Guerra in Medio Oriente ultime notizie. Riprendono i raid di Israele contro l’Iran: 78 morti. La reazione di Teheran: missili su Tel Aviv e Gerusalemme, 3 vittime. Gli ayatollah minacciano anche Stati Uniti, Regno Unito e Francia: “Se difendete lo Stato ebraico vi colpiremo”

Il ministro israeliano Katz: "Colpendo civili, hanno superato la linea rossa". l'Iran: "Usa complici, insensati i colloqui sul nucleare". Aggiornamenti in tempo reale
È guerra tra Israele e Iran. Nella notte tra venerdì 13 e sabato 14 giugno si sono registrati diversi attacchi incrociati tra i due Paesi. Il bilancio per il momento è di 3 morti e circa 80 feriti in Israele e di 78 morti e oltre 300 feriti in Iran.
Secondo quanto riportato dai media statali iraniani, Teheran ha avvertito Stati Uniti, Regno Unito e Francia che le loro basi e navi nella regione saranno prese di mira se contribuiranno a fermare gli attacchi contro Israele. “Qualsiasi Paese partecipi a respingere gli attacchi iraniani contro Israele sarà soggetto ad attacchi da parte delle forze iraniane su tutte le basi regionali del governo complice, comprese le basi militari nei paesi del Golfo Persico e le navi e i vascelli da guerra nel Golfo Persico e nel Mar Rosso”, si legge in una dichiarazione governativa citata dall’agenzia di stampa semiufficiale iraniana Mehr.
Il conflitto è iniziato nella notte tra giovedì e venerdì, quando Israele ha lanciato l’operazione “Leone nascente” con un massiccio bombardamento che ha preso di mira alcuni siti legati al programma nucleare e missilistico iraniano: nell’attacco sono stati uccisi, tra gli altri, il comandante delle Guardie rivoluzionarie Hossein Salami, il capo di stato maggiore Mohammad Bagheri e diversi importanti scienziati impegnati nel programma nucleare degli ayatollah.
A partire dalla serata di venerdì Teheran ha risposto con oltre un centinaio di missili rivolti contro lo Stato ebraico: alcuni di essi hanno eluso il sistema di difesa israeliano Iron Dome, colpendo il centro di Tel Aviv, Gerusalemme e altre zone del Paese. Nella notte Israele ha ripreso a sua volta i raid contro l’Iran, attaccando la capitale Teheran e le città di Isfahan e Kermanshah.
Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha affermato che l’Iran, prendendo di mira zone civili, ha oltrepassato una linea rossa: “Teheran brucerà”, ha avvertito, se continuerà a lanciare missili.
Un funzionario degli Stati Uniti in via anonima ha confidato all’agenzia di stampa Afp che gli Usa hanno aiutato Israele a difendersi dai missili iraniani. Un portavoce del Ministero degli Esteri iraniano ha fatto sapere che l’Iran, a questo punto, ritiene “insensati” i colloqui sul nucleare con gli Stati Uniti. L’ambasciatore iraniano all’Onu Amir Saeid Iravani rincara la dose: “Coloro che sostengono questo regime, con gli Stati Uniti in prima linea, devono capire che sono complici”.
Un funzionario di Teheran avverte inoltre, parlando con l’emittente statunitense Cnn, che l’Iran intensificherà i suoi attacchi a Israele e punterà alle basi regionali di ogni Paese che cercherà di difendere lo Stato ebraico.
Intanto il leader di Hamas, Izzat al-Risheq, in una dichiarazione rilasciata ai siti di informazione locali palestinesi, ha sottolineato il successo dei raid iraniani “nonostante tutto il clamore intorno all’Iron Dome e ai sistemi di difesa missilistica David’s Sling”. “La forte risposta dell’Iran – ha affermato – dimostra che non esiste arroganza senza risposta e non esiste aggressione senza punizione”, ha affermato.