Medio Oriente, la diretta live della guerra tra Israele e Hamas a Gaza, le ultime notizie. Gaza: oltre 54mila morti dal 7 ottobre 2023. Giallo sulla tregua. Onu: quasi 180mila sfollati per la nuova offensiva israeliana. Caos al centro di distribuzione degli aiuti a Rafah dell’ong americana Gaza Humanitarian Foundation | DIRETTA

Continua la nuova offensiva lanciata da Israele nella Striscia di Gaza, dove l’Idf ha dichiarato zona vietata o emesso ordini di evacuazione per la maggior parte del territorio costiero palestinese. Si tingono di giallo, invece, i colloqui per arrivare a una tregua: notizie di stampa avevano dato per certo l’accordo tra Hamas e i rappresentanti degli Stati Uniti per un cessate il fuoco nella Striscia ma l’inviato Usa Steve Witkoff ha smentito queste voci. Intanto ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha promesso di liberare tutti gli ostaggi, “vivi e morti”, ancora trattenuti da Hamas a Gaza. Di seguito le ultime notizie di oggi, martedì 27 maggio 2025, sulla guerra tra Israele e Hamas a Gaza. [Seguici anche su Instagram].
Ore 18:00 – Caos al centro di distribuzione degli aiuti a Rafah dell’ong americana Gaza Humanitarian Foundation. Media: “Uditi spari nelle vicinanze” – Scene di panico e ritardi nelle consegne di cibo sono stati registrati oggi nel centro di distribuzione degli aiuti dell’ong americana Gaza Humanitarian Foundation, l’unica autorizzata da Israele a distribuire cibo nella Striscia dalla ripresa dell’offensiva militare nel territorio costiero palestinese, quando migliaia di persone si sono riversate nella zona in cerca di aiuti. La stessa ong ha ammesso che il volume di persone accorse nel centro di Rafah era tale che gli addetti hanno dovuto ritirarsi per consentire alla popolazione di “ritirare il cibo in sicurezza e disperdersi”, evitando vittime. “I cittadini di Gaza hanno subito ritardi di diverse ore nell’accesso al sito a causa dei blocchi imposti da Hamas”, ha però accusato la Gaza Humanitarian Foundation, che tra ieri e oggi sostiene di aver distribuito finora circa ottomila pacchi alimentari, per un totale di 462mila pasti alla popolazione della Striscia, cifre impossibili da verificare in maniera indipendente. Il caos è stato confermato persino da alcune fonti delle forze di sicurezza israeliane a Radio Galatz, l’emittente dell’esercito di Tel Aviv, secondo cui i contractor statunitensi incaricati di proteggere il sito hanno perso completamente il controllo della situazione, sparando in aria nel tentativo di disperdere la folla, provocando ulteriore confusione e rischiano una carneficina dovuta alla calca delle persone accorse sul posto. Un corrispondente dell’agenzia di stampa statunitense Associated Press arrivato sul posto ha inoltre riferito di aver udito colpi di arma da fuoco e dell’artiglieria israeliana nelle vicinanze del sito. Al momento non si segnalano vittime né feriti.
Ore 17:30 – Israele: importate oltre 90mila tonnellate di equipaggiamento militare dall’inizio della guerra a Gaza – Oltre 90mila tonnellate di equipaggiamento militare sono state importate in Israele dal 7 ottobre 2023. Lo ha annunciato oggi in una nota il ministero della Difesa di Tel Aviv, annunciando l’atterraggio nello Stato ebraico dell’800esimo aereo carico di attrezzature militari e munizioni in collaborazione con gli Stati Uniti. “Nel corso di questa operazione, oltre 90mila tonnellate di equipaggiamento militare sono state consegnate a Israele tramite 800 voli e circa 140 spedizioni marittime”, si legge nella nota. “Le attrezzature acquistate e trasportate includono munizioni, veicoli blindati, dispositivi di protezione individuale e forniture mediche”.
Ore 17:00 – Libano, Idf: “Ucciso un miliziano di Hezbollah in un raid nel sud del Paese” – Un membro della forza d’élite Radwan del gruppo armato sciita Hezbollah è rimasto ucciso ieri in un attacco aereo condotto dalle forze armate di Israele (Idf) nel sud del Libano. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui il raid, condotto con alcuni droni, è avvenuto ieri nella località di Majdal Zoun.
Ore 16:00 – Usa: il ministro israeliano per gli Affari strategici Dermer arriva a Washington – Il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ron Dermer, è arrivato oggi in visita negli Stati Uniti per incontrare l’inviato della Casa bianca per il Medio Oriente, Steve Witkoff. Lo riferisce il portale statunitense Axios, citando alcuni funzionari israeliani, secondo cui nella giornata di oggi Dermer incontrerà a Washington D.C. Witkoff e altri esponenti dei vertici della sicurezza Usa.
Ore 15:30 – Gaza: Von der Leyen definisce “abominevoli” i raid di Israele contro le strutture civili – La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha definito “abominevole” l’ondata di bombardamenti condotti da Israele contro le strutture civili nella Striscia di Gaza. “L’allargamento delle operazioni militari israeliane a Gaza, che prendono di mira infrastrutture civili, tra cui una scuola che ha dato rifugio a famiglie palestinesi sfollate, e uccidono civili, compresi bambini, è abominevole”, ha affermato l’ex ministra della Difesa tedesca durante un colloquio telefonico con il re di Giordania Abdullah II.
Ore 15:00 – Reuters: “Contatti diretti tra Siria e Israele per allentare le tensioni al confine” – Alcuni funzionari siriani e israeliani hanno tenuto diversi incontri nelle ultime settimane per calmare le tensioni e prevenire conflitti al confine. Lo riporta l’agenzia di stampa britannica Reuters, secondo cui dal versante siriano i colloqui sono guidati da Ahmad el-Dalati, nominato dopo la caduta di Assad governatore della provincia di Quneitra al confine con le alture del Golan occupate da Israele. All’inizio del mese, il presidente siriano ad interim Ahmad al-Sharah aveva confermato l’esistenza di colloqui indiretti con Tel Aviv, mediati dagli Emirati Arabi Uniti.
Ore 13:00 – Houthi rivendicano attacchi missilistici contro Israele – Il gruppo armato sciita filo-iraniano Houti ha rivendicato il lancio di due missili diretti dallo Yemen verso Israele, entrambi intercettati nelle scorse ore dalle forze armate dello Stato ebraico. “Uno dei due razzi, secondo quanto rivelato alla stampa dal portavoce militare del gruppo Yahya Saree in una dichiarazione citata dall’agenzia ufficiale Saba, ha preso di mira l’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv mentre il secondo era diretto verso “un obiettivo vitale” nella zona orientale di Israele. “L’operazione ha raggiunto con successo il suo obiettivo, grazie a Dio, e ha spinto milioni di sionisti usurpatori a correre nei rifugi, bloccando il traffico aereo all’aeroporto”, hanno fatto sapere gli Houthi, contrariamente a quanto rivelato dalle forze armate israeliane, secondo cui non è stato registrato alcun impatto sul suolo dello Stato ebraico.
Ore 12:30 – Gaza: oltre 54mila morti dal 7 ottobre 2023, 79 solo nelle ultime 24 ore – Il bilancio delle vittime della guerra in corso nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023 si è attestato a 54.056 morti. Secondo i nuovi dati diffusi dal ministero della Salute controllato da Hamas, nel territorio costiero palestinese si contano anche 123.129 feriti, mentre solo nelle ultime 24 ore sarebbero morte 79 persone e altre 163 sarebbero rimaste ferite.
Ore 12:00 – Cisgiordania: un altro giovane palestinese ucciso dall’Idf – Un giovane palestinese è morto oggi a Nablus, nella Cisgiordania occupata, a seguito delle ferite riportate in uno scontro a fuoco avvenuto con le forze armate di Israele (Idf). Lo riporta il ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) in una nota citata dall’agenzia di stampa Wafa, secondo cui il 32enne Mahmoud Faisal Al-Kharaz era stato colpito ieri da un proiettile sparato dalle truppe israeliane durante un raid in città. Dall’inizio della guerra di Gaza, secondo i dati del ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), almeno 950 persone sono state uccise, quasi 7.000 sono rimaste ferite e circa 16.400 sono state arrestate in Cisgiordania.
Ore 11:30 – Germania e Finlandia fanno “pressione” su Israele affinché consenta l’ingresso degli aiuti a Gaza – I governi di Germania e Finlandia intendono “fare pressione” su Israele affinché consenta l’ingresso nella Striscia di Gaza dei carichi di aiuti umanitari. L’annuncio è arrivato oggi dal cancelliere tedesco Friedrich Merz e dal primo ministro finlandese Petteri Orpo durante una conferenza stampa congiunta tenuta a Turku, in Finlandia. “Quello a cui stiamo assistendo nella Striscia di Gaza non è in alcun modo accettabile: le sofferenze che vi vengono causate, le uccisioni. Tutto questo deve finire”, ha affermato Merz, a margine di un incontro con il premier Orpo. “Gli aiuti umanitari devono arrivare immediatamente e dobbiamo fare pressione su Israele affinché garantisca che arrivino effettivamente a destinazione. Ma è altrettanto fondamentale che Hamas non ne impedisca l’arrivo”, ha aggiunto il primo ministro finlandese.
Ore 11:00 – Gaza, Onu: quasi 180mila sfollati negli ultimi 10 giorni – Quasi 180mila persone sono state sfollate con la forza nella Striscia di Gaza dal 15 al 25 maggio scorso. La denuncia arriva dal comitato inter-agenzia dell’Onu, Global Displacement Camp Coordination and Management Group, che in una nota ha espresso la sua “profonda preoccupazione” per gli attacchi condotti dalle forze armate di Israele (Idf) contro i rifugi per sfollati, un genere di raid ormai diventati “comuni” secondo le Nazioni Unite.
Ore 10:30 – Gaza: dipendente del comune di Gaza City ucciso in un raid dell’Idf – Un dipendente del comune di Gaza City è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti a causa di un bombardamento condotto oggi dalle forze armate di Israele (Idf) nel quartiere di Rimal, a sud-ovest della città. Lo riferiscono le autorità comunali in una nota diramata sui socia, secondo cui le vittime sono state colpite “mentre lavoravano”. Al momento le Idf non hanno ancora confermato il raid.
Ore 10:00 – Unrwa: “Solo 6 dei nostri 22 centri sanitari a Gaza sono ancora attivi” – Soltanto 6 dei 22 centri sanitari dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) a Gaza sono ancora operativi. La denuncia arriva direttamente dall’Unrwa, secondo cui gli altri ambulatori hanno dovuto chiudere i battenti a causa dei “costanti bombardamenti”. L’agenzia Onu, si legge in un comunicato rilanciato sui social dall’Unrwa, ha anche allestito 37 punti medici ma che le forniture sanitarie essenziali sono “criticamente scarse”.”È urgente un accesso senza restrizioni (alla Striscia, ndr) per distribuire aiuti salvavita, compresi medicinali e forniture mediche di base”, si legge nella nota. Dal 2 marzo scorso, Israele ha imposto un blocco totale all’afflusso di aiuti umanitari, cibo e beni commerciali a Gaza.
Ore 9:30 – Gaza, al-Jazeera: “3 morti nei nuovi raid di Israele: 81 nelle ultime 24 ore” – Almeno tre persone sono rimaste uccise negli ultimi attacchi aerei condotti la scorsa notte dalle forze armate di Israele (Idf) nella Striscia di Gaza. Lo riferisce l’emittente qatariota al-Jazeera, che cita i propri corrispondenti sul campo, secondo cui i raid hanno colpito le località di Gaza City e al-Zawayda. Fonti sanitarie del territorio costiero palestinese hanno riferito ai corrispondenti dell’emittente qatariota che almeno 81 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore nella Striscia a causa degli attacchi israeliani, di cui 53 nella sola città di Gaza. Le Idf non hanno confermato i raid.
Ore 9:00 – Cisgiordania: giovane palestinese ucciso dall’Idf a Gerico – Un giovane palestinese è morto oggi a Gerico, nell’est della Cisgiordania occupata, a seguito delle ferite riportate in uno scontro a fuoco avvenuto ieri con le forze armate di Israele (Idf). Lo riporta la Mezzaluna Rossa palestinese in una nota citata dall’agenzia di stampa Wafa, secondo cui il 20enne Mohammad Jalayta era stato colpito ieri da un proiettile sparato dalle truppe israeliane durante un raid nel quartiere al-Arab di Gerico. Dall’inizio della guerra di Gaza, secondo i dati del ministero della Salute dell’Autorità nazionale palestinese (Anp), almeno 950 persone sono state uccise, quasi 7.000 sono rimaste ferite e circa 16.400 sono state arrestate in Cisgiordania.
Ore 8:30 – Israele, Idf: “Intercettato un secondo missile lanciato dallo Yemen” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno intercettato un altro missile lanciato dallo Yemen verso lo Stato ebraico, il secondo dopo il razzo abbattuto nella notte dall’Idf. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui questa volta il razzo non aveva fatto scattare le sirene d’allarme. Non sono stati segnalati feriti né danni.
Ore 8:00 – La Colombia nomina il suo primo ambasciatore in Palestina – Il governo della Colombia ha nominato Jorge Ivan Ospina come suo primo ambasciatore presso l’Autorità nazionale palestinese (Anp), dopo aver sospeso l’anno scorso le relazioni diplomatiche con Israele e annunciato l’apertura di una rappresentanza stabile a Ramallah, in Cisgiordania. Sin dall’inizio della guerra a Gaza, Ospina, ex sindaco di Cali e stretto collaboratore del presidente colombiano Gustavo Petro, ha assunto una posizione molto dura contro Israele paragonando più volte le operazioni di Tel Aviv nella Striscia ai crimini del nazismo. Il Paese sudamericano sarà il quinto, dopo Nicaragua, Oman, Uruguay e Venezuela, ad avere una propria ambasciata presso l’Anp, anche se non è ancora chiaro se Ospina potrà svolgere le proprie funzioni da Ramallah o dovrà risiedere in un Paese vicino. “Dovremo discutere con Israele e definire le misure necessarie per consentire l’istituzione dell’ambasciata colombiana a Ramallah”, ha dichiarato il nuovo ambasciatore all’agenzia di stampa francese Afp. “Riconosciamo che lo Stato palestinese e lo Stato di Israele devono coesistere”.
Ore 7:30 – La bandiera della Palestina potrà essere issata per la prima volta all’Oms – La delegazione dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) ha ottenuto il diritto di issare la propria bandiera presso l’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) dopo una storica votazione conclusasi ieri a Ginevra. La proposta, presentata in primis da Cina, Pakistan e Arabia Saudita e appoggiata da altri Paesi durante la riunione annuale dell’Oms, è stata adottata con 95 voti a favore, 27 astensioni e soli 4 contrari (Israele, Ungheria, Repubblica Ceca e Germania).
Ore 7:00 – Israele, Idf: “Abbattuto un missile lanciato dallo Yemen” – Le forze armate di Israele (Idf) hanno abbattuto un missile lanciato dallo Yemen verso lo Stato ebraico. Lo riferiscono in una nota le Idf, secondo cui il razzo aveva fatto scattare le sirene d’allarme nella valle del Giordano e nella Cisgiordania settentrionale. Non sono stati segnalati feriti né danni.