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Guerra in Ucraina, ultime notizie. Vertice Lavrov-Kuleba in Turchia, il ministro russo: “Abbiamo chiesto la neutralità dell’Ucraina”. Colpito ospedale pediatrico a Mariupol, Cremlino: “Chiederemo spiegazioni a esercito”. Domani incontro Lukashenko-Putin a Mosca. Usa e Regno Unito: “Uso di armi chimiche da parte della Russia è rischio serio”

Immagine di copertina
Credit: Ansa foto

Guerra Ucraina-Russia: le ultime notizie di oggi, 10 marzo 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – Continua, dopo due settimane, il conflitto tra Russia e Ucraina. Oltre 1300 i morti, con Kiev che accusa di “genocidio”. Intanto il presidente ucraino Zelensky parla di possibili compromessi con Mosca. In alcune città è in vigore un cessate il fuoco per permettere la fuoriuscita dei civili. Drammatiche le immagini da Mariupol, dove raid aerei russi hanno colpito un ospedale pediatrico. Sul fronte diplomatico, la Cina accusa la Nato di aver spinto la Russia al conflitto. Lo scontro riguarda anche la centrale nucleare di Chernobyl, che resta senza corrente, ma al momento la situazione non desta preoccupazioni. Draghi: “Crisi umanitaria senza precedenti, in Italia oltre 23mila profughi”. (Qui la cronaca della giornata di ieri). Di seguito le principali notizie di oggi sulla guerra in Ucraina e gli ultimi aggiornamenti in diretta:

GUERRA UCRAINA-RUSSIA, LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA

Ore 20,00 – Il direttore della Cia: “Uso armi chimiche è rischio serio” – Secondo la Cia c’è il rischio che le truppe di Mosca utilizzino armi chimiche nel conflitto ucraino. Lo ha dichiarato il direttore dell’agenzia di intelligence statunitense, William Burns: “Questa è una cosa che, come tutti voi sapete bene, fa parte del comportamento della Russia. Hanno usato queste armi contro i loro stessi cittadini. Ne hanno almeno incoraggiato l’uso in Siria e altrove. Quindi, è una cosa che prendiamo molto sul serio”.

Ore 19,00 – Cina, Xi “turbato” dall’invasione russa – Il presidente della Cina, Xi Jinping, è rimasto “turbato” dall’invasione russa in Ucraina anche perché “pare che i suoi servizi non lo abbiano avvertito di cosa sarebbe successo”. Lo ha dichiarato il direttore della Cia, Bill Burns ,in un’audizione alla commissione intelligence del Senato americano. Burns, ha aggiunto anche che Xi teme “un danno di immagine per la Cina essendo associata alla brutalità dell’aggressione di Mosca” ed è preoccupato per le “conseguenze economiche in un momento in cui il tasso di crescita dell’economia cinese è il più basso degli ultimi 30 anni”.

Ore 18,00 – Macron: “Pessimista e preoccupato” – “L’ho detto ai francesi e lo dico a voi: sono pessimista e preoccupato”: lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron in riferimento alla guerra in Ucraina prima del vertice Ue a Versailles.

Ore 17,00 – Croce Rossa: “A Mariupol la gente non ha più cibo” – A Mariupol la situazione “diventa sempre più terribile e disperata”: lo afferma Sasha Volkov, vice capo della delegazione della Croce Rossa internazionale, che si trova nella città ucraina. “”Molta gente dice di non avere più cibo per i bambini” ha aggiunto.

Ore 16,40 – Putin: “Prezzi alimenti aumenteranno” – Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che i prezzi globali del mercato alimentare aumenteranno ulteriormente se la pressione economica internazionale sulla Russia continuerà.

Ore 16,20 – Letta, arrivare a stop gas e petrolio da Russia – “La guerra e’ un fatto unico, inaspettato e la Russia è il più grande produttore e fornitore di gas, gas che passa per l’Ucraina. In questa fase per essere coerenti con le sanzioni dobbiamo arrivare fino allo stop al petrolio e gas russo. Altrimenti i nostri soldi vengono usati per gli armamenti”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta in una intervista sul canale Twitch di Ivan Grieco. “Nel medio e lungo periodo l’Europa deve costruire la propria autosufficienza energetica, abbandonando le fonti fossili. Vanno finanziate le scelte per le energie rinnovabili. Ci sarà un periodo di transizione e dobbiamo pensare, ad esempio, a quei lavoratori che oggi producono le auto a benzina”, ha continuato.
Letta sottolinea che l’unico responsabile di questa situazione è Putin. “Lo dico perché sento troppi dire ‘bah, in fondo basta che gli ucraini si arrendono e finisce tutto’. Ho sentito queste cose in queste ore e le trovo veramente agghiaccianti. Io penso che la resistenza ucraina, questo anelito di libertà e democrazia, a me sembra un grande messaggio che vale per tutti”.

Ore 16,10 – Mosca, “Guerra nucleare porterebbe fine civiltà” – Non ci può essere una guerra nucleare, non ci può essere “per definizione”, perché essa “porterebbe alla fine della civiltà”. Lo ha detto oggi il ministero degli Esteri russo.

Ore 15,50 – Goldman Sachs lascia la Russia – Goldman Sachs è diventata la prima banca di Wall Street a lasciare la Russia dopo l’invasione dell’Ucraina. “Goldman Sachs sta gradualmente chiudendo le sue attività in Russia in conformità con gli obblighi normativi e autorizzativi”, ha detto la banca a Reuters.

Ore 15,40 – Putin: “Sanzioni illegittime” – Il presidente russo ha accusato l’Occidente di aver indetto una “guerra economica” contro la Russia, affermando che il paese prenderà misure contro di essa. Vladimir Putin ha anche dichiarato che la Russia non intende rinunciare alle relazione con altri paesi. “Anche il sistema di trasporto del gas in Ucraina è rifornito al 100 percento come da accordi”, ha detto.

Ore 15,30 – Putin: “Crescita prezzi dell’energia è colpa dell’Occidente” – Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato che la Russia intende onorare i propri impegni in materia energetica anche con i paesi non amici. “È sorprendente che stiano facendo questo”, ha detto il presidente russo in riferimento alle sanzioni sulle esportazioni di gas e petrolio.

Ore 14,30 – Russia vieta importazione di oltre 200 prodotti – Il primo ministro russo Mikhail Mishustin ha annunciato il divieto all’importazione di oltre 200 tipi di prodotti e materiali stranieri fino alla fine del 2022, come parte della risposta alle sanzioni imposte per il conflitto in Ucraina.

Ore 14,20 – Russa sospesa da Banca dei regolamenti internazionali – La Russia è stata sospesa dalla Banca dei regolamenti internazionali, l’istituto partecipato dalle banche centrali mondiali. Lo riporta la Bbc

Ore 14,10 – Usa, Harris: “Putin ha solo reso più forte la Nato – La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris ha detto che, con l’invasione dell’Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin non ha fatto altro che rendere “più forte” la Nato. “La Nato è più forte e la Russia è più debole a causa di quello che ha fatto Putin”.

Ore 14,00 – Kiev, metà della popolazione ha lasciato la città – Il sindaco di Kiev Vitali Klitschko ha detto che metà della popolazione ha lasciato la capitale ucraina, mentre continua l’avanzata delle forze russe avanzano verso la città. “Attualmente se ne sono andati poco meno di due milioni di persone. Ma Kiev è stata trasformata in una fortezza. Ogni strada, ogni edificio, ogni posto di blocco è stato fortificato”, ha dichiarato alla televisione ucraina secondo quanto riporta Afp.

Ore 13,50 – Attacco a Mariupol, Zelensky risponde a Lavrov: “Menzogne” – Volodimir Zelensky ha ribadito che tre persone, tra cui una bambina, sono state uccise nel bombardamento di ieri contro l’ospedale pediatrico della città assediata di Mariupol, in risposta alle dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, che oggi ha smentito il coinvolgimento delle forze russe. “Come sempre, mentono con sicurezza”, ha detto il presidente ucraino, che in precedenza aveva definito l’attacco un “crimine di guerra”. Oggi il portavoce del Cremlino ha dichiarato che la presidenza russa chiederà informazioni all’esercito sull’attacco.

Ore 13,47 – Bce lascia tassi invariati: “Ucraina spartiacque per l’Europa” – La banca centrale europea ha lasciato il tasso di riferimento invariato allo 0 percento. L’istituto guidato da Christine Lagarde ha dichiarato che l’invasione russa dell’Ucraina rappresenta un “momento spartiacque per l’Europa” e ha promesso di intraprendere qualsiasi azione per adempiere pienamente al proprio mandato.

Ore 13,20 – Ucraina, aperte indagini su traditori – L’Ucraina sta indagando su 38 casi di presunto tradimento contro funzionari locali e membri delle forze dell’ordine accusati di aver aiutato la Russia. Lo ha dichiarato l’ufficio statale d’indagine ucraino.

Ore 13,00 – Scholz e Macron a Putin, subito un cessate in fuoco – Olaf Scholz ed Emmanuel Macron hanno avuto un colloquio telefonico con il presidente russo Vladimir Putin nel quale hanno insistito per “un immediato cessate il fuoco” in Ucraina. Lo conferma un portavoce del governo federale, stando ai media tedeschi. Durante il colloquio il cancelliere e il capo dell’Eliseo hanno inoltre ribadito che ogni possibile soluzione “deve avvenire attraverso negoziati tra l’Ucraina e la Russia”.   Stando alle fonti governative berlinesi, Scholz, Macron e Putin sarebbero d’accordo nel rimanere “in stretto contatto” nei prossimi giorni.

Ore 12,50 – Incontro Lavrov-Kuleba, Cavusoglu: “Non bisogna aspettarsi miracoli” – “Non dobbiamo aspettarci miracoli da questo incontro, ma è molto importante che i contatti siano iniziati a questo livello. Sono state le prime trattative a livello ministeriale. Nessuno si aspettava, me compreso, che tutte le esigenze sarebbero state prese in considerazione” ha detto oggi il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, che ha sottolineato come l’incontro sia stato “civile” nonostante le difficoltà. Secondo Cavusoglu, l’esito più importante dei colloqui è stato quello di stabilire contatti.

Ore 12,45 – Sanzioni, Regno Unito: Chelsea potrà vendere biglietti solo ad abbonati – “Non possono esserci rifugi sicuri per coloro che hanno sostenuto il feroce assalto di Putin all’Ucraina”. Lo ha detto oggi il primo ministro britannico Boris Johnson, annunciando nuove sanzioni contro sette oligarchi russi, tra cui Roman Abramovich, proprietario del Chelsea. “Saremo spietati nel perseguire coloro che consentono l’omicidio di civili, distruzione di ospedali e occupazione illegale di alleati sovrani”, ha aggiunto Johnson. Come annunciato dal Foreign Office, ai sanzionati vengono congelati i beni ed è vietato l’ingresso nel paese. Il governo britannico ha detto di aver concesso un’esenzione per consentire la prosecuzione delle attività calcistiche al Chelsea. La squadra della Premier League non potrà vendere i biglietti ai tifosi che non hanno abbonamenti e non potrà di acquistare giocatori nella finestra di mercato estiva o rinnovare i contratti dei giocatori già in rosa. Sospese inoltre le vendite di merchandising. Oltre ad Abramovich, le sanzioni hanno colpito Oleg Deripaska, magnate dei metalli, Igor Sechin, capo di Rosneft e fedelissimo di Putin, Aleksei Miller, a capo di Gazprom, i banchieri Andrei Kostin e Dmitri Lebedev e Nikolai Tokarev, presidente del gigante delle pipeline Transneft.

Ore 12,40 – Di Maio, Cina ha assicurato ruolo costruttivo – “Ho appena concluso una videocall con il collega cinese Wang Yi. Abbiamo concordato sforzi congiunti per un percorso di pace in Ucraina. Mi ha assicurato che la Cina si impegnerà a svolgere un ruolo sempre più costruttivo per facilitare il colloquio di pace tra Russia e Ucraina. Su una cosa non c’è dubbio: va fermata immediatamente la crisi umanitaria”. Così su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. “Servono il massimo coordinamento internazionale e un forte pressing diplomatico per ottenere al più presto una tregua”, si legge nel post, “è quello che ho detto ieri anche al mio omologo indiano Subrahmanyam Jaishankar e a quello israeliano Yair Lapid”.

Ore 12,35 – Cremlino, Putin ha sentito Macron e Scholz – Il presidente russo, Vladimir Putin, il presidente francese, Emmanuel Macron, e il cancelliere tedesca, Olaf Scholz, hanno avuto una conversazione telefonica incentrata sul “tema dell’Ucraina”. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Ore 12,30 – Cina: “Cessate il fuoco al più presto” – “Vorremmo vedere al più presto un cessate il fuoco e la cessazione della guerra”. Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, che oggi ha tenuto una conversazione telefonica con il suo omologo francese Jean-Yves Le Drian. “La Cina spera che la comunità internazionale continui a incoraggiare e sostenere il negoziato Russia-Ucraina e creare l’ambiente e le condizioni necessarie per questo”, ha detto Wang in una nota, in cui ha articolato la posizione “coerente e chiara” della Cina sulla questione ucraina. “Sosteniamo il rispetto della sovranità e dell’integrità territoriale di tutti i paesi, inclusa l’Ucraina, per la gestione delle controversie tra paesi in conformità con gli scopi e i principi della Carta delle Nazioni Unite”, ha detto il capo della diplomazia cinese, affermando che la posizione della Cina prevede anche che “le legittime preoccupazioni di sicurezza di tutti i paesi siano prese sul serio e risolte”.

Ore 12,25 – Lavrov, chiederemo spiegazioni a Usa su armi biologiche – “Chiederemo spiegazioni” agli Usa sul suo coinvolgimento nel programma di armi biologiche in Ucraina: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, al termine dell’incontro in Turchia con il suo omologo ucraino, Dmytro Kuleba. “Non ci sono dubbi che si trattava di esperimenti non pacifici”, ha aggiunto il capo della diplomazia russa.

Ore 12,08 – Domani incontro Lukashenko-Putin a Mosca – Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko si recherà domani a Mosca per incontrare il suo omologo russo Vladimir Putin. Lo riporta l’agenzia di stampa russa Ria Novosti.

Ore 11,57 – Lavrov, Russia sarà indipendente da Occidente – La Russia sta lavorando per “non dipendere più” da stati o società occidentali. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, aggiungendo che l’Occidente sta usando l’Ucraina per indebolire la Russia. In conferenza stampa dopo i colloqui con la sua controparte ucraina in Turchia, Lavrov ha ribadito che Mosca “non ha mai usato né userà il suo petrolio e il suo gas come armi” e che è sicura che l’export delle sue risorse energetiche “avrà sempre un mercato”. “Lo zio Sam non sarà mai più in grado di distruggere la nostra economia”, ha detto.

Ore 11,54 – Kuleba ha chiesto cessate il fuoco di 24 ore a Mariupol – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, ha discusso con il suo omologo russo, Sergei Lavrov, un cessate il fuoco di 24 ore a Mariupol ma ha aggiunto che non è stato raggiunto alcun risultato sulla questione. “Dobbiamo favorire un corridoio umanitario per poter spostare gli aiuti”, ha detto Kuleba che ha definito “apocalittica” la situazione.

Ore 11,51 – Lavrov, nessuno oggi ha parlato di cessate il fuoco – “Nessuno qui oggi ha discusso di cessate il fuoco”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov alla conferenza stampa tenuta dopo l’incontro in Turchia con il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba. In precedenza, Lavrov aveva evidenziato l’importanza che “questi contatti non portino fuori strada le negoziazioni in Bielorussia. Questo ci siamo detti oggi, abbiamo ribadito la volontà di portare avanti il negoziato in Bielorussia nella maniera più concreta possibile”.

Ore 11,46 – Lavrov, non credo ci sarà guerra nucleare – “Non voglio crederci e non ci credo”, ha detto il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov in risposta a una domanda sulla possibilità di una guerra nucleare, alla conferenza stampa dopo l’incontro con il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba.

Ore 11,40 – Lavrov, non invidiamo e non invaderemo alcun paese – Il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha garantito che la Russia non attaccherà nessun altro paese, ma vuole che l’Occidente e l’Unione Europea smettano di fornire armi all’Ucraina, che poi scatenano la reazione della Russia che si sente minacciata. “Le forniture militari dall’estero dirette all’Ucraina costituiscono una manifestazione di minaccia nei nostri confronti. L’Unione Europea sta violando tutti i propri valori fondativi e incoraggiano a riempire l’Ucraina di armi mortali. Stanno convogliando in Ucraina migliaia di missili che i terroristi utilizzano mettendo poi i civili a rischio. Cosa fare per evitare questa politica? Cosa state facendo per fermare le minacce rivolte alla Russia? Non attaccheremo nessun altro paese e non attaccheremo l’Ucraina, questa non è un’invasione e non abbiamo intenzioni d’invadere alcun territorio”, ha detto Lavrov.

Ore 11,35 – Lavrov, abbiamo chiesto neutralità Ucraina – “Vogliamo che l’Ucraina sia neutrale”, ha detto oggi il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov dopo l’incontro con il suo omologo ucraino Dmitro Kuleba.

Ore 11,30 – Lavrov, incontro Putin-Zelensky solo se sostanziale- Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha detto che Vladimir Putin non si rifiuterebbe di incontrare Volodimir Zelensky, specificando che un qualsiasi incontro tra i due dovrebbe essere sostanziale. “Putin non rifiuta un incontro tra i presidenti ma bisogna prima di tutto fare un lavoro preparatorio. L’Ucraina ci ha detto che ci sarà risposte concrete, noi attendiamo”, ha detto.

Ore 11,25 – Lavrov, Kiev valuta e darà risposta a piano russo – “L’Ucraina ha preso in considerazione il progetto russo per risolvere il conflitto e darà una risposta”. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in conferenza stampa dopo i colloqui ad Antalya, in Turchia, con l’omologo di Kiev, Dmitro Kuleba, in cui Lavrov ha detto che l’operazione russa va “secondo i piani”. Lavrov ha detto che la Russia non ha attaccato l’Ucraina, ma ha risposto a minacce alla sicurezza russa.

Ore 11,20 – Lavrov, scandaloso coinvolgimento Usa per armi biologiche – Il coinvolgimento degli Stati Uniti nel programma per sviluppare armi biologiche in Ucraina è “scandaloso”: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, al termine dell’incontro in Turchia con il suo omologo ucraino.

Ore 11,13 – Attacco Mariupol, Lavrov: “Reazioni patetiche” – “Non è la prima volta che vediamo queste reazioni patetiche a causa delle presunte atrocità commesse dalle forze russe”. È il commento di Sergei Lavrov sull’attacco contro l’ospedale pediatrico di Mariupol, definito dal presidente ucraino Volodimir Zelensky un “crimine di guerra”. Secondo Lavrov, le autorità russe hanno dichiarato tre giorni fa che l’ospedale era occupato da gruppi di nazionalisti ucraini, come il battaglione di estrema destra Azov, affermando che i pazienti erano già stati allontanati. Secondo le autorità ucraine, nell’attacco hanno perso la vita tre persone, tra cui una bambina di sei anni.

Ore 11,07 – Lavrov, l’Occidente si comporta in maniera pericolosa – Il ministro degli Esteri russo ha detto che l’Occidente sta creando un pericolo nella regione per molti anni a venire. Lavrov ha anche sottolineato l’importanza dei colloqui tra le delegazioni di Russia e Ucraina in corso in Bielorussia.

Ore 11,05 – Kuleba: “Nessun progresso su cessate il fuoco, disposto nuovo incontro” – Kuleba ha detto che non ci sono stati progressi sul cessate il fuoco, in quanto Lavrov non era autorizzato a parlarne. Il ministro degli Esteri ucraino ha detto che è aperto a proseguire i colloqui nel formato adottato oggi ad Antalya se la Russia avrà veramente intenzione di fare progressi. “L’Ucraina non si arrenderà”, ha detto.

Ore 11,00 – Kuleba: “Lavrov non ha garantito corridoio umanitario a Mariupol” – Il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba ha dichiarato che durante l’incontro di oggi il suo omologo russo Sergei Lavrov non ha garantito l’apertura di corridoi umanitari a Mariupol. In una conferenza stampa dopo l’incontro tenuto ad Antalya, in Turchia, Kuleba, ha detto che Lavrov terrà consultazioni a riguardo a Mosca.

Ore 10,55 – Kuleba: “Incontro facile ma anche difficile” – “L’incontro è stato facile perché Lavrov ha seguito la sua tradizionale retorica, ma anche difficile”, ha detto il ministro degli Esteri ucraino Dmitro Kuleba al termine dell’incontro con il suo omologo russo Sergei Lavrov, il primo incontro ad alto livello tra Russia e Ucraina dall’inizio del conflitto, affermando di aver fatto “il massimo che potevo”.

Ore 10,25 – Regno Unito, Abramovich tra oligarchi colpiti da sanzioni – Roman Abramovich è uno di sette oligarchi colpiti dalle nuove sanzioni del governo britannico. Tra questi anche il magnate dell’alluminio Oleg Deripaska.

Ore 10,20 – Attacco Mariupol, Cremlino: chiederemo spiegazioni a esercito – Il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov ha detto che la presidenza russa chiederà informazioni all’esercito sull’attacco contro l’ospedale pediatrico di Mariupol, definito dal presidente ucraino Volodimir Zelensky un “crimine di guerra”. Secondo le autorità ucraine, nell’attacco hanno perso la vita tre persone, tra cui una bambina di sei anni.

Ore 10,10 – Cremlino, riceviamo richieste da Kiev per vertice Putin-Zelensky – Il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, ha dichiarato che Mosca riceve “costantemente” richieste di tenere un incontro tra i presidenti di Russia e Ucraina Vladimir Putin e Volodimir Zelensky. I ministri degli Esteri dei due paesi si stanno incontrando adesso ad Antalya, in Turchia. Si tratta del primo incontro ad alto livello tra rappresentanti dei due paesi dallo scoppio della guerra in Ucraina due settimane fa.

Ore 9,40 – Turchia, al via incontro Lavrov-Kuleba – In Turchia è iniziato l’incontro fra il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e il suo omologo ucraino, Dmitro Kuleba. Lavrov e Kuleba hanno già tenuto colloqui separati con il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu.

Ore 9,30 – Gas: prezzi in calo, -5% – Ancora in calo i prezzi del gas naturale dell’Ue. Il contratto al Ttf viene scivola ben al di sotto dei 200 euro per megawattora. All’hub olandese il prezzo del gas stamani si aggira intorno ai 148 euro per megawattora (-5%).

Ore 9,20 – Russia non parteciperà più a Consiglio d’Europa – La Russia “non intende più partecipare al Consiglio d’Europa”. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo secondo quanto riferito da Interfax.

Ore 9,00 – Mariupol, bombardamento dell’ospedale pediatrico: morte 3 persone tra cui una bambina  – Sono tre le vittime del bombardamento contro l’ospedale pediatrico di Mariupol, tra cui una bambina di 6 anni. Lo ha dichiarato il vicesindaco di Mariupol alla Bbc. L’attacco è definito dal presidente ucraino Volodimir Zelensky un “crimine di guerra”.

Ore 8,50 – Ucraina, aperti sette corridoi umanitari – L’Ucraina ha aperto sette corridoi umanitari, incluso uno da Mariupol. Lo ha dichiarato la vice prima ministra ucraina Irina Vereschuk. Secondo quanto riporta Reuters citando il governatore locale, i civili hanno iniziato a lasciare la città nordorientale di Sumy.

Ore 8,25 – Turchia, Kuleba incontra Cavusoglu – Prima dell’atteso incontro con il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ad Antalya, il capo della diplomazia ucraina Dmitro Kuleba oggi ha incontrato il suo omologo turco Mavlut Cavusoglu. Il ministro degli Esteri turco ha pubblicato una foto dell’incontro sui social. “Abbiamo avuto un incontro bilaterale con il ministro degli Affari esteri ucraino, Dmitro Kuleba, prima della riunione a tre”, ha detto.

Ore 8,00 – Kharkiv: 4 morti in un bombardamento vicino Kharkiv, tra loro 2 bambini – Un bombardamento nella notte da parte della forze armate russe ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, tra cui due bambini. Lo riporta la Bbc citando i Servizi di emergenza statale.

Ore 07,00 – Di Maio, da Zelensky aperture importanti, parli Putin – “Zelensky ha lanciato aperture importanti, ha parlato di compromesso. Adesso è Putin che deve dare risposta”: lo ha detto il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ospite di Controcorrente su Rete4.

Ore 06,30 – Zelensky: “Niente no-fly zone? Allora dateci caccia e sistemi antiaerei” – Dal momento che l’Occidente non intende creare una no-fly zone sull’Ucraina, “potrebbe darci gli aerei da combattimento ed i sistemi di difesa aerea con cui potremmo mettere in sicurezza i nostri cieli”. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, in un’intervista al settimanale tedesco Die Zeit.

Ore 06,00 – Draghi: emergenza umanitaria senza precedenti – In Ucraina “la crisi umanitaria è senza precedenti dal Dopoguerra e per farvi fronte l’Unione ha applicato, per la prima volta dal 2001, la direttiva sulla protezione temporanea e anche questo testimonia la compattezza dell’Unione

Leggi anche: 1. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin / 2. Reportage – Chi sono i figli ribelli di Putin: la generazione russa che si oppone alla guerra in Ucraina / 3. Altro che sanzioni: l’Italia si inchina allo Zar e sugli amici di Putin piovono onorificenze

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