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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Bombardate coste a sud di Odessa. Biden: 800 milioni di aiuti. Lavrov: “Qualche speranza di raggiungere un compromesso”. Kiev: “Su neutralità no a modello svedese o austriaco”. Zelensky a Congresso Usa: “Ho bisogno di proteggere i nostri cieli”. Putin: “L’obiettivo della Russia non è occupare l’Ucraina”. Raid russo su teatro a Mariupol: era rifugio di civili

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credit: ansa foto

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 16 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Ventunesimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina. Secondo il presidente ucraino,  il negoziato, che riprenderà domani, è andato abbastanza bene. Dal canto suo Putin dichiara che il governo di Kiev “non è serio nel trovare una soluzione reciprocamente accettabile”.  Intanto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha convocato il Consiglio straordinario della Nato il 24 marzo. La Russia introduce sanzioni contro il presidente americano Joe Biden e il segretario di Stato Antony Blinken, che includono il blocco di ingresso in Russia e il congelamento di asset.

GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 20,28 – Ucraina, Biden: Putin è un criminale di guerra – Il presidente Usa Joe Biden ha definito il presidente russo Vladimir Putin un “criminale di guerra”, mentre lasciava un evento. Si tratta della condanna più severa delle azioni di Putin e della Russia espressa finora da parte di un funzionario statunitense dall’invasione dell’Ucraina. Mentre altri leader mondiali hanno usato queste parole, la Casa Bianca era riluttante a dichiarare le azioni di Putin quelle di un criminale di guerra, sostenendo fosse un termine legale che richiedeva indagini. Ma nel discorso pronunciato oggi, Biden ha detto che le truppe russe hanno bombardato gli ospedali e tenuto in ostaggio i medici. Il presidente ha quindi promesso più aiuti per aiutare l’Ucraina a combattere la Russia.

Ore 19,50 – Scholz: Putin “si fermi e ritiri attacchi” – “Ci appelliamo ancora al presidente Putin affinché ritiri le truppe e fermi gli attacchi all’Ucraina”. Lo ha detto il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ad una conferenza stampa insieme alla premier finlandese, Sanna Marin. Quest’ultima ha rimarcato che “quella russa è una aggressione anche contro la Ue” e invocato “un rapido cessate il fuoco”.

Ore 19,35 – Mosca nega bombardamento teatro Mariupol – La Russia nega le accuse di aver bombardato il teatro di Mariupol, che ospitava centinaia di civili sfollati. Secondo il ministero della Difesa di Mosca è stata la milizia ultranazionalista ucraina del Battaglione Azov a distruggere l’edificio. Lo riporta la Tass.

Ore 19,30 – Mosca: “Ucraina prepara attacchi armi chimiche” – L’Ucraina sta preparando un attacco con armi chimiche contro i civili per poi attribuirne la responsabilità alla Russia. E’ quanto sostiene il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, citato dalla Tass: “Abbiamo informazioni credibili secondo cui lo Sbu, il servizio di intelligence interno ucraino, sta preparando una provocazione con l’uso di sostanze tossiche con il sostegno dei Paesi occidentali”. Secondo il portavoce, che non ha fornito alcuna prova delle sue accuse, “l’obiettivo della provocazione è di accusare la Russia dell’uso di armi chimiche contro la popolazione civile”. Mosca non può usare armi chimiche, ha sottolineato, perché sono state tutte distrutte.

Ore 19,00 – Ucraina, ipotesi contributo come sisma a profughi in Italia – Un ‘contributo di autonoma sistemazione’ – sul modello di quelli concessi alle persone sfollate per i terremoti – per i profughi ucraini in Italia. L’ipotesi – si apprende – è al vaglio del Governo in vista del decreto da approvare domani in Consiglio dei ministri. Nessuna decisione è stata ancora presa, ma il flusso di chi fugge dalla guerra continua senza sosta e si lavora a possibili soluzioni di accoglienza che non mettano in crisi il sistema, come appunto la concessione di uno stanziamento mensile ai rifugiati – per il 90% donne e bambini – che potranno trovarsi autonomamente un alloggio e soddisfare le esigenze quotidiane. E potrebbe anche esserci un incentivo economico alle famiglie che accolgono ucraini.

Ore 18,53 – Ucraina: Guerini, valutiamo altre missioni nel Sud-Est della Nato – “L’Italia ha intensificato le interlocuzioni politiche, in particolare con i Paesi dell’area sud est, al fine di attivare ulteriori iniziative con caratteristiche simili alla missione già operativa in Lettonia”. Così il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, nel corso del Consiglio atlantico dei ministri della Difesa Nato a Bruxelles. Il ministro ha poi confermato “la piena disponibilità ad incrementare la presenza italiana nel quadrante sud-est dell’Alleanza, in piena coesione e solidarietà con gli alleati più esposti. Nel corso del pomeriggio il ministro ha colto l’occasione per un breve colloquio con la collega tedesca Christine Lambracht, esaminando con lei, in aggiunta ai temi relativi alla crisi in Ucraina, la situazione del Sahel e il futuro delle operazioni nella regione.

Ore 18,42 – Blinken: “Esaminiamo se Russia attacca civili deliberatamente” – “Stiamo esaminando molto attentamente gli obiettivi delle forze russe, compreso se stiano prendendo di mira deliberatamente, intenzionalmente, civili, giornalisti e chiunque altro”, “prendere di mira deliberatamente civili, giornalisti e altri costituirebbe un crimine di guerra”. Così il segretario di Stato statunitense, Antony Blinken, all’emittente Npr.

Ore 18,25 – Kiev: liberato sindaco di Melitopol, ora è al sicuro – Il sindaco di Melitopol è stato liberato dall’esercito ucraino. Ad annunciarlo è stato Kyrylo Tymoshenko, vice capo di Stato maggiore di Kiev e dirigente molto vicino al Presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Amici abbiamo buone notizie. È appena finita l’operazione speciale della liberazione del sindaco di Melitopol, Ivan è al sicuro. Insieme al presidente e al capo dell’ufficio abbiamo appena parlato con lui. Voglio solo dire che noi non abbandoniamo i nostri”.

Ore 18,24 – Papa Francesco a Kirill: “Non si può parlare di guerra giusta” – “Come pastori abbiamo il dovere di stare vicino e aiutare tutte le persone che soffrono per la guerra. Un tempo si parlava anche nelle nostre Chiese di guerra santa o di guerra giusta. Oggi non si può parlare così. Si è sviluppata la coscienza cristiana della importanza della pace”. Così Papa Francesco durante il colloquio in video chiamata con il Patriarca di Mosca Kirill, confermato anche dal direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni.

Ore 18,10 – Biden: “Non sarà mai una vittoria per Putin. Nuovi aiuti militari a Kiev, anche droni” –  Gli Stati Uniti concedono all’Ucraina altri 800 milioni di dollari di aiuti militari. Lo annuncia il presidente americano Joe Biden. “Nel nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina sono inclusi droni. Invieremo armi antiaeree a lungo raggio all’Ucraina. Non sarà mai una vittoria per Putin indipendentemente dai progressi che farà sul campo di battaglia”. “E’ un’atrocità” quello che stanno facendo i soldati russi, come il “sequestro di ostaggi” nell’ospedale di Mariupol. Zelensky “ci ha chiesto aiuti e mezzi militari ed è ciò che faremo, noi prendiamo le minacce di Putin in modo molto serio, avevamo già fornito aiuti prima dell’invasione”.

Ore 18,08 – Raid russo su teatro Mariupol, era rifugio per centinaia civili – Le forze russe hanno bombardato un teatro d’arte drammatica “nel cuore di Mariupol”, che era stato convertito in rifugio per centinaia di civili. Lo denuncia in una nota il Consiglio comunale della città nel sud dell’Ucraina, citato da Ukrinform. “È ancora impossibile valutare l’entità di questo atto orribile e disumano, perché la città continua a essere bombardata nelle aree residenziali”, si legge nel comunicato. “Secondo i dati preliminari, oltre mille persone vi si trovavano, il numero di morti e feriti è sconosciuto. La probabilità di arrivare lì per scavare le macerie è bassa a causa dei continui bombardamenti sulla città”, ha sottolineato Petro Andriushchenko, un consigliere del sindaco della città nel sud dell’Ucraina, da giorni sotto l’intenso fuoco delle truppe russe. Numeri confermati dal vice sindaco Serhiy Orlov, che alla Bbc ha riferito della presenza di 1.000-1.200 persone all’interno. Il bombardamento del teatro a Mariupol è stato denunciato anche dal ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha parlato di “orrendo crimine di guerra”. “Massiccio attacco russo al teatro drammatico dove si nascondevano centinaia di civili innocenti. L’edificio è ora ridotto in rovine. I russi non potevano non sapere che si trattava di un rifugio per civili”, ha sottolineato su Twitter.

Ore 18,06 – Ucraina: Mosca, abbiamo eliminato tutte le armi chimiche – La Russia, a differenza degli Stati Uniti, ha completamente adempiuto ai suoi obblighi internazionali eliminando completamente le sue scorte di armi chimiche. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, riferisce la Tass. “Voglio dichiararlo ufficialmente: le unità militari russe coinvolte nell’operazione militare speciale in Ucraina non hanno e non possono avere ordigni chimici – ha detto Konashenkov – la Federazione Russa, a differenza degli Stati Uniti, ha da tempo adempiuto ai suoi obblighi internazionali eliminando completamente le sue scorte di sostanze chimiche armi”.

Ore 18,00 – Zelensky: “Corte di giustizia ordina di fermare invasione, Russia esegua” – “L’Ucraina ha ottenuto una vittoria completa nella causa contro la Russia presso la Corte internazionale di giustizia. La Corte ha ordinato di fermare immediatamente l’invasione. L’ordine è vincolante ai sensi del diritto internazionale. La Russia deve conformarsi immediatamente. Ignorare l’ordine isolerà ulteriormente la Russia”. Così su Twitter il presidente ucraino Zelensky.

Ore 17,41 – Ucraina: Putin, vero disastro umanitario e a Kiev non importa – Il presidente russo, Vladimir Putin, ha affermato che le autorità ucraine “stanno assistendo a un vero disastro umanitario e a loro non importa”. In una videoconferenza con i presidenti delle regione, Putin ha affermato che “i loro padroni occidentali stanno semplicemente incitando le autorità di Kiev a continuare lo spargimento di sangue. Stanno fornendo loro sempre più spedizioni di armi, fornendo loro informazioni e offrendo altra assistenza, anche inviando consiglieri militari e mercenari”. “Siamo preparati e siamo pronti a negoziare proprio quelle questioni riguardanti lo status neutrale dell’Ucraina e la sua smilitarizzazione e denazificazione, che sono questioni di principio per la Russia e il nostro futuro”, ha affermato Putin.
Il presidente russo ha dichiarato che la Russia ha fatto di tutto per organizzare e condurre questi negoziati “ma continuiamo a vedere ancora e ancora che il regime di Kiev non si preoccupa del destino del popolo ucraino. Che le persone stanno morendo e che centinaia di migliaia sono diventate profughi, che le città sono detenute dai neonazisti e dai loro criminali armati liberati dalle carceri”.

Ore 17,36 – Russia e Cina al lavoro per bypassare Swift – La Banca di Russia e la Banca popolare cinese stanno lavorando per integrare i sistemi di pagamento e bypassare il circuito internazionale di messaggistica per i pagamenti interbancari Swift. Lo ha annunciato il presidente della Commissione per i mercati finanziari della Duma, Anatoly Aksakov, in una conferenza stampa, riferisce la Tass.  “E necessario stabilire un’interazione tra il sistema russo per il trasferimento dei messaggi finanziari e quello cinese –  ha affermato Aksakov – So che questo lavoro è in corso. La Banca di Russia sta collaborando con la Banca popolare cinese e mi aspetto che la situazione attuale acceleri i rispettivi processi”.

Ore 17,35 – Ucraina: Nato, da Mosca nessun segnale per la pace sul campo – “Sul campo non vediamo alcun segno” da parte di Mosca della volontà di trovare una soluzione diplomatica per la pace, “ecco perché chiediamo alla Russia di impegnarsi nei negoziati in buona fede”. Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa a Bruxelles. “È ovvio che ciò che l’Ucraina può ottenere attorno al tavolo dei negoziati è molto legato alla situazione sul campo”, sottolinea, auspicando che “il supporto” della Nato a Kiev per “opporsi e resistere all’invasione russa” li aiuti “anche a raggiungere un risultato accettabile” nei negoziati di pace.

Ore 17,10 – Attacchi su civili in fuga da Mariupol: vittime – L’esercito russo avrebbe attaccato civili in fuga a Mariupol. Ci sarebbero vittime. Lo riferiscono le forze armate ucraine.

Ore 16,50 – Bloccato il sito della Bbc in Russia: “E’ solo inizio” – Il sito della Bbc è stato bloccato in Russia ed è “solo l’inizio delle azioni di rappresaglia russe contro la guerra di informazione lanciata dall’Occidente”. Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo.

Ore 16,30 – Stoltenberg: “Continueremo a fornire armi Ucraina. Nato non tollererà attacchi” – “Oggi i ministri hanno convenuto che dobbiamo continuare a fornire un supporto significativo” all’Ucraina, “inclusi rifornimenti militari, aiuti finanziari e aiuti umanitari”. Lo dice il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al termine della ministeriale Difesa dell’Alleanza atlantica. Stoltenberg ha spiegato che nella riunione il ministro ucraino “ha descritto la distruzione causata da Putin, la resistenza degli ucraini e l’importanza di continuare a sostenerli”. “Tutti noi rendiamo omaggio al coraggio degli ucraini e delle forze armate ucraine”, ha continuato il segretario generale. “Putin deve porre fine immediatamente alla guerra, ritirare le sue forze ora e impegnarsi nella diplomazia in buona fede. La prossima settimana i capi di Stato e di governo si incontreranno in un Summit straordinario. Affronteremo sia la nostra risposta immediata che i cambiamenti da fare per la  sicurezza a lungo termine. Mosca non dovrebbe avere dubbi: la Nato non tollererà nessun attacco alla sovranità alleata o alla integrità territoriale”. Poi ancora: “Gli alleati sono uniti” nel dire “che la Nato non dovrebbe schierare le sue forze sul territorio o nello spazio aereo dell’Ucraina, perché abbiamo la responsabilità di garantire che questa guerra non si intensifichi oltre l’Ucraina. Vediamo morte, distruzione e sofferenza in Ucraina, ma questo può peggiorare se la Nato interviene con un’azione che potrebbe trasformare” il conflitto “in una guerra a tutti gli effetti tra Nato e Russia”.

Ore 16,15 – Di Maio: “346 italiani in Ucraina, assoluta priorità” – “Dei 2.000 connazionali inizialmente nel paese, ne restano oggi circa 346, che sono un’assoluta priorità: restiamo in contatto con tutti coloro che hanno chiesto assistenza e chiedono di lasciare l’Ucraina in sicurezza”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri Luigi Di Maio nel corso di un’informativa alla Camera sul conflitto in Ucraina, assicurando che “stiamo lavorando con gli attori internazionali, a partire dalle Nazioni Unite e la Croce Rossa, per l’apertura di corridoi che consentano l’uscita in sicurezza della popolazione civile”. Il Ministro ha poi aggiunto: “Emblematico il gesto coraggioso di Marina, la giornalista che ha lanciato il suo ‘no’ alla guerra in diretta tv, consapevole delle conseguenze. A conferma che questa non è una guerra del popolo russo, al quale l’Italia resta vicina, e che soffre anch’esso per una scelta scellerata”.

Ore 16,30 – Putin, non abbiamo intenzione di occupare il paese – Il fatto che ci siano truppe russe nei pressi di Kiev e altre città ucraine non deve essere interpretato come la volontà di occupare l’Ucraina. “Non è questo il nostro obiettivo”, ha detto il presidente della Federazione russa Vladimir Putin. La Russia, ha spiegato, ha dovuto iniziare un’operazione speciale militare in Ucraina perché non c’erano più metodi diplomatici per risolvere i suoi problemi di sicurezza. “Tutte le possibilità diplomatiche erano state utilizzate pienamente. Non ci hanno lasciato alcuna possibilità di risolvere i problemi, sorti non per colpa nostra, con mezzi pacifici. Abbiamo solo potuto iniziare un’operazione militare speciale”, ha detto Putin durante una riunione sulle misure di sostegno socio-economico alle regioni. “L’arrivo delle truppe russe vicino a Kiev e ad altre città dell’Ucraina non ha nulla a che fare con l’intenzione di occupare questo paese; questo non è il nostro obiettivo”, ha affermato. “Tutti gli obiettivi strategici nazionali della Russia devono essere raggiunti entro il 2030”, ha detto.

Ore 16,25 – Cremlino, troppo presto per svelare possibile accordo – È “troppo presto per svelare qualsiasi schema di potenziale accordo sulla soluzione del conflitto in Ucraina”. Lo ha chiarito un portavoce del Cremlino, riporta Ria Novosti, a proposito della bozza di intesa tra Mosca e Kiev pubblicata dal Financial Times.

Ore 16,20 – Biden risponderà a Zelensky con un intervento – Tra meno di un’ora, alle 11.45 (le 16,45 in Italia), il presidente degli Stati Uniti Joe Biden risponderà al messaggio del presidente ucraino Volodimir Zelensky al Congresso americano. Biden è atteso annunciare l’invio all’Ucraina di aiuti militari per un miliardo di dollari.

Ore 16,10 – Primo contatto alto livello Usa-Russia da invasione – Il consigliere della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, Jake Sullivan, ha avuto una conversazione telefonica con il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolay Patrushev, in quello che è stato il primo contatto ad alto livello tra le due potenze dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina. Lo riferisce una nota. Sullivan “ha ribadito la ferma e chiara opposizione degli Stati Uniti all’ingiustificata e non provocata invasione russa dell’Ucraina”, si legge nella nota, “Sullivan ha esposto con chiarezza l’impegno degli Stati Uniti a continuare a imporre costi alla Russia, a sostenere la difesa della sovranità e dell’integrità territoriale dell’Ucraina e a rafforzare il fianco Est della Nato, in coordinamento pieno e continuo con i nostri alleati e partner”. Il segretario del Consiglio di Sicurezza russo, Nikolay Patrushev, ha invece chiesto agli Stati Uniti di smettere di fornire armi all’Ucraina. Patrushev, ha spiegato il suo portavoce, “ha parlato della necessità che Washington smetta di sostenere i neonazisti e i terroristi in Ucraina, facilitando la ricollocazione dei mercenari stranieri nella zona di conflitto e di fornire armi al regime di Kiev” in quanto ciò non fa che “aumentare l’escalation”. Il generale russo ha poi affermato che “è inaccettabile pianificare e istigare provocazioni associate al possibile utilizzo di armi di distruzione di massa in Ucraina, incluse armi biologiche e chimiche”. Patrushev e Sullivan hanno stabilito di continuare i contatti.

Ore 16,00 – Chiesa Mosca, colloquio tra Papa Francesco e Kirill – Il patriarca russo Kirill ha parlato con Papa Francesco del conflitto in Ucraina. Lo rende noto la Chiesa di Mosca.

Ore 15,55 – Onu, almeno 726 civili morti; 104 donne e 52 bambini – Almeno 726 civili sono morti in 20 giorni di guerra in Ucraina e 1.174 sono rimasti feriti. E’ l’ultimo aggiornamento fornito dalla Nazioni Unite. Tra le vittime ci sono almeno 104 donne e 52 bambini.

Ore 15,50 – Ft, bozza intesa: Kiev rinuncia a Nato e a ospitare basi straniere – La bozza di piano di pace in 15 punti su cui stanno lavorando le due delegazioni di Mosca e Kiev prevede che l’Ucraina rinunci alle sue ambizioni di aderire alla Nato o di ospitare basi militari straniere o armamenti. Lo riferisce il Financial Times, precisando che in cambio Kiev otterrebbe la protezione di tre paesi alleati: Usa, Regno Unito e Turchia.

Ore 15,30 – Putin, tentativo dominio globale Occidente alla fine – Il tentativo dell’Occidente di acquisire un dominio globale e di smembrare la Russia sta finendo. Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin aggiungendo che “se l’Occidente pensa che la Russia si farà da parte non capisce Mosca”. Secondo Putin, il “blitzkrieg” (guerra lampo) occidentale fatto di sanzioni contro la Russia è fallito. “I piani di un blitzkrieg economico contro la Russia sono falliti, probabilmente vedremo nuovi tentativi di pressione”, ha dichiarato. “Le sanzioni che colpiscono i russi ordinari hanno tutte le caratteristiche di un’aggressione il blocco dei beni detenuti all’estero rappresenta una lezione per gli imprenditori russi: non c’è niente di più sicuro che investire nel proprio paese natale”.

Ore 15,20 – Ue, 3 mln rifugiati in Paesi Ue; metà sono bambini – “Finora sono arrivati nell’Unione europea 3 milioni di rifugiati dall’Ucraina” e nel Paese invaso dalla Russia “ci sono 13 milioni di persone colpite dalla guerra, di cui 2 milioni sono in fuga” all’interno del Paese e “la metà di tutti i rifugiati sono bambini. Attualmente stiamo accogliendo un bambino al secondo”. Lo ha dichiarato la commissaria europea agli Affari interni, Ylva Johansson, nell’audizione alla commissione Libertà civili del Parlamento europeo. “La sola Polonia ha ricevuto 1,7 milioni di persone in tre settimane, una situazione senza precedenti”, ha aggiunto Johansson. Alle spalle della Polonia “c’è la Romania con 600 mila rifugiati” e “l’Ungheria con 150 mila” ingressi. “Il 90% dei rifugiati sono donne e bambini, mentre il 10% sono uomini”, ha precisato Johansson.

Ore 15,10 – Putin, non permetteremo che Ucraina sia minaccia a Russia – La Russia non permetterà “che l’Ucraina serva da testa di ponte per azioni aggressive contro la Russia”. Lo ha detto il presidente Vladimir Putin aggiungendo che “la Russia era pronta ed è tuttora pronta a discutere la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina”. “Una massiccia offensiva militare dell’Ucraina sul Donbass e la Crimea era questione di tempo, la Russia ha sventato i piani”, ha sottolineato, il presidente russo, che ha accusato l’Occidente di aver istigato contro i russi “pogrom” come quelli scatenati contro gli ebrei.

Ore 15,02 – Putin: il vero genocidio è stato in Donbass per 8 anni – A subire “un vero genocidio” sono stati gli abitanti del Donbass per 8 anni. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin citato dalla Tass.”Quello che vuole fare l’Occidente è smembrare la Russia, ma non accadrà”, ha detto il presidente russo. “L’operazione delle forze armate russe in Ucraina “si sta sviluppando con successo e strettamente secondo i piani”, ha aggiunto.

Ore 15,00 – La Camera chiede al Governo un aumento delle spese militari al 2% del pil – Questa mattina la Camera dei deputati ha approvato a larghissima maggioranza (391 voti favorevoli su 421 presenti, 19 voti contrari) un ordine del giorno collegato al cosiddetto “Decreto Ucraina” proposto dalla Lega e sottoscritto da deputati di Pd, Fi, Iv, M5S e FdI che impegna il governo ad avviare l’incremento delle spese per la difesa verso il traguardo del 2 per cento del pil. Continua a leggere qui

Ore 14,50 – Putin: l’obiettivo della Russia non è occupare l’Ucraina – Vladimir Putin ha dichiarato che l’operazione militare russa è stata un successo e tutti gli obiettivi saranno raggiunto.

Ore 14,20 – Zelensky a Biden: “Essere leader del mondo significa essere leader della pace” – “Oggi il popolo ucraino sta difendendo non solo il proprio paese ma sta lottando per il bene dell’Europa, del mondo”, ha detto il presidente ucraino verso la fine del suo intervento al Congresso degli Stati Uniti, in cui ha chiesto a tutte le aziende statunitensi di lasciare il mercato russo e a Washington di approvare sanzioni contro la Russia ogni settimana, oltre all’invio di armi e aerei da guerra. “Non vedo più il senso della vita se non possiamo mettere fine alla morte”, ha detto Zelensky, che ha concluso il suo discorso rivolgendosi al presidente Joe Biden. “Lei è il leader di una nazione, di una grande nazione e le auguro di essere il leader del mondo”, ha detto Zelensky. “Ed essere il leader del mondo, significa essere leader della pace”.

Ore 14,15 – Russi sparano a manifestanti pacifici in piazza – I soldati russi hanno aperto il fuoco e usato gas lacrimogeni per disperdere manifestanti pacifici ucraini radunati nella piazza davanti al consiglio comunale per chiedere il rilascio dei leader locali detenuti nella zona occupata di Skadovsk, della regione di Kherson. Secondo quanto riporta la stampa ucraina, il sindaco di Skadovsk ha poi pubblicato un video in cui ha dichiarato di essere stato rilasciato dalle forze russe.

Ore 14,10 – Zelensky parla al Congresso degli Stati Uniti, accolto da standing ovation – Intervenuto al Congresso degli Stati Uniti, il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha detto di non aver “mai pensato per un secondo alla resa”. Citando l’attacco di Pearl Harbor e l’attentato dell’11 settembre, Zelensky ha detto che l’Ucraina “sta vivendo esattamente la stessa cosa”, affermando che “tutte le città ucraine sono sotto attacco”. “È forse troppo chiedere una no-fly zone? Possiamo offrire un’alternativa”, ha detto Zelensky, chiedendo l’invio di armi e aerei da guerra. “Sapete che questi aerei esistono”, ha detto il presidente ucraino. “Io ho un sogno”, ha continuato Zelensky citando Martin Luther King, “ho bisogno di proteggere i nostri cieli”.

Ore 14,05 – Kiev: “Ucciso altro generale russo”. Nessuna conferma – Un funzionario del ministero dell’Interno ucraino, Anton Gerashenko, ha annunciato l’uccisione in battaglia a Mariupol del generale russo Oleg Mityaev. Lo riferisce la Bbc. Non c’è al momento alcuna conferma né da parte russa né di fonti indipendenti. Nel suo appello via video notturno il presidente ucraino, Volodimir Zelensky, aveva annunciato l’uccisione di un altro generale russo, il quarto dall’inizio del conflitto, senza specificarne il nome. Veterano della Siria, Mityaev, 47 anni, era al comando della centocinquantesima divisione motorizzata fucilieri.

Ore 14,00 – Cavusoglu a Mosca, Erdogan parlerà a Putin – “Questo spargimento di sangue deve essere fermato il prima possibile”. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu a margine di un incontro con il collega russo Sergei Lavrov a Mosca. Il ministro ha poi annunciato che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan parlerà presto con il presidente russo Vladimir Putin. “Non abbiamo mai smesso di credere alla diplomazia e continuiamo su questa strada, con il dialogo con entrambi Russia e Ucraina. Il presidente Erdogan parlerà presto Putin”, ha detto Cavusoglu.

Ore 13,50 – Guerini, sorpreso da sorpresa su circolare esercito – “Sono sorpreso dalla sorpresa” sulla circolare che mette in stato di allerta le forze armate italiane. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a margine della riunione dei ministri della Nato. “Credo che non servano le polemiche, credo che le sorprese siano francamente non tanto comprensibili” perché “è normale che l’attività esercitativa che le forze armate realizzano si continui a realizzare e che si realizzi anche tenendo conto della contingenza nella quale ci troviamo”, ha evidenziato.

“La circolare è una circolare normale, ordinaria. Dice di focalizzare l’attività esercitativa sulle prime due missioni delle nostre forze armate, cioè la difesa dello stato e la difesa degli spazi euroatlantici,  euromediterranea”, ha detto. “Si tratta di specificare il focus dell’attività esercitativa e dall’altro lato, siccome partecipiamo con l’elevazione della prontezza al rafforzamento della deterrenza della Alleanza Atlantica, di impiegare gli assetti con questo scopo. Ha solo questo preciso riferimento”, ha aggiunto.

Ore 13,40 – Di Maio, Italia chiede tetto massimo europeo a prezzo del gas – “Tutti i cittadini italiani stanno pagando il costo di questa guerra, con i prezzi della benzina, del gas, ed è su questo che siamo impegnati. Nei prossimi giorni il presidente del Consiglio vedrà qui a Roma capi di Stato e di governo europei, per discutere delle prossime mosse da portare al Consiglio Ue. L’Italia chiede un tetto massimo al prezzo del gas a livello europeo perché i cittadini stanno pagando nella loro bolletta i costiu della guerra di Putin”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, a L’Aria Che Tira.

Ore 13,30 – Guerini,no fly zone non è soluzione che immaginiamo – “Dal punto di vista della richiesta della costituzione di una no fly zone mi pare che la posizione sia molto chiara: parlare di una no fly zone significa parlare di un’area presidiata da aerei della Nato con il rischio concreto di una spiralizzazione della situazione, di entrare direttamente in contatto con i russi. Non è questa la soluzione che noi immaginiamo. Credo che sia troppo rischiosa”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, a margine della riunione dei ministri della difesa della Nato. “Credo che possa portare a un coinvolgimento dell’Alleanza atlantica dentro quel contesto di conflitto che oggi viviamo”, ha aggiunto il ministro. “Il punto non è questo, il punto è continuare a lavorare, a sostenere l’Ucraina; come stiamo facendo: le sanzioni da un lato e gli aiuti materiali dall’altro”, ha precisato, dopo aver affermato che “Putin ha sbagliato i suoi calcoli”. “Voleva meno Nato, si trova più Nato; scommetteva su una Unione europea divisa in realtà l’Unione europea è più forte e coesa e credo che sia il momento in cui se ne debba rendere conto e si inizia a discutere per trovare una soluzione pacifica”. Nella riunione, secondo Guerini, “si è mostrata la volontà di continuare a supportare le forze armate dell’Ucraina nella eroica resistenza che stanno realizzando con l’invio di materiale di armamento, così come abbiamo fatto fino a questo momento, ma anche con gli strumenti previsti dalle sanzioni che stanno avendo efficacia, stanno mettendo in difficoltà Putin”. Riguardo alla visita a Kiev dei tre primi ministri di Slovenia, Repubblica Ceca e Polonia, Guerini l’ha definito una visita “di solidarietà rispetto alle sofferenze dell’Ucraina, rispetto alle sofferenze del popolo di quel paese, di sostegno a ciò che Zelensky e il suo governo stanno realizzando”. “Deve essere interpretata così”, ha aggiunto.

Ore 13,10 – Kiev, a Chernihiv uccise 10 persone in fila per il pane – A Chernihiv, nei pressi di Kiev, 10 persone hanno perso il fuoco a seguito di un attacco delle forze russe. Lo riporta la stampa ucraina, secondo cui le vittime erano in fila per il pane.

Ore 13,05 – Kiev, colpita torre tv a Vinnytsia. A Rivne 21 vittime – Le autorità di Rivne hanno dichiarato che 21 persone hanno perso la vita nell’attacco che ieri mattina ha colpito una torre televisiva. Oggi un’altra torre è stata colpita nella città centrale ucraina di Vinnytsia, senza causare vittime.

Ore 13,00 – Cavusoglu, Turchia ha assunto posizione chiara – La Turchia ha assunto una “posizione chiara, equilibrata, obiettiva e a favore del diritto” fin dall’inizio della crisi tra Russia e Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri Mevlut Çavusoslu prima del suo incontro a Mosca con l’omologo russo Sergey Lavrov. “In quanto Paese che ha buoni rapporti con entrambe le parti, abbiamo portato avanti il nostro ruolo di mediatore e facilitatore nonostante tutte le difficoltà”, ha aggiunto il ministro, citato dai media turchi. Da parte sua, Lavrov ha dichiarato: “Abbiamo alcune divergenze di opinione sull’Ucraina. Tuttavia, la posizione equilibrata della Turchia è molto preziosa per noi”. Il ministro russo ha quindi aggiunto che Mosca “apprezza l’approccio responsabile di Ankara all’attuazione della Convenzione di Montreux”.

Ore 12,50 – Zelensky, negoziare pace equa con reali garanzie di sicurezza – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha detto che la delegazione di Kiev dovrà negoziare una pace equa con la controparte russa nei colloqui per porre fine alla guerra in Ucraina, affermando che sono necessarie “reali” garanzie di sicurezza. “Lo stato russo è diventato esplicitamente terrorista e non se ne vergogna”, ha detto oggi Zelensky. “Se non si riconosce che la Russia è uno stato terrorista, sarà impossibile ristabilire la giustizia in Ucraina, sarà impossibile ristabilire l’ordine internazionale”, ha continuato. “Se il mondo avesse reagito almeno la metà di quello che sta reagendo ora, non avremmo questa invasione e 8 anni di guerra nel Donbas”, ha aggiunto Zelensky, che ha accusato le forze russe di aver distrutto più di 400 edifici scolastici e di aver colpito i civili, affermando che dall’inizio del conflitto hanno perso la vita 103 bambini.

Ore 12,40 – Kuleba chiede la “deputinizzazione in ogni ambito” – In un tweet, il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba oggi ha invocato la “deputinizzazione” ossia l’eliminazione “dell’influenza russa in ogni ambito. Politica, relazioni internazionali, economia, affari, arte, ricerca, ecc”. Kuleba ha definito la Russia un “partner tossico” colpevole di crimini di guerra in Ucraina. “Prima il mondo deciderà di tagliare tutti i legami, meglio sarà”.

Ore 12,30 – Ue, uccisioni giornalisti non rimarranno impunite – Il portavoce della Commissione europea, Eric Mamer, ha espresso la condanna “nei termini più duri” l’uccisione dei giornalisti in Ucraina. Ieri sono stati uccisi il cameraman irlandese Pierre Zakrewski di Fox News e la producer ucraina Alexandra Kuvshinova. E due giorni prima era stato ucciso il giornalista americano Brent Renaud. “Questi crimini non rimarranno impuniti”, ha assicurato Mamer.

Ore 12,20 – Russia, dopo il divieto di Instagram arriva Rossgram –  L’alternativa russa a Instagram si chiamerà Rossgram e sarà lanciata il 28 marzo. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Tass, dopo il blocco imposto dalle autorità russe alla piattaforma del gruppo statunitense Meta, vietata da lunedì scorso dopo la decisione dell’azienda fondata da Mark Zuckerberg di autorizzare temporaneamente alcune forme di espressione violente nei confronti dei russi e dei leader politici della Russia. “L’alternativa russa a Instagram con funzionalità e strumenti familiari e app mobili per Android e iOS sarà lanciata il 28 marzo”, ha detto lo specialista di marketing digitale Alexander Zobov, aggiungendo che inizialmente la nuova piattaforma sarà disponibile per i migliori blogger, investitori e sponsor e sarà accessibile agli utenti ordinari ad aprile 2022.

Ore 12,10 – Riunione su Ucraina a Palazzo Chigi,oltre 47mila i profughi in Italia – In base ai dati odierni, al momento sono 47.153 i cittadini ucraini arrivati in Italia, di cui 24.032 donne, 4.052 uomini e 19.069 minori. È quanto emerso al termine di una riunione sul tema dell’accoglienza dei profughi provenienti dall’Ucraina con i ministri dell’Interno Larmogese, dell’Economia Franco, del Lavoro Orlando, coordinata dal sottosegretario alla presidenza Garofoli e a cui ha preso parte anche il capo dipartimento della Protezione civile Curcio. Secondo quanto riporta l’Agi, citando fonti di palazzo Chigi, il governo è orientato a nominare un commissario straordinario per la gestione dell’accoglienza.

Ore 12,00 – Kiev, no a modello svedese o austriaco – “Comprendiamo il tentativo dei nostri partner di essere proattivi nel processo negoziale. Da qui le parole sul modello di neutralità ‘svedese’ o ‘austriaco’. Ma l’Ucraina è ora in uno stato di guerra diretta con la Russia”. Lo ha detto Mikahilo Podolyak, consigliere della presidenza ucraina e membro della delegazione che sta conducendo i colloqui con la Russia, dopo l’apertura di Mosca a un possibile compromesso che veda uno status neutrale per l’Ucraina sul modello di “Svezia o Austria”. “Il modello può essere solo ‘ucraino’ e solo con garanzie di sicurezza legalmente verificate. E nessun altro modello o alternativa”, ha detto Podolyak, che ha chiesto accordo “rigido” con diversi paesi garanti che si assumono “chiari obblighi legali per prevenire attivamente gli attacchi contro l’Ucraina”. Inoltre, ha detto Podolyak, “l’Ucraina non vuole più dipendere da procedure burocratiche che consentono o meno di chiudere il cielo agli stessi missili”. “Abbiamo bisogno di garanzie dirette e ferme che il cielo sia chiuso”, ha detto, in riferimento all’imposizione di una no-fly zone.

Ore 11,50 – Borse europee: mercati credono a diplomazia e spiccano volo – I mercati europei credono agli spiragli diplomatici che si stanno aprendo per la soluzione della crisi tra Russia e Ucraina. A metà mattinata, Francoforte sale del 3,14%, Parigi del 3,40% e Milano del 3,15%. Più cauta Londra che avanza dell’1,02%. Attesa anche per il direttivo della Fed che questa sera dovrebbe annunciare il primo rialzo dei tassi d’interesse dal 2018.

Ore 11,40 – Cremlino, la Cina “non si piegherà a pressioni Usa”  Il Cremlino ha constatato che la Cina non si piega alle pressioni degli Stati Uniti e assume una posizione equilibrata e sovrana sulla questione dell’adesione alle sanzioni contro la Russia. “Gli Stati Uniti in questi giorni stanno esercitando una pressione senza precedenti su molti paesi del mondo”, ha denunciato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, “la stragrande maggioranza dei Paesi si sta piegando a questa pressione, ma ci sono anche nazioni che non cedono e assumono una posizione sovrana, più equilibrata ritenendo inaccettabile qualsiasi pressione”. Peskov ha risposto così alla stampa che gli chiedeva di commentare l’avvertimento degli Usa sulle conseguenze per Pechino di un suo eventuale sostegno militare ed economico alla Russia.

Ore 11,30 – Iran: liberata Nazanin Zaghari-Ratcliffe, sta per partire – Due cittadine britannico-iraniane, detenute in Iran, Nazanin Zaghari-Ratcliffe e Anousheh Ashouri, sono state liberate e sono dirette all’aeroporto di Teheran per lasciare il paese. Lo ha annunciato il loro avvocato, Hojjat Kermani. La liberazione arriva mentre l’Iran è sempre più vicino a un’intesa per il rilancio dell’accordo sul nucleare del 2015, naufragato nel 2018 con il ritiro degli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump, che ha reintrodotto le sanzioni contro la Repubblica islamica.

Ore 11,20 – Cremlino, Ucraina neutrale con proprio esercito possibile compromesso – La presidenza russa ha dichiarato che Svezia e Austria potrebbero essere possibili modelli per un’Ucraina neutrale, in riferimento a un possibile compromesso nei colloqui tra le delegazioni di Mosca e Kiev che riprenderanno oggi. Il portavoce Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che un possibile compromesso potrebbe essere trovato con un’ucraina smilitarizzata che abbia un proprio esercito, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti. Peskov oggi ha parlato di “banditismo di stato” in riferimento al sequestro dei beni dei miliiardari russi deciso dai paesi occidentali.

Ore 11,10 – Cingolani, paghiamo gas russo 1 mld al giorno – “Si è sollevata una riflessione sul fatto che l’Europa continua a comprare gas dalla Russia, la fornitura è continua e si parla di pagamenti da oltre un miliardo di euro giorno, che in periodo di guerra ha implicazioni che vanno oltre il settore energetico”. Lo ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso dell’informativa nell’aula del Senato, in cui ha accusato gli “hub” internazionali di speculare sul costo del gas. “Se la materia è la stessa non e possibile mi costi cinque volte di più perché stiamo mettendo in ginocchio gli operatori. Certo, non c’è qualcuno in Italia che sta facendo una cosa sbagliata, il problema è di questi hub che non lavorano sulla materia prodotta ma scambiando certificati. È solo una grande speculazione da parte di certi hub”, ha sottolineato Cingolani.

Ore 11,00 – Johnson, adesione Ucraina a Nato non ha prospettive – Il primo ministro britannico Boris Johnson ha affermato che non ci sono prospettive per l’adesione dell’Ucraina alla Nato in tempi brevi, dopo l’ammissione del presidente ucraino Volodimir Zelensky. “Ho parlato con Volodimir, di nuovo, ieri. E  ovviamente, capisco cosa sta dicendo sulla Nato e sulla realtà della posizione. E tutti hanno sempre detto, e abbiamo chiarito a Putin, che non è possibile che l’Ucraina si unisca alla Nato a breve”, ha detto oggi Johnson. “Ma la decisione sul futuro dell’Ucraina deve spettare al popolo ucraino e a Volodimir Zelensky come loro leader eletto, e noi lo sosterremo”, ha aggiunto.

Ore 10,50 – Russia: Ucraina disposta a diventare neutrale come Austria o Svezia – Il capo negoziatore russo Vladimir Medinsky ha dichiarato che l’Ucraina sarebbe disponibile ad assumere uno status di “neutralità smilitarizzata, stile Austria o Svezia, con un proprio esercito”. “Sono in discussione tutta una serie di questioni relative alle dimensioni dell’esercito ucraino”, ha detto Medinsky secondo quanto riporta Interfax.

Ore 10,40 – Premier Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca rientrati da Kiev – “Le delegazioni polacca, slovena e ceca sono tornate sane e salve nel nostro Paese dopo la visita a Kiev”. Lo ha annunciato in un tweet il protavoce del governo polacco, Piotr Muller. Facevano parte delle delegazioni i capi del governo di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia, rispettivamente Mateusz Morawiecki, Petr Fiala e Janez Jansa, che ieri hanno incontrato il presidente ucraino Volodimir Zelensky nella capitale su cui stanno stringendo le forze russe.

Ore 10,35 – Cingolani: sostituzione gas russo in almeno 3 anni, ipotesi accisa mobile – “Nel lungo termine, a partire dal prossimo inverno, sarebbe necessario sostituire completamente 30 miliardi di metri cubi di gas russo con altre fonti. Sebbene questo sia possibile in un orizzonte minimo di 3 anni, tramite misure strutturali, per almeno i prossimi due inverni sarebbe complesso assicurare tutte le forniture al sistema italiano”. Lo ha sottolineato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, nel corso dell’informativa nell’Aula del Senato sui recenti ulteriori rincari del costo dell’energia e sulle misure del governo per contrastarne gli effetti. Secondo Cingolani, il governo “sta valutando l’ipotesi di praticare sui carburanti un’accisa mobile” “al fine di contenere l’impatto sui consumatori finali” dell’aumento dei prezzi legato alla guerra in Ucraina. “Poiché c’è stato un maggior gettito Iva questo potrebbe essere utilizzato per ridurre le accise e ottenere una riduzione del prezzo alla pompa”, ha spiegato Cingolani. Ma, ha aggiunto “sappiamo che operare sui carburanti è molto complesso”.

Ore 10,30 – Kiev, 103 bambini uccisi da inizio conflitto – La procuratrice generale dell’Ucraina, Irina Venediktova, ha detto oggi che almeno 103 bambini sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa. Il dato è stato citato da Venediktova in un post su Facebook, in cui ha dichiarato che più di 100 bambini sono rimasti feriti, mentre oltre 400 scuole sono state attaccate dalle forze russe, di cui 59 distrutte.

Ore 10,20 – Papa, il Signore delle vittime abbia pietà di Caino – “Signore, nato sotto le bombe di Kiev, abbi pietà di noi; morto in braccio alla mamma in un bunker di Kharkiv, abbi pietà di noi; mandato ventenne al fronte, abbi pietà di noi; che vedi ancora le mani armate all’ombra della tua croce, abbi pietà di noi”. Lo ha detto oggi papa Francesco alla fine dell’udienza del mercoledì. “Perdonaci Signore, se non contenti dei chiodi con cui trafiggemmo la tua mano, siamo contenti del sangue”, aggiunge Bergoglio, “se le nostre mani sono trasformate in strumento di morte, se continuiamo a uccidere nostro fratello, se continuiamo come Caino a togliere le pietre del nostro campo per uccidere Abele, se continuiamo a giustificare la crudeltà e legittimiamo l’efferatezza dei nostro gesto. Perdonaci la guerra, Signore. Signore Gesù ti imploriamo: ferma la mano di Caino e illumina la nostra coscienza. Non sia fatta la nostra volontà, fermaci e quando avrai fermato la mano di Caino abbi cura anche di lui, è nostro fratello. Poni un freno alla violenza, fermaci, Signore”.

Ore 10,15 – Ucraina: Mosca, “Negoziati lenti ma vogliamo anche noi pace” – I negoziati con l’Ucraina sono “difficili e lenti”, ma la Russia vuole “sinceramente” la pace il prima possibile. Lo ha dichiarato il capo negoziatore russo, il consigliere presidenziale Vladimir Medinsky. “Certo, vorremmo che i negoziati procedessero più velocemente”, ha detto, “questo è il sincero desiderio della parte russa. Vogliamo la pace il prima possibile”. Medinsky ha poi spiegato che “c’è bisogno di una Ucraina in pacifica, libera, indipendente e neutrale, membro di nessun blocco militare, fuori dalla Nato”.

Ore 10,10 – Zelensky, intervento al Congresso Usa alle 14 – Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, interverrà in video conferenza davanti al Congresso americano oggi alle ore 14. L’annuncio è stato dato nei giorni scorsi dalla speaker della Camera, Nancy Pelosi insieme al leader della maggioranza al Senato, Chuck Schumer. “Il Congresso resta fermo nel suo impegno a sostenere l’Ucraina mentre affronta la crudele e diabolica aggressione di Putin, ad approvare una legislazione per paralizzare e isolare l’economia russa cosiì come a dare assistenza umanitaria, economica e di sicurezza all’Ucraina”, avevano sottolineato Pelosi e Schumer, annunciando l’iniziativa a favore dell’Ucraina invasa dalle forze di Mosca.   Stamane Zelensky ha anche chiesto a Tokyo di poter fare un intervento analogo al parlamento giapponese. La richiesta è stata formulata attraverso l’ambasciata dell’Ucraina in Giappone e dalla Lega parlamentare tra i due paesi. Il parlamento giapponese non ha mai ospitato un discorso di un leader straniero in videocall e i media locali hanno sottolineato che non dispone attualmente dei requisiti tecnici necessari per questo tipo di intervento. Nella sua campagna per raccogliere il sostegno internazionale contro l’invasione della Russia, Zelensky si e’ collegato già con la Camera dei Comuni britannica, il Parlamento europeo e quello canadese.

Ore 10,05 – Lavrov, influenza Usa decisiva su posizioni Kiev – Gli Stati Uniti hanno “un’influenza decisiva sulla definizione delle posizioni delle autorità ucraine”. Lo ha sottolineato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, nell’intervista alla tv Rbc in cui ha però anche denunciato che Mosca però “non vede alcun interesse” da parte americana nel trovare una soluzione al conflitto.

Ore 10,00 – Austin, ferreo impegno Usa per articolo 5 della Nato – “Penso che la nostra presenza qui invii un segnale al mondo che rimaniamo uniti nel nostro sostegno all’Ucraina e condanniamo l’invasione non provocata e ingiustificata della Russia in Ucraina”. Lo ha dichiarato al suo arrivo alla riunione dei ministri della Difesa della Nato il segretario della Difesa Usa, Lloyd Austin, che ha anche sottolineato “il ferreo impegno” degli Stati Uniti per l’articolo 5 del Trattato della Nato. “Potete aspettarvi che ci atterremo a quell’impegno”, ha aggiunto. “Continueremo a sostenere la capacità di difesa dell’Ucraina” contro l’aggressione russa, ha detto Austin.

Ore 9,55 – Ministra olandese, troppo presto per missione pace – “Temo che siamo ancora nelle fasi iniziali per parlare” di una missione di pace. “Prima dobbiamo avere un cessate il fuoco, dobbiamo vedere il ritiro dalla Russia e ci deve essere una sorta di accordo tra Ucraina e Russia”. Lo ha dichiarato la ministra olandese della Difesa, Kajsa Ollongren, nei commenti all’arrivo alla ministeriale della Nato, in cui ha affermato che è necessario continuare a consegnare armi all’Ucraina.  “Penso sia molto difficile vedere una missione di pace ora, con la guerra con l’intensità che stiamo vedendo, l’assedio della città”, ha aggiunto.

Ore 9,50 – Lavrov, crisi disegnerà nuovo ordine mondiale – La situazione attuale è “epocale”, c’è una “battaglia” per come apparirà l’ordine mondiale. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov nell’intervista alla testata russa Rbc in cui ha detto che “c’è qualche speranza di raggiungere un compromesso” nei colloqui con l’Ucraina. “Questo è un momento fatidico, un momento epocale nella storia moderna, perché riflette la ‘battaglia’, nel senso più ampio di questa parola, su come apparirà l’ordine mondiale”, ha detto il capo della diplomazia di Mosca, secondo cui “l’Occidente non voleva risolvere in modo pacifico la situazione in Ucraina”.

“Lo status neutrale (dell’Ucraina) è ora seriamente sul tavolo delle discussioni insieme, ovviamente, alle garanzie di sicurezza. Questo è esattamente ciò che ha chiesto il presidente Vladimir Putin a febbraio, in una delle sue conferenze stampa: garanzie di sicurezza generalmente accettabili per l’Ucraina e per tutti i paesi, inclusa la Russia, con l’esclusione dell’espansione della Nato”, ha spiegato Lavrov, secondo cui lo status neutrale di Kiev e le richieste garanzie di sicurezza, “stanno per essere concordati” con Kiev.

Ore 9,45 – Stoltenberg, invio altri soldati Usa messaggio forte – “L’invio di altri soldati americani in Europa è un messaggio forte”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, in un punto stampa con il segretario della Difesa americano, Lloyd Austin, in cui l’ex primo ministro norvegese ha detto che la guerra in Ucraina “cambia il nostro ambiente di sicurezza e avrà conseguenze durature per tutti gli alleati della Nato”.

Ore 9,40 – Lavrov: “Qualche speranza di raggiungere un compromesso” – “Sono guidato dalle valutazioni fatte dai nostri negoziatori. Tuttavia, c’è qualche speranza di raggiungere un compromesso”, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in un’intervista con Rbc, in cui ha affermato che i colloqui non sono semplici. Lavrov ha detto che si sta discutendo seriamente sulla neutralità dell’Ucraina, affermando che alcune formulazioni dell’accordo con l’Ucraina sono quasi state completate. Lavrov ha specificato che il problema non è solo quello della neutralità dell’Ucraina, ma anche l’uso della lingua russa e la libertà di espressione sono temi importanti.

Ore 9,30 – Paesi Bassi, continueremo a inviare armi – La ministra della Difesa olandese Kajsa Ollongren ha detto che i Paesi Bassi e gli altri paesi membri della Nato continueranno a consegnare armi all’Ucraina anche se le consegne dovessere diventare l’obiettivo di attacchi russi. “L’Ucraina ha il diritto di difendersi, continueremo a sostenerla”, ha detto.

Ore 9,20 – Kharkiv, almeno 500 civili uccisi – Almeno 500 residenti della città di Kharkiv, la seconda dell’Ucraina, sono stati uccisi da quando la Russia ha lanciato l’invasione del paese il 24 febbraio scorso. Lo hanno dichiarato i servizi statali di emergenza ucraini

Ore 9,10 – Kiev, nessuna conferma a corridoi umanitari per oggi – La prima ministra ucraina Irina Vereschuk ha accusato la Russia di gravi violazioni degli accordi di cessate il fuoco, affermando che Mosca ha aperto il fuoco su convogli di autobus, insediamenti e siti di evacuazione. Le autorità ucraine, secondo Vereschuk, oggi ancora non hanno ricevuto conferma per l’apertura dei corridoi umanitari.

Ore 9,00 – Kiev, lanciata controffensiva: cambiamento “radicale” – Il consigliere della presidenza ucraina, e membro della delegazione che oggi continuerà i colloqui con Mosca, Mikhailo Podolyak, ha dichiarato che le forze armate ucraine hanno lanciato una controffensiva in più aree operative. “Questo cambia radicalmente le disposizioni delle parti”, ha detto Podolyak in un tweet in cui ha affermato che nelle ultime ore “i giornalisti russi stanno iniziando a lasciare le emittente televisive” e  “i leader della federazione russa stanno cercando di trovare alleati i cui soldati saranno pronti a morire in Ucraina”.

Ore 8,50 – Papa: in Ucraina bambini vittime della superbia degli adulti – In Ucraina i bambini soffrono per colpa della superbia degli adulti. Lo ha detto papa Francesco ricevendo, prima dell’udienza del mercoledì, gli studenti della scuola “La Zolla” di Milano. “Pensiamo a tanti bambini e ragazzi che sono in guerra, che oggi in Ucraina stanno soffrendo”, ha detto, “Sono come noi, come voi: 6, 7, 10, 14 anni. Voi avete davanti un futuro, una sicurezza di crescere in una società di pace. Invece loro devono fuggire dalle bombe, e stanno soffrendo, con il freddo che fa lì. Ognuno di noi pensi a quei bamini che oggi, a 30000 knm da qui, stanno soffrendo. Preghiamo il Signore”.

Ore 8,40 – Cina condanna aiuti di Taiwan all’Ucraina e sanzioni contro Russia – Il governo cinese ha criticato la decisione di Taiwan di inviare aiuti umanitari all’Ucraina e imporre sanzioni alla Russia. Lo ha dichiarato Zhu Fenglian, portavoce dell’ufficio per gli affari di Taiwan, che ha accusato l’isola di “approfittarsi delle difficoltà degli altri”. “I loro tentativi di incitare allo scontro e creare ostilità attraverso la manipolazione politica non avranno successo”, ha detto.

Ore 8,30 – Gazprom continua a inviare gas in Europa – Il colosso statale russo Gazprom ha dichiarato che continuerà a inviare gas in Europa attraverso l’Ucraina. Secondo quanto riporta Reuters, i volumi giornalieri sono stati fissati a 95 milioni di metri cubi, in linea con le richieste dei clienti ma in calo del 13% dai 109,6 milioni di metri cubi di ieri.

Ore 8,20 – Kharkiv, due morti dopo attacchi nella notte – Due persone sono morte in un attacco russo che ha colpito due edifici residenziali nel distretto Nemyshlyansky di Kharkiv, la seconda città più grande dell’Ucraina. Lo hanno riportato i servizi statali di emergenza ucraini. Nella capitale Kiev, stamattina un edificio residenziale di 12 piani è stato colpito nel quartiere Shevchenkivskyi di Kiev in un attacco che ha causato il crollo dell’ultimo piano, provocando due feriti. Fino a domattina nella capitale è in vigore un coprifuoco di 36 ore, indetto a seguito dell’intensificarsi dei bombardamenti russi.

Ore 8,10 – Blinken, Ucraina sarà indipendente “molto più a lungo di quanto ci sarà Putin” – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha affermato che ci sarà un’Ucraina indipendente “molto più a lungo di quanto ci sarà un Vladimir Putin”. Lo ha dichiarato in un’intervista a Cnn. “In un modo o nell’altro, l’Ucraina sarà lì e ad un certo punto Putin no”, ha detto ieri sera Blinken.

Ore 8,00 – Cina, se avessimo saputo, avremmo cercato di fermare guerra – La Cina non sapeva nulla dei piani della Russia sull’Ucraina e se ne fosse stata a conoscenza, “avrebbe fatto il possibile per fermarli”. Lo ha scritto, in un intervento sul Washington Post, l’ambasciatore cinese negli Stati Uniti, Qin Gang, mentre crescono le pressioni internazionali su Pechino perché prenda le distanze da Mosca. “Ci sono state affermazioni secondo le quali la Cina era a conoscenza dell’azione militare russa e avrebbe chiesto a Mosca di ritardarla fino alla conclusione delle Olimpiadi invernali”, si legge nel pezzo a firma del diplomatico e intitolato “A che punto siamo sull’Ucraina”. “Altre voci, inoltre, hanno affermato che la Russia stesse cercando assistenza militare dalla Cina”, prosegue il pezzo, “lasciatemelo dire in modo responsabile: le affermazioni secondo cui la Cina era a conoscenza, ha acconsentito o tacitamente sostenuto questa guerra sono puramente disinformazione. Tutte queste affermazioni servono solo a scaricare colpe e gettare fango sulla Cina”. “C’erano più di 6 mila cittadini cinesi in Ucraina. La Cina è il più grande partner commerciale di Russia e Ucraina e il più grande importatore di petrolio greggio e gas naturale al mondo. Il conflitto tra Russia e Ucraina non giova alla Cina. Se la Cina avesse saputo della crisi imminente, avremmo fatto del nostro meglio per prevenirla”, ha assicurato l’ambasciatore.

Ore 7,50 – Zelensky: “Ai negoziati posizioni più realistiche” – “Gli incontri continuano. Mi è stato detto che le posizioni nei negoziati sembrano più realistiche. Tuttavia, è necessario ancora più tempo affinché le decisioni prese siano nell’interesse dell’Ucraina”. Lo ha detto Volodimir Zelensky in un discorso diffuso alle prime ore di oggi, dopo i colloqui tra Mosca e Kiev, che riprenderanno oggi.  Secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak nei colloqui ci sono “contraddizioni fondamentali”, ma c’è “certamente spazio per un compromesso”.

Nel discorso, Zelensky ha anche invitato chi lavora per l’informazione in Russia a dimettersi. “Se rimarrete a lavorare per la propaganda, vi esporrete a un rischio maggiore che se ve ne andaste. Basta lasciare”, ha detto Zelensky, che ha messo in guardia dal rischio di sanzioni e di processi per crimini di guerra. Il presidente ucraino oggi terrà un discorso al Congresso degli Stati Uniti.

Ore 7,40  – G7, incontro alle 13 – I paesi del Gruppo dei Sette (G7) terranno un incontro online dopo le 13 per discutere le azioni della Russia in Ucraina. Lo ha dichiarato oggi il ministro delle Finanze giapponese Shunichi Suzuki, senza specificare se l’incontro avverrà tra i ministri delle Finanze o tra altre cariche.

Ore 7,30 – Mariupol attaccata anche dal mare – Mariupol, da giorni sotto assedio da parte delle forze russe, è stata attaccata anche dal mare di Azov. Lo ha dichiarato Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina ucraina, precisando che gli attacchi delle navi da guerra vanno ad aggiungersi ai raid aerei. “I primi missili sono stati lanciati da una nave vicino a Bilosaraiska Kosa, verso la città”, ha detto. L’ospedale regionale di Mariupol, inoltre, è sempre occupato dalle forze russe “che costringono i medici a curare i loro feriti” e “usano anche i pazienti come scudo contro i tentativi di riprendere il controllo del nosocomio da parte dei nostri soldati”.

Ore 7,15 – Esplosioni a Zaporizhzhia – Il segretario del consiglio comunale di Zaporizhzhia, Anatoliy Kurtev, ha confermato le notizie di un’esplosione nella stazione ferroviaria della città.

Ore 07,00 – Wall Street Journal: “Biden annuncerà 1 miliardo di dollari di aiuti militari a Kiev” – Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe annunciare oltre 1 miliardo di dollari in nuova assistenza militare al governo ucraino. Lo scrive il «Wall Street Journal». Gli aiuti includerebbero nuove forniture degli stessi tipi di equipaggiamento militare di cui gli Stati Uniti affermano che gli ucraini hanno più bisogno: sistemi anti-corazza e antiaerei, comprese le difese aeree portatili come Javelins e Stinger.

Ore 06,00 – Attacco a Odessa per testare la difesa della costa ucraina – Le navi da guerra russe intorno a mezzanotte hanno sparato missili e artiglieria sulla costa marittima ucraina vicino a Tuzla, a sud di Odessa. Lo ha riferito il consigliere del ministero dell’Interno, Anton Gerashchenko. “Hanno sparato un’enorme quantità di munizioni da una grande distanza”, ha fatto sapere su Facebook. Secondo Gerashchenko, la Russia vuole testare il sistema di difesa costiera dell’Ucraina. Stando a quanto riferito, non ci sono stati tentativi di fare sbarcare le truppe

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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