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Home » Esteri

Guerra in Ucraina, ultime notizie. Zelensky: solo mio incontro con Putin può finire la guerra. Medvedev: “Piano pace italiano basato su fake”

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GUERRA UCRAINA-RUSSIA: LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 24 MAGGIO 2022

GUERRA UCRAINA-RUSSIA ULTIME NEWS – La guerra in Ucraina è giunta al suo 90esimo giorno e la pace non si vede all’orizzonte. Nella giornata di ieri Zelensky è tornato a parlare: “Fino a 100 ucraini muoiono ogni giorno nel Donbass”. Intanto gli Stati Uniti valutano invio soldati ad ambasciata Kiev e secondo gli 007 ucraini: Putin sarebbe “sfuggito a un attentato due mesi fa”. Di seguito tutte le notizie di oggi, 24 maggio 2022.

S&D
GUERRA IN UCRAINA, LE ULTIME NOTIZIE DI OGGI, 24 MAGGIO 2022

Ore 18.10 – Ucraina: “Invasione russa nella sua fase più attiva” – La campagna militare russa è entrata “nella sua fase più attiva”. Lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa ucraino, Oleksandr Motuzyanyk, citato dalla Bbc. Secondo il portavoce, le forze russe stanno cercando di accerchiare le forze ucraine a Severodonetsk e Lysychansk, due città sulle rive del fiume Siversky Donets nella parte orientale del paese. Le forze russe, ha aggiunto, non hanno abbandonato i tentativi di attraversare il fiume.

Ore 18.04 – Procuratrice generale ucraina: “Tecnicamente possibile scambio del soldato russo Shishimarin” – La procuratrice generale ucraina Irina Venediktova ammette che Vadim Shishimarin, 21 anni, che è stato il primo soldato russo condannato all’ergastolo per crimini guerra da un tribunale di Kiev, “tecnicamente” potrebbe essere scambiato con dei prigionieri ucraina. Ad affermarlo è la stessa Venediktova ai microfoni di una tv locale secondo quanto riferisce ‘Ukrainska Pravda’. “Puoi scambiare una persona dopo i verdetti dei tribunali. Tecnicamente, è possibile”, sottolinea Venediktova. “Non voglio entrare nel processo di scambio, perché questa è già politica e diplomazia, voglio rimanere nella mia competenza di procuratore e parlare di cose oggettive della giustizia penale”, aggiunge.

Ore 17.57 – Von der Leyen: “Intesa su petrolio non sarà al summit Ue” – “Non mi aspetto” che ci sia un’intesa sull’embargo al petrolio al vertice europeo della prossima settimane, “è inutile dare false aspettative”. E’ quanto ha sottolineato la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, in un’intervista a Politico dal forum di Davos rilasciata poco dopo la lettera dell’Ungheria al presidente del Consiglio Ue, Charles Michel. “C’è un elemento politico da discutere, ovvero quanto gli altri 26 Paesi membri vogliono concedere all’Ungheria in fatto di investimenti, ma le principali difficoltà sono tecniche e ne stiamo parlando in questi giorni”, ha aggiunto von der Leyen.

Ore 17.54 – Cina, “canale verde” per export grano Kiev e Mosca – La Cina chiede l’istituzione di un “canale verde” per le esportazioni di grano da parte di Ucraina e Russia e si dice disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti interessate dal conflitto in Ucraina. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, nel corso di un colloquio telefonico con la sua omologa tedesca, Annalena Baerbock, con cui ha parlato del rischio di una crisi alimentare innescata dalla guerra in Ucraina. Nella situazione attuale, ha detto Wang, citato in una nota della diplomazia di Pechino diffusa in serata, ora locale, “la comunità internazionale dovrebbe spingere per un cessate il fuoco tempestivo e fornire un canale verde per Russia e Ucraina per esportare grano”. La Cina, ha aggiunto il ministro degli Esteri di Pechino, “è disposta a mantenere la comunicazione con tutte le parti”.

Ore 17.18 – Stoltenberg, tra richieste Turchia anche certi armamenti – Tra le richieste avanzate dal presidente turco Erdogan per togliere il veto all’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato c’è anche quella di avere “certi armamenti”. Lo ha detto il segretario della Nato Jens Stoltenberg nel corso di una tavola rotonda a Davos. “Sono fiducioso che si troverà velocemente una soluzione, ma parte di questa soluzione è anche riconoscere che la Turchia è un alleato chiave, ospita più rifugiati tra gli alleati, ha sofferto più attacchi terroristici di tutti ed è in una posizione strategica”.

Ore 17.07 – Ucraina: “Usate bombe a grappolo nell’attacco a Sloviansk” – I russi hanno attaccato Sloviansk, nella regione di Luhansk, e sarebbero state usate bombe a grappolo, colpendo un edificio civile. Lo ha comunicato Vadym Liakh, capo dell’amministrazione municipale militare civile di Sloviansk, aggiungendo che “fortunatamente non ci sono vittime perché le persone sono state evacuate prima. “Oggi, 24 maggio, Slovyansk è stata nuovamente presa di mira. I proiettili a grappolo sono stati lanciati contro un edificio privato in uno dei quartieri. Le vittime sono state evitate solo perché le persone hanno già lasciato le loro case. Questo esempio mostra ancora una volta chiaramente che è pericoloso rimanere in città”

Ore 16.51 Russia, completato lo sminamento del porto di Mariupol – Gli ingegneri dell’esercito russo e gli specialisti della flotta del mar Nero hanno completato le operazioni di sminamento della fascia costiera e del porto di Mariupol. Lo riferisce il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass, secondo cui nel corso dell’operazione sono stati trovati 12 mila esplosivi e armi.

Ore 16.10 – Ucraina, sondaggio: l’82% non vuole cedere territori in cambio della pace – L’82% dei cittadini ucraini crede che Kiev non debba cedere parte del suo territorio in cambio della pace. È quanto emerge da un sondaggio effettuato dall’Istituto internazionale di sociologia della capitale ucraina e riportato dal Kiev Independent. Soltanto il 10% degli intervistati pensa invece che l’Ucraina possa cedere parte dei suoi territori per giungere alla pace e conservare la sua indipendenza.

Ore 16.00 – Letta: da Medvedev doccia gelata, ma bene Italia – “Da Medvedev è arrivata una doccia gelata. Ma l’Italia è in prima fila e questo è un ottimo segnale”. Lo ha detto Enrico Letta a “Oggi è un altro giorno”, su Rai 1.

Ore 15.50 – Ucraina propone organizzazione mondiale esportatori grano – Per affrontare la crisi mondiale del grano, principalmente dovuta al conflitto ucraino, Kiev ha proposto di creare un’organizzazione internazionale dei principali Paesi esportatori di cereali. Il negoziato per creare un’alleanza sul modello dell’Opec è in corso, ha dichiarato il ministero ucraino della politica agraria e dell’alimentazione, “Vogliamo che i principali esportatori globali di cereali, come Stati Uniti, Canada, Brasile, Argentina, Ucraina e Unione Europea, si uniscano per proteggere i loro interessi sul mercato globale”. La proposta e’ stata presentata da Kiev lo scorso 13 maggio alla riunione dei ministri dell’Agricoltura del G7 a Stoccarda.

Ore 15.40 – Lituania, arrivato primo treno con grano ucraino da esportare – È arrivato in Lituania il primo treno con un carico di grano ucraino, che verrà poi esportato tramite i porti del paese baltico. Lo riferisce una nota delle ferrovie lituane. Si tratta di una consegna di prova che ha lo scopo di valutare l’efficacia di rotte alternative nell’impossibilità di utilizzare i porti ucraini, bloccati dalle ostilità con Mosca.

Ore 15.30 – Kuleba: “L’offensiva russa nel Donbass più grande dalla II Guerra mondiale” – “È troppo presto per affermare che l’Ucraina ha già tutte le armi che le servono. L’offensiva russa nel Donbass è una battaglia spietata, la più grande sul suolo europeo dalla Seconda guerra mondiale”. Lo ha scritto su Twitter il ministro della Difesa ucraino, Dmitro Kuleba. “Invito i partner a velocizzare le consegna di armi e munizioni, specialmente (i lanciarazzi multipli) MLRS, l’artiglieria a lungo raggio e i veicoli blindati per il trasporto del personale militare”, ha aggiunto.

Ore 15.20 – Massolo: situazione non consente ancora negoziati – Il piano di pace per l’Ucraina in quattro punti presentato dall’Italia al segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, come pure il piano turco, “sono degli esercizi di buoni uffici” per una fase successiva, mentre “la situazione sul terreno non consente di pensare ancora a un negoziato significativo fra le due parti”. Lo ha detto in un’intervista a Il Riformista l’ambasciatore Giampiero Massolo, attuale presidente dell’Ispi. “Putin ritiene di poter ancora guadagnare terreno e di consolidare”, ha aggiunto Massolo. “Gli ucraini ritengono di avere ancora molto da difendere. Fino a che le due parti non ritengano che i costi superino i benefici, un negoziato significativo non potrà avviarsi. Fermo restando che il cessate il fuoco è nelle mani dell’aggressore”.

Ore 15.10 – UE-USA: “Stop gas russo a Finlandia è ricatto energetico” – L’interruzione dell’elettricità e del gas naturale da parte della Russia alla Finlandia, dopo lo stop delle forniture di gas a Polonia e Bulgaria, è “ingiustificata e inaccettabile”. Così la commissione europea e gli Stati Uniti in una dichiarazione congiunta, in cui condannano tali azioni come “ricatto energetico”. Le due parti hanno anche riaffermato il loro impegno a rafforzare la sicurezza energetica dell’Europa nell’ambito della task force congiunta sulla sicurezza energetica annunciata dai presidenti Joe Biden e Ursula von der Leyen il 25 marzo.

Ore 15.00 – Mosca: diplomatico che si è dimesso è contro la Russia – Il diplomatico russo che ha annunciato le sue dimissioni per protestare contro l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca “non è più con noi, è contro di noi”. Lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, citato dalla Cnn, riferendosi a Boris Bondarev, il diplomatico che ha annunciato le sue dimissioni con una lettera aperta ai giornalisti. “Il Cremlino non è a conoscenza di questa lettera. Se era un dipendente del ministero degli Esteri, allora è una questione che riguarda il ministero”, ha detto Peskov, “qui possiamo solo dire che il signor Bondarev non è più con noi, anzi, è contro di noi”, ha aggiunto.

Ore 14.50 – UE: “Non indugiare più sull’embargo al petrolio russo” – Per l’UE “è importante non indugiare più sul sesto pacchetto di sanzioni alla Russia”. Lo ha dichiarato il vicepresidente della commissione europea, Valdis Dombrovskis. “Se si pensa all’embargo sul petrolio, si consideri che prima della guerra il 62% dell’export della Russia verso l’UE era composto da idrocarburi”, ha aggiunto. “Si tratta della principale fonte di finanziamento alla guerra ed è importante quindi decidere senza ritardi”.

Ore 14.40 – Severodonetsk, governatore: “Troppo tardi per evacuare civili” – È troppo tardi per evacuare le migliaia di civili dalla città orientale di Severodonetsk assediata dall’esercito russo. Lo ha scritto su Telegram Serhiy Haidai, capo ucraino dell’amministrazione della regione di Luhansk. “A questo punto non dirò più uscite, evacuate. Ora dirò: rimanete in un rifugio. Perché una tale densità di bombardamenti non ci permetterà di andare a prendere le persone”, ha detto. Con la conquista di Severodonetsk, l’intera regione di Luhansk cadrebbe sotto il controllo russo. Nella città sarebbero ancora presenti circa quindicimila residenti, nascosti nei rifugi.

Ore 13.40 – Ucraina, stop costruzione centrale nucleare russo-finlandese – La società Fennovoima, composta dalla compagnia nucleare statale russa Rosatom e da un consorzio di aziende finlandesi, ha ritirato una domanda per la costruzione di una centrale nucleare, tre settimane dopo aver annullato il contratto di consegna. “Fennovoima ha ritirato la domanda di licenza di costruzione dell’impianto Hanhikivi 1, ora l’obiettivo è preservare il sito di Pyhajoki”, ha affermato la società, in cui la russa Rosatom ha una partecipazione del 34% tramite una controllata. Lo scorso 2 maggio, Fennovoima aveva risolto il contratto di consegna con Raos Project, adducendo i rischi legati alla guerra in Ucraina. Rosatom ha affermato che potrebbe portare la questione in tribunale.

Ore 13.30 – Zelensky: “Qualcuno ci aveva dato 3 giorni e abbiamo resistito 3 mesi” – “Qualcuno ci aveva dato solo tre giorni e invece abbiamo resistito tre mesi coraggiosamente, vittoriosamente ed eroicamente e continuiamo a combattere per la libertà e l’indipendenza”. Questo il messaggio pubblicato su Telegram dal presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky in occasione dei tre mesi dall’inizio della guerra su larga scala. “Sono grato a tutti quelli che hanno fatto di tutto per la vittoria e la pace in Ucraina”, conclude il presidente, pubblicando immagini dei soldati di Kiev, degli sminatori e foto che rappresentano l’impegno dei civili, donne e uomini, durante i tre mesi di guerra.

Ore 13.25 – Di Maio: con guerra più urgente allargamento UE ai Balcani – “Con il ministro Grlic-Radman abbiamo condiviso l’esigenza di rilanciare il processo di allargamento dell’Unione europea ai Balcani Occidentali. Questa priorità è resa ancora più urgente dal conflitto in Ucraina. È fondamentale dare concretezza a questa prospettiva per la stessa credibilità dell’Unione Europea. L’integrazione rappresenta la strada maestra per la definitiva stabilizzazione di questa regione, strategica per i nostri paesi”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio al termine dell’incontro con il collega croato Gordan Grlic-Radman alla Farnesina.

Ore 13.20 – UE: ci sono le prove che la Russia ruba il grano ucraino – “Putin sta usando il tema alimentare come un’arma, l’impatto si sente non solo sull’Ucraina ma in Africa e Asia: non abbiamo dubbi che le truppe russe rubano il grano ucraino o distruggono le scorte, si cono varie prove. Non possiamo dire cosa possiamo e vogliamo fare per contrastare la situazione perché è in corso una guerra ma sono in corso discussioni su come intervenire una volta che le navi hanno lasciato i porti”. Lo ha detto un portavoce della commissione europea. “Bisogna sollevare la questione a livello globale e lo stiamo facendo, l’Egitto si è rifiutato di accettare grano rubato dall’Ucraina”

Ore 13.15 – Shoigu: reale minaccia che Ucraina sviluppi armi nucleari – “Esiste una reale minaccia che l’Ucraina sviluppi armi nucleari e gli strumenti per lanciarle”. Lo ha affermato il ministro della Difesa russo, Sergei Shoigu, in una
riunione del consiglio dei ministri della Difesa dell’Organizzazione del Trattato per la sicurezza collettiva, secondo quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass. “Sul suo territorio è stata costituita una rete di oltre trenta laboratori biologici coinvolti nel programma biologico militare statunitense. È documentato che la ricerca è stata condotta in segreto, in violazione degli obblighi internazionali”, ha aggiunto Shoigu, il quale ha ribadito che “la Russia è stata costretta a lanciare un’operazione militare speciale per proteggere le persone dal genocidio e garantire uno status neutrale e libero dal nucleare per l’Ucraina”.

Ore 13.10 – Medvedev: “Piano di pace italiano basato su menzogne” – “Si ha la sensazione che non sia stato preparato da diplomatici”. Così Dmitri Medvedev, attuale vice presidente del consiglio di sicurezza russo, ha descritto il piano di pace italiano per risolvere la crisi ucraina, sostenendo che è basato su “menzogne”. L’impressione, secondo Medvedev, è che il piano sia stato preparato non da diplomatici “ma da politologi locali, che hanno letto dei giornali provinciali e operano soltanto sulla base delle notizie false ucraine”. L’ex presidente russo ha anche definito il piano “un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà”.

Ore 13.05 – Medvedev: il Donbass non tornerà mai all’Ucraina – Le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk non torneranno mai all’Ucraina: lo ha scritto il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitri Medvedev sul suo canale Telegram, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Le Repubbliche del Donbass hanno preso la decisione finali sul loro status e non torneranno mai più. Questo è inaccettabile per coloro che ricordano cosa è successo agli accordi di Minsk e le uccisioni di civili” nelle due repubbliche, ha detto Medvedev, commentando i resoconti dei media sul piano italiano per risolvere la crisi ucraina, definito “un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà”.

Ore 13.00 – Di Maio: “Italia impegnata in prima linea per una soluzione diplomatica” – “L’Italia è impegnata in prima linea per una soluzione diplomatica” alla crisi ucraina. A dichiararlo è stato il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, che alla Farnesina ha ricevuto il capo della diplomazia di Zagabria, Gordan Grlic Ramadan.”Stiamo lavorando fianco a fianco con i nostri principali partner e alleati, in ambito UE e Nato, per favorire il negoziato, raggiungere un cessate il fuoco che possa porre le basi per un futuro accordo di pace”. “Ho anche ribadito al ministro l’importanza che l’Italia attribuisce all’impegno di eliminare al più presto la dipendenza dell’Ue dalle importazioni di gas, petrolio e carbone russo. La collaborazione con la Croazia nel settore energetico presenta un grande potenziale che ci aiuterà a raggiungere tale obiettivo”, ha aggiunto.

Ore 12.50 – Nato, Erdogan: no a Svezia e Finlandia, annuncia operazione contro curdi in Siria – Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ribadito il no all’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia, accusato i due paesi scandinavi di dare sostegno alle organizzazioni separatiste curde Pkk e Ypg e ha annunciato una nuova operazione oltre confine, nel nord della Siria, mirata a colpire proprio Ypg. “Presto compiremo nuovi passi per completare la zona di sicurezza di 30 chilometri lungo il nostro confine sud. Obiettivo dell’operazione sono le aree da cui partono attacchi verso il nostro paese e verso le nostre postazioni nella zona di sicurezza”, ha detto Erdogan facendo riferimento alla “zona di sicurezza” che la Turchia ha deciso di creare nel 2019, sottraendo il controllo dell’area ai curdi siriani dello Ypg con un’operazione militare. Il presidente turco ha specificato che l’operazione partirà non appena saranno terminati i preparativi da parte dell’esercito e dell’intelligence militare. La Turchia ha lanciato tre operazioni oltre il confine siriano, una contro l’Iss ad agosto 2016 e due contro i curdi di Ypg, a gennaio 2018 e ottobre 2019.

Ore 12.40 – Mosca: operazione in Ucraina continua, nonostante sanzioni – L’operazione speciale in Ucraina continuera’ fino al completamento di tutti gli obiettivi nonostante le sanzioni e gli aiuti su larga scala a Kiev. Lo ha detto il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu citato dalla Tass.

Ore 12.30 – Cremlino: non abbiamo ancora visto le proposte dell’Italia – Mosca non ha ancora visto le proposte dell’Italia sulla risoluzione della situazione in Ucraina e spera di riceverle presto attraverso i canali diplomatici. Lo ha dichiarato oggi il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov rispondendo alle domande dei giornalisti: “No, non le abbiamo ancora viste (le proposte di Roma) e speriamo di riceverle attraverso i canali diplomatici e di poterle esaminare”, ha affermato, citato dalla Tass.

Ore 12.20 – Stoltenberg: sforzi UE sulla difesa non collidano con Nato – “Salutiamo con favore l’aumento della spesa per la difesa dei paesi dell’Unione Europea e la strategia UE sulla sicurezza comune, che va nella giusta direzione, ovvero superare la frammentazione dell’industria bellica europea. Ma dobbiamo essere sicuri che gli sforzi dell’UE non vadano in competizione con la Nato o creino doppioni”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg intervenendo a Davos. “Credo nella cooperazione tra UE e Nato, dal 2014 l’abbiamo portata a livelli senza precedenti: Stati Uniti ed Europa devono essere uniti, la nostra sicurezza è interconnessa”.

Ore 12.10 – Nato: delegazioni di Svezia e Finlandia domani in Turchia – Le delegazioni di Svezia e Finlandia saranno domani in Turchia per discutere con le autorità di Ankara della richiesta di Stoccolma e Helsinki di entrare a far parte della Nato. Lo ha fatto sapere il ministro degli Esteri finlandese Pekka Haavisto come riporta Sabah. La richiesta di aderire all’Alleanza Atlantica era stata contestata la scorsa settimana dal presidente turco Recep Tayyip Erdogan secondo il quale i due Paesi ospiterebbero militanti curdi che Ankara ritiene terroristi. Il presidente turco ha reso noto che la Turchia potrebbe sostenere l’adesione solo se riceverà adeguate garanzie riguardo alla sicurezza.

Ore 12.00 – Russia, Medvedev: “Piano pace italiano puro flusso coscienza” – Il piano di pace italiano per l’Ucraina “è un puro flusso di coscienza slegato dalla realtà” e i suoi autori sembrano essersi basati su “giornali provinciali” e “menzogne ucraine”. Lo ha dichiarato, secondo le agenzie stampa russe, il vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, Dmitri Medvedev. L’ex presidente russo ha sottolineato che “l’idea di una completa autonomia della Crimea come parte dell’Ucraina sarebbe causa di una guerra a pieno titolo”.

Ore 11.50 – Von der Leyen: “Se Russia democratica, ci sarà posto per lei” – Ci sarà mai un posto per la Russia? “Se torna alla democrazia, allo stato di diritto, al rispetto dell’ordine internazionale, la risposta è sì. La Russia è un nostro vicino, con la Russia condividiamo la storia”. Lo ha detto la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, rispondendo al direttore del Forum economico di Davos, Klaus Schwab. “La nostra opposizione alla brutale invasione è l’opposizione alla leadership di Mosca. I russi devono decidere il loro futuro”, ha aggiunto.

Ore 11.40 – Helsinki: fiducia su adesione Svezia-Finlandia a Nato – “La Nato saprà risolvere questo problema, nel giusto spirito”: così il ministro degli Esteri finlandese, Pekka Haavisto, sulla domanda di adesione di Finlandia e Svezia alla Nato e l’opposizione della Turchia. Haavisto ha spiegato di essere fiducioso in una soluzione dei problemi sollevati con la Turchia, con cui è in corso uno sforzo diplomatico: sulle preoccupazioni per le organizzazioni terroristiche, “abbiamo delle buone risposte da dare e siamo anche noi parte della risposta mondiale al terrorismo”, ha detto Haavisto. La domanda di accesso – ha spiegato il ministro finlandese – nasce dal contesto internazionale stravolto dall’aggressione della Russia all’Ucraina: “Siamo in una situazione completamente nuova e dobbiamo svegliarci di fronte a questa nuova realtà”.

Ore 11.35 – Navalny critica la guerra di Putin: “Un pazzo ha affondato i suoi artigli sull’Ucraina” – “Questa è una guerra stupida che il vostro Putin ha iniziato”, ha detto il dissidente russo Aleksei Navalny, che oggi ha perso il ricorso in appello alla condanna a 9 anni di reclusione per frode e oltraggio alla corte. Durante l’udienza ha detto che “questa guerra è stata costruita sulle bugie”, secondo quanto riporta Reuters, e ha attaccato il presidente russo e i suoi sostenitori. “Cosa volete ottenere: volete il controllo a breve termine, combattere con le generazioni future, combattere per il futuro della Russia?” ha chiesto Navalny alla corte. “Subirete tutti una sconfitta storica”, ha detto. “Un pazzo ha affondato i suoi artigli sull’Ucraina e non so cosa vuole farne, questo ladro pazzo”, ha aggiunto Navalny su Putin.

Ore 11.30 – Navalny perde appello, confermata condanna a 9 anni – Il dissidente russo Alexei Navalny perde il suo ricorso in appello: la giustizia russa conferma infatti la sua condanna a nove anni di reclusione.

Ore 11.25 – Kuleba: “I russi ci rubano il grano per rivenderlo” – Il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, ha accusato la Russia di rubare il grano ucraino. “I ladri russi rubano il grano ucraino, lo caricano sulle navi, attraversano il Bosforo e cercano di venderlo all’estero – ha scritto -. Invito tutti gli stati a rimanere vigili e a rifiutare queste proposte, non comprate merce rubata. Non diventate complici dei crimini russi. Il furto non ha mai portato fortuna a nessuno”.

Ore 11.10 – Von der Leyen: “L’Ucraina deve vincere la guerra e Putin fallire” – L’Ucraina “deve vincere questa guerra e l’aggressione di Putin deve essere un fallimento strategico”. Lo ha dichiarato la presidente della commissione europea, Ursula von der Leyen, intervenendo al World Economic Forum di Davos. “Faremo tutto il possibile per aiutare gli ucraini a prevalere e riprendere il futuro nelle loro mani. Per la prima volta nella nostra storia, l’UE fornisce aiuti militari a un paese sotto attacco. Stiamo mobilitando il nostro pieno potere economico. Le nostre sanzioni stanno prosciugando l’economia russa e la macchina da guerra del Cremlino. I nostri stati membri si prendono cura di 6 milioni di rifugiati ucraini e di 8 milioni di sfollati interni”.

Ore 11.00 – Nato, Sanchez: Svezia e Finlandia al summit di giugno – La Svezia e la Finlandia parteciperanno al summit Nato che si terrà in Spagna dal 28 al 30 giugno prossimi. Lo ha annunciato il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, al World Economic Forum. “Avere questi due paesi all’interno dell’Alleanza è fondamentale per la stabilità” dell’Europa, ha aggiunto Sanchez assicurando che nel vertice “dimostreremo ancora una volta l’unità degli alleati”. “Uno dei più grandi errori di Putin”, ha poi osservato il capo del governo spagnolo, “è che ha sottovalutato le reazioni dell’UE e della Nato” all’aggressione all’Ucraina.

Ore 10.50 – Kiev: “Russi spostano missili Iskander in Bielorussia” – L’esercito russo ha spostato sistemi missilistici tattici Iskander-M nella regione bielorussa di Brest, a una distanza massima di 50 chilometri dal confine con l’Ucraina. Lo scrive su Facebook lo stato maggiore delle forze armate di Kiev, indicando che la minaccia di attacchi missilistici e aerei dal territorio della Repubblica di Bielorussia è in crescita.

Ore 10.40 – Mosca: obiettivi saranno raggiunti, non inseguiamo scadenze – “Tutti gli obiettivi fissati dal presidente saranno raggiunti. Non può essere altrimenti, perché la verità, inclusa la verità storica, è dalla nostra parte”, ha detto oggi il segretario del consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, in un’intervista al quotidiano russo Argumenty i Fakty. “Non stiamo inseguendo scadenze”, ha aggiunto Patrushev.

Ore 10.30 – Mosca: Russia reagirà a strutture Nato in Finlandia-Svezia – La Russia vedrà l’espansione delle infrastrutture della Nato in Finlandia e Svezia come una minaccia diretta alla sua sicurezza e dovrà reagire. Lo ha dichiarato il segretario del consiglio di sicurezza russo Nikolaj Patrushev, citato dall’agenzia russa Interfax.

Ore 10.20 – Russia, estesa allerta “gialla” a Kursk – Nella regione russa di Kursk il governatore Roman Starovoit ha prolungato l’allerta “gialla” per le minacce terroristiche di altre due settimane, fino all’8 giugno. Lo ha riportato la Bbc. Anche le regioni russe di Bryansk e Belgorod, vicine al confine con l’Ucraina, ad aprile hanno aumentato l’allerta per il terrorismo al livello “giallo”.

Ore 10.10 – Mariupol, 200 cadaveri in un rifugio sotto un edificio – Circa 200 corpi sono stati trovati tra le macerie di un rifugio a Mariupol, durante lo smantellamento dei blocchi di un edificio. Lo ha annunciato Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco ucraino della città, aggiungendo che i corpi lì da tempo, dato lo stato di decomposizione. Un gran numero di cadaveri sarebbe stato stipato dai russi in un obitorio improvvisato vicino alla metropolitana, sulla strada, ha aggiunto.

Ore 10.00 – Dombrovskis: verso stop dazi su commercio con Kiev – Il consiglio dei ministri dell’Economia e delle Finanze dell’Unione Europea “sta per approvare le preferenze sul commercio per l’Ucraina, con la proposta della commissione di fornire un anno di esenzione dei dazi, e ci aspettiamo anche scambi sugli aiuti e la ricostruzione dell’Ucraina e del programma di assistenza microfinanziaria”. Lo ha detto il vicepresidente della commissione europea Valdis Dombrovskis, al suo arrivo alla riunione. Dombrovskis ha inoltre spiegato che “una squadra è al lavoro nella commissione sul congelamento dei beni per identificare i beni di persone sanzionate, congelarli, sequestrarli e verificare se ci sia una base legale per confiscarli”.

Ore 9.50 – Polonia chiede di acquistare sei batterie di missili Patriot – “Ho firmato una lettera di richiesta riguardante sei batterie Patriot con radar omnidirezionali, lanciatori e una fornitura di missili”, ha scritto su Twitter Mariusz Blaszczak, ministro della Difesa della Polonia. Il paese ha già due batterie di missili Patriot.

Ore 9.40 – Mosca: “Durante la notte uccisi 200 soldati ucraini” – Nel suo ultimo rapporto, il ministero della Difesa russo ha dichiarato di aver colpito di aver ucciso oltre 200 soldati ucraini durante la notte, e di aver colpito un grande magazzino di munizioni per obici americani M-777 a Razdolovka, oltre ad altri obiettivi nelle aree di Minkovka, Bakhmut, Nikolaevka e Krasny Liman nella regione di Donetsk.

Ore 9.30 – Kiev: bombardamenti nella notte su zona Sud Kryvyi Rih – Nella notte le unità militari russe hanno sparato con i sistemi semoventi lanciarazzi multipli Uragan sul distretto meridionale ucraino di Kryvyi Rih: “Ci sono stati molti bombardamenti lungo l’intera linea del fronte. Nel distretto di Kryvyi Rih, il villaggio di Velyka Kostromka ha subito 15 attacchi Uragan”, ha scritto su Telegram Oleksandr Vilkul, capo dell’amministrazione militare, riportato da Ukrinform. Ieri le truppe russe hanno lanciato missili su Pavlohrad e sul distretto di Synelnykove della regione di Dnipropetrovsk e hanno bombardato i villaggi del distretto di Kryvyi Rih.

Ore 9.20 – Luhansk: “Aumentati i bombardamenti su Severodonetsk” – “Le difese di Severodonetsk tengono: la città è completamente sotto il controllo delle autorità ucraine. I russi concentrarono quasi tutte le loro forze, vale a dire 25 battaglioni, per prendere la città. Il numero dei bombardamenti è aumentato di molte volte. Le battaglie sono in corso nei villaggi circostanti. È molto difficile evacuare le persone”. Lo ha detto il governatore ucraino della regione di Luhansk, Serhiy Haidai. Con la conquista di Severodonetsk, le forze russe controllerebbero l’intera regione di Luhansk.

Ore 9.10 – Kiev, procura generale: 234 bambini uccisi e 433 feriti dall’inizio del conflitto – Almeno 234 bambini sono rimasti uccisi e 433 feriti dall’inizio del conflitto militare in Ucraina. Lo afferma la procura generale di Kiev nel suo aggiornamento quotidiano, precisando che si tratta di cifre provvisorie in quanto sono in corso accertamenti nelle regioni attualmente interessate dalle ostilità. La regione con il maggior numero di vittime è quella di Donetsk, con 146 bambini morti o feriti, seguita da quella di Kiev, con 115. A causa dei massicci bombardamenti delle Forze armate russe inoltre, 1.848 istituzioni educative sono state danneggiate e tra esse 173 completamente distrutte.

Ore 9.00 – Amministrazione russa vuole installare una base militare a Kherson – La Russia potrebbe installare a Kherson, l’unica regione in Ucraina a essere del tutto controllata dai russi, una base militare. Lo ha anticipato uno dei funzionari dell’amministrazione nominata dalla Russia, aggiungendo che si appresta a chiedere il via libera al Cremlino. “Dovrebbe esserci una base militare russa nella regione di Kherson”, ha osservato Kirill Stremousov, vice capo dell’amministrazione regionale civile-militare’ di Kherson, nominata dalla Russia. “Lo chiederemo ed è quello che vuole tutta la popolazione: è essenziale e sarà una garanzia di sicurezza per la regione e i suoi abitanti”, ha aggiunto, secondo l’agenzia ufficiale russa Ria Novosti.

Ore 8.50 – Germania: “UE verso l’embargo al petrolio russo a giorni” – L’UE probabilmente concorderà un embargo sulle importazioni di petrolio russo “entro pochi giorni”. Lo ha detto ha detto il ministro dell’Economia tedesco, Robert Habeck. “Penso che raggiungeremo la svolta, è a portata di mano”, ha aggiunto. “Ma un embargo petrolifero non dovrebbe essere l’unico obiettivo, non significa automaticamente che Putin è indebolito. Naturalmente è una misura insolita, ma anche questi sono tempi insoliti. Tuttavia, questa idea funziona solo se partecipa un gran numero di paesi”.

Ore 8.40 – Zelensky: “No alternative a combattere e vincere, in Donbass situazione difficile” – “La situazione più difficile oggi è nel Donbass”. Lo ha ribadito Volodimir Zelensky nel suo discorso alla nazione della scorsa notte, in cui il presidente ucraino è tornato sull’offensiva russa nell’est del paese. “I combattimenti sono in corso a Bakhmut, Popasna e Severodonetsk, dove gli occupanti stanno concentrando la maggiore parte delle loro attività, massacrando e cercando di distruggere tutto ciò che c’è lì. Nessuno ha letteralmente distrutto il Donbass tanto quanto l’esercito russo sta facendo adesso”. “Le forze russe stanno lottando duramente per non rinunciare alle aree occupate della regione di Kharkiv, di Kherson, di Zaporizhzhia e del Donbas”, ha aggiunto Zelensky. “In alcune zone attaccano e accumulano personale e mezzi, rafforzando le loro posizioni. Le prossime settimane di guerra saranno difficili. E dobbiamo esserne consapevoli. Eppure non abbiamo altra alternativa che combattere… e vincere. Dobbiamo liberare la nostra terra e il nostro popolo. Perché gli occupanti vogliono portarci via non solo qualcosa, ma tutto ciò che abbiamo. Compreso il diritto alla vita degli gli ucraini”.

Ore 8.30 – Biden: “Guerra Ucraina accresce rischi simili Asia Pacifico” – L’attuale guerra in corso tra Russia e Ucraina accresce il bisogno di una regione Indo-Pacifica libera da conflitti interni. Lo ha detto il presidente americano Joe Biden, a Tokyo per presiedere la riunione Quad che oltre alle delegazioni di Giappone e Stati Uniti ospita anche i capi di governo di India e Australia. Biden ha anche detto che l’accordo tra i paesi del Quad non è una “moda passeggera” e l’intenzione è quella che prosperi per anni. Gli fa eco il primo ministro giapponese Fumio Kishida, secondo il quale “nessun paese dovrebbe trovarsi nella stessa situazione dell’Ucraina in questa parte del mondo”.

Ore 8.20 – Kherson, porto mercantile minato da forze ucraine – Il porto mercantile di Kherson, nell’Ucraina meridionale, sarebbe bloccato, poiché minato dalle forze ucraine. Lo ha dichiarato questa mattina il vice capo dell’amministrazione militare-civile della regione di Kherson, Kirill Stremousov, all’agenzia ufficiale russa Ria Novosti. A suo dire è “praticamente irrealistico” aprire attualmente il porto mercantile, poiché anche la navigazione lungo il Dnepr è stata sospesa.

Ore 8.10 – Bombardamenti continui a Severodonetsk, morti 4 civili – Quattro persone sono rimaste uccise in un edificio residenziale nei bombardamenti russi “caotici e quasi continui” a Severodonetsk. Lo ha reso noto il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Haidai. La tragedia è avvenuta nei vecchi quartieri della città. Quando la polizia è arrivata in soccorso ha trovato i corpi di due uomini e una donna. Un’altra donna è rimasta gravemente ferita. Inoltre 13 abitazioni sono state danneggiate a Severodonetsk, Lysychansk, Zolotoye e Novodruzhesk.

Ore 8.00 – Mosca, “sminati 50 km di costa vicino a Mariupol” – Gli specialisti del ministero della Difesa russo hanno sminato circa 50 chilometri di costa sul mar d’Azov, nei pressi del porto di Mariupol. E’ quanto sostengono le autorità di Mosca, a qualche giorno dalla caduta dell’acciaieria Azovstal dove era asserragliata l’ultima sacca di resistenza della città.

Ore 7.50 – Cnn: forze russe portano via grano ucraino da Sebastopoli – Nuove immagini satellitari pubblicate dalla Cnn mostrerebbero due navi russe trasportare grano ucraino dalla Crimea. Le immagini, rilasciate da Maxar Technologies, risalgono al periodo dal 19 al 21 maggio.

Ore 7.40 – Kiev: “I russi preparano una nuova offensiva su Zaporizhzhia” – Lo stato maggiore delle forze armate ucraine hanno dichiarato nel rapporto giornaliero che l’esercito russo si prepara a riprendere l’offensiva nell’area di Vasylivka a Zaporizhzhia in direzione Bakhmut. Le truppe della Federazione stanno rafforzando e raggruppando in tutta l’area le loro unità. Intanto non smette l’operazione offensiva nella zona operativa orientale, dove continua “un fuoco intenso” lungo l’intera linea e nelle profondità della difesa ucraina a Donetsk, Slobozhansky e Pivdennobuzhsky.

Ore 7.30 – Londra: “Successi ‘localizzati’ per la Russia nel Donbass” – La Russia ha aumentato l’intensità delle sue operazioni nel Donbass, dove ha ottenuto alcuni successi “localizzati” grazie alla “concentrazione delle unità di artiglieria”. Lo afferma l’intelligence britannica nell’ultimo bollettino del ministero della Difesa sulla guerra in Ucraina. Il rapporto afferma che la Russia sta rafforzando l’intensità delle proprie operazioni nel Donbass nel tentativo di accerchiare Severodonetsk, Lyschansk e Rubizhne. Secondo l’intelligence britannica, se Mosca dovesse prendere Severodonetsk, l’intera regione di Luhansk cadrebbe sotto il controllo russo. Il bollettino ipotizza inoltre che se la linea del fronte del Donbass si dovesse spostare più a ovest, questo estenderà le linee di comunicazione russe facendo probabilmente aumentare le “difficoltà di rifornimento logistico” per le forze di Mosca.

Ore 7.25 – Lavrov: dobbiamo abbandonare dollaro e Swift in Eurasia – La Russia deve concentrarsi sullo sviluppo dell’Eurasia “senza utilizzare gli strumenti di qualcun altro come il dollaro e il sistema di comunicazione finanziaria Swift ma creando i nostri”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, riporta Tass. “Non è così difficile da fare”, ha aggiunto. “stiamo già aumentando in modo significativo la quota di commercio servito in valute nazionali di paesi partner, Cina, India, Iran, e nel quadro dell’Unione economica eurasiatica”.

Ore 7.20 – Kiev, “Microsoft aiuterà documentare crimini Russia” – Microsoft aiuterà l’Ucraina a documentare i crimini di guerra della Russia, ha detto il ministro per la Trasformazione digitale ucraino Mykhailo Fedorov. Il rappresentante del governo di Kiev ha fatto l’annuncio dopo aver incontrato il presidente dell’azienda informatica Brad Smith a Davos. Secondo quanto riporta il Kyiv Independent, Microsoft aiuterà anche a ricostruire l’industria digitale ucraina.

Ore 7.15 – Lavrov: relazioni con Occidente? Ci penseremmo due volte – Se l’Occidente proponesse di riaprire le relazioni con la Russia, Mosca ci penserebbe “due volte”. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. Se l’Occidente “cambierà mentalità e quando avranno finito con la loro frenesia, vedranno che la Russia è ancora qui e si rafforza anno dopo anno. Se vogliono offrire qualcosa in termini di ripresa delle relazioni, ci penseremo due volte se ci servirà o no”, ha detto Lavrov. “Ora che l’Occidente ha assunto una posizione da dittatore, i nostri legami economici con la Cina cresceranno ancora più velocemente”, ha aggiunto.

Ore 7.10 – Lavrov: “Chi auspica sconfitta Russia non conosce la Storia” – I leader occidentali secondo i quali la Russia “deve essere sconfitta” non hanno studiato bene la Storia. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Mosca, Sergei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. “Dicono”, ha affermato Lavrov, “che la Russia deve essere sconfitta, che devono sconfiggere la Russia, fare in modo che la Russia perda sul terreno. (…) Devono essere andati male a scuola. Hanno tratto conclusioni errate dalla comprensione del passato e della Russia”.

Ore 7.05 – Zelensky: solo mio incontro con Putin può finire la guerra – “Non accetto nessun incontro con mediatori russi, ma solo con il presidente Vladimir Putin, e la questione sul tavolo deve essere una sola: far finire la guerra”. Lo ha detto il presidente Volodimir Zelensky, durante il suo intervento ieri al World Economic Forum di Davos. “Senza di lui non si prendono decisioni e dobbiamo esserne ben consapevoli”, ha aggiunto Zelensky. “E se stiamo parlando di una decisione per porre fine alla guerra, senza di lui questa decisione non sarà presa”.

Ore 7.00 – Zelensky: “Paesi premano su Mosca per scambio prigionieri” – Il presidente ucraino Volodimir Zelensky ha chiesto ai Paesi stranieri, a partire da quelli che sostengono Kiev, di fare pressioni sulla Russia perché accetti uno scambio di prigionieri che porti tra l’altro alla liberazione dei combattenti che si sono arresi dopo essere rimasti a lungo trincerati nell’acciaieria Azovstal di Mariupol. “Questa è una decisione politica che dipende dal sostegno di molti stati”, ha sottolineato Zelensky, citato dall’agenzia Ukrinform, aggiungendo che Kiev ha già coinvolto l’Onu e la Svizzera, ma il processo è “molto complicato”.

Leggi anche: 1. ESCLUSIVO TPI – Viaggio nell’inferno di Bucha: ecco cosa abbiamo visto / 2. No, quei morti non sono figuranti: il fact-checking sui fatti di Bucha / 3. Come si è arrivati alla guerra Russia-Ucraina e cosa vuole Putin

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