Tra Salvini e Draghi c’è “assoluta sintonia” sui licenziamenti
Tra Salvini e Draghi c’è “assoluta sintonia” sui licenziamenti
C’è “assoluta sintonia” tra Matteo Salvini e Mario Draghi sul blocco dei licenziamenti, introdotto l’anno scorso all’inizio della pandemia. Lo ha dichiarato ieri il leader della Lega al termine dell’incontro durato più di un’ora a Palazzo Chigi, in cui i due hanno parlato “della situazione economica del Paese, che è in ripresa, e delle riforme”, secondo quanto riportato in una nota dalla presidenza del Consiglio.
“I settori che crescono, che corrono hanno bisogno di assumere, non di licenziare, penso all’industria e all’edilizia, devono tornare a essere liberi di agire sul mercato”, ha detto Salvini dopo l’incontro. “Poi i settori che hanno sofferto di più, penso al commercio, ai servizi, al turismo, avranno tempo fino a ottobre per organizzarsi, con l’obiettivo di una estate da boom economico”, ha aggiunto, facendo riferimento alla proroga del blocco fino a fine ottobre per le piccole imprese previsto nel decreto approvato dal governo a maggio. Salvini ha anche affermato che il ministro del Turismo Massimo Garavaglia sta lavorando per un’estate “memorabile” per chi lavora nel turismo in Italia.
Nelle ultime settimane la Lega ha cambiato diverse volte posizione sullo sblocco dei licenziamenti, a cui prima si è detta contraria, poi favorevole, mentre negli scorsi giorni il ministro allo Sviluppo Economico, il leghista Giancarlo Giorgetti, ha detto che andrebbe “declinato più utilmente sui settori”, prorogandolo solo per quelli più in crisi. Una via di mezzo tra le richieste dei sindacati, che chiedono di prorogare il divieto di licenziare al 31 ottobre e quelle di associazioni imprenditoriali e anche Commissione europea, che si è detta contraria al blocco che terminerà il 30 giugno.
Il decreto Sostegni bis, approvato il 26 maggio, prevede lo sblocco per il licenziamenti da parte delle grandi imprese a partire dal 1° luglio mentre il divieto rimarrà in vigore fino al 31 ottobre per le aziende piccole. Le aziende che sceglieranno di non licenziare potranno invece continuare a ricorrere alla cassa integrazione agevolata fino al 31 dicembre.