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Parlamento, lungo applauso a Zelensky: “Immaginate Genova come Mariupol”. Draghi: “L’Italia vuole l’Ucraina nell’UE”

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Parlamento, lungo applauso a Zelensky: “Immaginate Genova come Mariupol”. Draghi: “L’Italia vuole l’Ucraina nell’UE”

Oggi, martedì 22 marzo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha tenuto un discorso di fronte al Parlamento italiano, l’ultima tappa in una serie di appelli rivolti nelle scorse settimane ai parlamenti di Regno Unito, Stati Uniti, Germania e Israele, per aiutare gli sforzi ucraini di resistere nell’invasione lanciata dalla Russia quasi un mese fa.

S&D

Domenica aveva suscitato polemiche l’intervento di Zelensky al parlamento israeliano in cui il presidente ucraino ha accostato le parole usate dalle autorità russe alla “soluzione finale” nazista, un paragone definito “scandaloso” dal ministro delle Comunicazioni israeliano. Nelle scorse ore, Zelensky ha ribadito la necessità di un incontro con Vladimir Putin, senza il quale, secondo il presidente ucraino, il mondo rischierebbe una “terza guerra mondiale”. Il leader ucraino ha aperto a possibili “compromessi” con la Russia nei colloqui tuttora in corso tra le delegazioni dei due paesi, affermando che qualsiasi accordo dovrà essere sottoposto a referendum.

Tra i parlamentari non mancano le voci critiche all’intervento di Zelensky, fra chi ha chiesto che venga ospitato anche Putin e chi annuncia che diserterà la seduta: non ci saranno gli ex M5s di Alternativa, il leghista Pillon, la senatrice del misto Granato, la deputata forzista Giannone, quella pentastellata Segneri e Paragone. Dopo il collegamento del presidente ucraino con l’Aula di Montecitorio, interverrà anche Mario Draghi.

Il discorso di Zelensky in Parlamento

“L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo, loro vogliono entrare in Europa ma la barbarie non deve entrare”, ha detto Zelensky di fronte nel suo discorso di fronte all’aula di Montecitorio, che lo ha accolto con un lungo applauso. “Il loro obiettivo è l’Europa, influenzare le vostre vite, avere il controllo sulla vostra politica e la distruzione dei vostri valori”,  ha affermato il presidente ucraino, che a differenza di precedenti interventi di fronte ai parlamenti di altri paesi, non ha fatto riferimenti storici. Questa volta, l’accostamento scelto di Zelensky è stato invece di tipo geografico, con paragoni tra le città ucraine sotto i bombardamenti  e città come Genova e Roma. “A Mariupol non c’è più niente, solo rovine. Immaginate la vostra Genova completamente bruciata, dove gli spari non smettono neppure un minuto; immaginate da Genova la fuga di persone che scappano in pullman per stare al sicuro”, ha detto Zelensky, che per la prima volta non ha chiesto una no-fly zone. Nel suo intervento Zelensky ha riconosciuto gli aiuti dell’Italia ai profughi ucraini e ha chiesto a Roma di colpire gli “oligarchi” russi. Funzionari e oligarchi russi “utilizzano l’Italia come luogo per le loro vacanze, non dovete accogliere queste persone. Dovete congelare immobili e conti, sequestrare gli yacht e congelare gli asset di chi in Russia ha potere di decisione”, ha detto Zelensky, che ha chiesto di non fare eccezioni per le banche russe, come attualmente previsto dal regime di sanzioni imposto dall’Unione Europea. “Bloccate i loro conti, i loro yacht, dovete congelare i loro beni, dovete sostenere l’embargo contro le navi russe che entrano nei vostri porti, non dovete ammettere eccezioni alle banche russe”, ha detto Zelensky. “Avete condiviso con noi il nostro dolore e aiutate di cuore gli ucraini e gli ucraini lo ricorderanno sempre, il vostro calore, il vostro coinvoglimento e la vostra forza che deve fermare una sola persona, una sola, affinché sopravvivano milioni”, ha aggiunto, concludendo il suo intervento durato circa 11 minuti.

L’intervento di Draghi

“L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione Europea”, ha detto Mario Draghi, che ha preso la parola dopo il presidente ucraino, ringraziato dal presidente del Consiglio “per la sua straordinaria testimonianza”. Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa”, ha detto l’ex presidente della banca centrale europea. “Nelle scorse settimane è stato sottolineato come il processo di ingresso nell’Unione Europea sia lungo, fatto di riforme necessarie a garantire un’integrazione funzionante. Voglio dire al Presidente Zelensky che l’Italia è al fianco dell’Ucraina in questo processo”, ha aggiunto Draghi, il quale ha sottolineato che “davanti all’inciviltà l’Italia non intende voltarsi dall’altra parte”.

“L’arroganza del governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino, che è riuscito a frenare le mire espansionistiche di Mosca e a imporre costi altissimi all’esercito invasore”, ha detto Draghi, che ha definito la resistenza delle città ucraine “eroica”. “Oggi l’Ucraina non difende soltanto se stessa, difende la nostra pace, la nostra libertà, la nostra sicurezza. Difende quell’ordine multilaterale basato sulle regole e sui diritti che abbiamo faticosamente costruito dal dopoguerra in poi”, ha aggiunto Draghi, promettendo ancora più aiuti dall’Italia. “Il governo e il parlamento sono in prima fila nel sostegno all’Ucraina. Sin da subito, abbiamo offerto aiuti finanziari e umanitari e abbiamo risposto, insieme ai partner europei, alle richieste del governo ucraino di assistenza per difendersi dall’invasione russa. Siamo pronti a fare ancora di più”, ha affermato.

“Le sanzioni che abbiamo concordato insieme ai nostri partner europei e del G7 hanno l’obiettivo di indurre il governo russo a cessare le ostilità e a sedersi con serietà, soprattutto con sincerità, al tavolo dei negoziati”, ha detto Draghi. “Davanti alla Russia che ci voleva divisi, ci siamo mostrati uniti, come Unione Europea e come Alleanza Atlantica”, ha evidenziato. “Finora, queste sanzioni hanno colpito duramente l’economia e i mercati finanziari della Russia, e i patrimoni personali delle persone più vicine al presidente Putin. In Italia abbiamo congelato beni per oltre ottocento milioni di euro agli oligarchi colpiti dai provvedimenti dell’Unione Europea”, ha continuato. “Siamo impegnati per diversificare le nostre fonti di approvigionamento energetico, così da superare in tempi molto rapidi la nostra dipendenza dalla Russia”, ha affermato il presidente del Consiglio. “L’Ucraina ha il diritto di essere sicura, libera e democratica”, ha detto Draghi concludendo il suo intervento.”L’Italia, il parlamento e tutti i cittadini sono con voi presidente Zelensky”.

Chi è Volodymyr Zelensky

Nato in una famiglia di origini ebraiche, Zelensky è cresciuto a Kryvyj Rih. Si è laureato in giurisprudenza all’Università Economica Nazionale di Kiev ma ha in poco tempo archiviato la laurea per inseguire i sogni di gloria. Ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, fondando la sua casa di produzione – Kvartal 95 – con la quale ha prodotto film e cartoni animati. È sua la voce dell’orso Paddington nella versione ucraina del film di animazione. Una delle serie TV di maggior successo della sua carriera, e da cui poi prenderà nome anche il suo partito politico, è Servitore del Popolo. Qui ha interpretato un professore del liceo eletto improvvisamente presidente dell’Ucraina. Nel 2019, solo cinque anni dopo l’uscita della serie, Zelensky è riuscito a diventare veramente presidente del paese con un risultato schiacciante, vincendo le elezioni il 73% dei voti.

Presidente molto attivo sui social media, durante la sua presidenza ha cercato di gestire la pandemia causata dal Covid-19 in Ucraina. Negli anni ha anche cercato di attenuare le tensioni con la Russia, acuite dopo le proteste del 2014 che avevano portato alle dimissioni del presidente filo-russo Viktor Yanukovich e la spinta per portare l’Ucraina nella Nato, fino alla decisione di Vladimir Putin di invadere militarmente il paese confinante. Prima di arrivare al potere, Zelensky ha sposato Olena Kijaško, di professione architetto. Si sono conosciuti a liceo ed è stata proprio Olena a scrivere i suoi sketch comici. I due si sono sposati nel 2003 e dalla loro unione sono nati due bambini: Oleksandra, la primogenita nata nel 2004, e Kyrylo nel 2013. Quanto vale il suo patrimonio? Fino al 2018, si attestava che il presidente dell’Ucraina avesse beni che si aggirano sui 37 milioni di grivna, che corrispondono a circa 1,5 milioni di dollari.

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