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“Non vendere la tua madrepatria, pu**ana”: le scritte sulle case degli attivisti russi contrari all’invasione

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Qui vive traditore“, questa la scritta apparsa sull’abitazione di alcuni attivisti russi contrari all’invasione dell’Ucraina insieme alla lettera “Z”, diventata simbolo della guerra che i sostenitori dell’operazione militare russa esibiscono su auto e magliette dopo averla vista per la prima volta sventolare sui tank dell’esercito di Putin. Ora serve anche a bollare chi si oppone al regime.

I fanatici del presidente russo l’hanno disegnata con uno sprai sulla porta della giornalista Anna Loiko, accompagnata dalla scritta “traditrice”, poco dopo il discorso in cui il capo del Cremlino ha parlato di una “quinta colonna” di traditori che tramano contro la madre patria e sono in combutta con l’Occidente per dividere la Russia.

Su un’altra porta qualche giorno fa è apparsa invece la scritta “non vendere la tua madre patria, pu***na“, riporta il quotidiano britannico The Mirror. Si tratta di quella dell’appartamento in cui vive Olga Misik, la giovane attivista che ha protestato con la Costituzione in mano, diventata a 17 anni il simbolo delle battaglie pacifiche per i diritti civili nel Paese. La donna ha condiviso su Twitter le immagini delle scritte apparse sulla porta di casa.

“Nel mio appartamento sono stati appena terminati alcuni lavori di ristrutturazione”, ha scritto con tono ironico Misik. “Vedono le persone come me come l’anello debole della società. E sono chiamata traditrice, come recita l’avvertimento sulla mia porta, come se non volessi che la Russia vincesse. Ma io vorrei solo che non combattesse”, ha dichiarato Loiko alla Bbc. Anche la casa dell’attivista Dimitry Iavanov è stata bollata con il simbolo Z. Iavanov ha scritto su Telegram: “Questo è il messaggio che mi hanno lasciato alcuni anonimi difensori della patria”.

Intanto l’offensiva di Mosca prosegue senza tregua da ormai 28 giorni anche se, secondo il Pentagono, l’esercito russo sarebbe in difficoltà, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto ieri al Parlamento italiano (qui il suo discorso), ha dichiarato che i soldati di Mosca hanno rifornimenti solamente per altri tre giorni. In un’intervista alla Cnn, invece, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov ha affermato che la Russia ha “un concetto molto chiaro di sicurezza nazionale” che prevede l’uso di armi nucleari “solo in caso di minaccia alla sua stessa esistenza”.

 

 

 

 

 

 

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