Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:12
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Esteri

Chi sono i jihadisti vicini ad al Qaeda chiamati da Erdogan a combattere contro i curdi al fianco della Turchia

Immagine di copertina
Credit: profilo Twitter di Ahrar al Sharqiya

Chi sono i jhiadisti chiamati da Erdogan a combattere contro i curdi

Erdogan schiera i jihadisti di al-Qaeda per combattere i curdi nel nord-est della Siria. La conferma del coinvolgimento di gruppi legati all’organizzazione terroristica arriva dalla milizia Ahrar al Sharqiya, e da altre organizzazioni che hanno detto di far parte dell’Esercito Nazionale Siriano (NSA), una serie di brigate ribelli che hanno combattuto nella guerra civile siriana. Gli stessi miliziani stanno pubblicando decine di foto e video che confermano il loro coinvolgimento nell’offensiva contro i curdi.

Le forze di Ankara raggruppano da mesi una serie di milizie, attive nella regione nord-occidentale di Idlib, con lo scopo di usarle nella campagna contro i curdi. Tra questi gruppi ci sono sigle molto vicine al qaidismo.

Le milizie arabe filo-Ankara, che comprendono dunque brigate jihadiste, hanno già ucciso almeno 60 civili, secondo l’ultimo bilancio delle vittime stilato dalla Mezzaluna Rossa curda. Sono invece 130mila gli sfollati fuggiti dalle loro case dall’inizio delle operazioni militari della Turchia nei territori del Rojava.

Ma chi sono i jihadisti che combattono i curdi al fianco della Turchia?

Le organizzazioni cooptate dal presidente turco Erdogan sono legate, oltre che ad al Qaeda, anche al sedicente Stato islamico. Tra queste vi è la già citata Ahrar Al Sharqiya, un gruppo di ribelli siriani armati originario del Governatorato di Deir ez-Zor, di ideologia nazionalista e islamista, che era stato fondato da alcuni fuoriusciti di Al Nusra. Al nusra è un gruppo armato jihadista salafita che combatte attivamente nella guerra civile siriana dal 2012. Il Fronte al-Nusra ha annunciato la sua affiliazione ad al Qaeda nel luglio 2016. L’anno successivo il gruppo ha cambiato nome in Hayat Tahrir al-Sham (Organizzazione per la liberazione del Levante), fondendosi con altre organizzazioni jihadiste minori.

I gruppi jihadisti attivi al fianco della Turchia sono riuniti sotto il grande cappello dell’Esercito Nazionale Siriano. Secondo le ultime informazioni che arrivano dalla Siria, sarebbero penetrati una trentina di chilometri all’interno del territorio curdo, così come voluto da Ankara.

I miliziani di Ahrar Al Sharqia stanno diffondendo video in cui si vede l’esecuzione sommaria di un combattente curdo appena catturato, come scrive il New York Times, pubblicando le immagini agghiaccianti.

L’operazione militare della Turchia nel nord della Siria arriva a otto anni dall’inizio della guerra civile che ha devastato il paese.

Gli Stati Uniti hanno appoggiato a lungo la milizia a guida curda nel nord-est del paese, nota come Syrian Democratic Forces, o Sdf, che ha avuto un ruolo chiave nella battaglia contro i jihadisti dello Stato Islamico e ha riconquistato gran parte del territorio che una volta era controllato dall’Isis.

Ma Trump, che aveva circa mille truppe schierate al confine tra Siria e Turchia, adesso si è fatto da parte.

Per prepararsi all’invasione, la Turchia ha sostenuto gruppi di combattenti prevalentemente arabi in Siria che si oppongono alle Sdf. La Turchia ha iniziato a portare combattenti arabi siriani attraverso il suo confine direttamente nella zona controllata dai curdi.

Intanto, nelle scorse ore, le autorità curde hanno annunciato la fuga dei jihadisti stranieri dal campo di Ayn Issa, nel nord della Siria, circa 35 km a sud del confine turco, dove ci sono 12mila persone tra cui mogli e vedove di combattenti dell’Isis con i loro figli. L’amministrazione semiautonoma della regione curda ha detto che i detenuti hanno attaccato le guardie e travolto le recinzioni. “Il campo di Ayn Issa è ormai senza controllo”, hanno riferito i curdi.

Leggi anche:

Siria, Maria Edgarda Marcucci a TPI: “I curdi sono più forti dell’esercito turco, perché sanno per cosa combattono”

Tutte le armi che l’Italia esporta in Turchia

Chi sono i curdi e perché non sono mai riusciti ad avere uno loro Stato

La Turchia invade la Siria: chi sta con chi e cosa sta succedendo nello scenario internazionale

Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, Raisi disperso: il convoglio di elicotteri su cui viaggiava ha avuto un incidente. Mansouri: “Contatto con 2 passeggeri, non è grave”
Esteri / Guerra in Ucraina, Kiev: “I russi hanno perso 10.000 uomini in una settimana”
Esteri / Ultimatum di Gantz a Netanyahu. L’Onu: 800 mila persone in fuga da Rafah. Al Jazeera: 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Ti potrebbe interessare
Esteri / Iran, Raisi disperso: il convoglio di elicotteri su cui viaggiava ha avuto un incidente. Mansouri: “Contatto con 2 passeggeri, non è grave”
Esteri / Guerra in Ucraina, Kiev: “I russi hanno perso 10.000 uomini in una settimana”
Esteri / Ultimatum di Gantz a Netanyahu. L’Onu: 800 mila persone in fuga da Rafah. Al Jazeera: 64 morti a Gaza nelle ultime 24 ore
Esteri / Guerra in Ucraina, Mosca: eliminati nel Donbass 125 militari ucraini in 24 ore
Esteri / Televisione israeliana: sospese le trattative su ostaggi. Attaccata petroliera al largo dello Yemen. Idf: "Ucciso Khamayseh"
Esteri / Italia a e 12 Paesi a Israele: “Contrari a operazione a Rafah”. Media palestinesi: "Bombardata scuola a Gaza, quattro morti". Sbarcati primi aiuti Gaza attraverso molo temporaneo Usa
Esteri / Slovacchia, il primo ministro Robert Fico è "grave ma in condizioni stabili"
Esteri / L'esercito israeliano: “5 soldati a Gaza uccisi da fuoco amico”. Altre truppe israeliane verso Rafah
Esteri / Slovacchia, il premier Robert Fico ferito a colpi di arma da fuoco: “È in pericolo di vita”
Esteri / La sacrosanta protesta degli universitari di tutto il mondo ci ricorda che la pace non è un dono, ma una conquista