trump resta sul palco con il Chelsea. Il capitano Reece James: “Non voleva scendere”
Esteri / Ucraina, Trump annuncia: “Invieremo missili Patriot a Kiev ma li pagherà l’Unione europea”
Esteri / Dazi Usa, l’Europa tratta con Trump. Von der Leyen: "Contromisure sospese"
Esteri / Gaza, raid di Israele colpisce la folla in fila per l’acqua: uccisi 10 bambini. L’Idf: “Errore tecnico”