Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:34
Pirelli Summer Promo
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Il movimento Lgbt diffonde la pedofilia”: punita la dottoressa omofoba Silvana De Mari

Immagine di copertina

La donna aveva scritto la frase diffamatoria sul suo blog

“Il  movimento Lgbt vuole annientare la libertà di opinione e sta diffondendo sempre di più la pedofilia”. È bastata questa frase, scritta sul suo blog dalla dottoressa Silvana De Mari, a farle ottenere una multa da 1.500 euro. A deciderlo, il 14 dicembre 2018, è stato il tribunale di Torino che ha definito le parole della donna diffamatorie.

S&D

Per la giudice Melania Eugenia Cafiero la dichiarazione offensiva di De Mari, anche scrittrice di libri fantasy, è rivolta non alla comunità Lgbt, ma ai movimenti, ovvero al soggetto giuridico organizzato che li rappresenta. Quanto basta, secondo la giurisprudenza tradizionale, per giungere a tale verdetto.

Cafiero, sul caso, ha scritto: “La lesione dell’altrui reputazione, intesa come sentimento della considerazione personale nella comunità, deve riguardare un soggetto giuridico individuato. Il diretto destinatario dell’offesa deve potersi dedurre con ragionevole certezza”.

Le posizioni omofobe di Silvana De Mari non sono una novità. Tesi ribadite anche in sede di giustizia, dove però non sono imputabili secondo la magistrata: “La facoltà di manifestare il proprio pensiero è un diritto costituzionalmente garantito”. Ma il rispetto della reputazione soggettiva è essenziale. “Non è, dunque, il pensiero a essere processato, ma la sua offensività al bene giuridico protetto in sede penale”.

In realtà le frasi analizzate dal tribunale sono diverse. “Ma nessuna delle dichiarazioni contiene neppure l’espressione ‘gli omosessuali’ o ‘i gay’ e quindi individua come destinatario un gruppo o un’eventuale categoria, pur generica e fluida”, ha spiegato Cafiero.

Soddisfatto della decisione della giudice l’avvocato Nicolò Ferraris che, con Gabriele Filippo, ha assistito il movimento Lgbt. “La sentenza conferma in modo pieno la volontà diffamatoria di quanto affermato contro le organizzazioni per i diritti Lgbt e contro i loro aderenti. Le associazioni costituite parte civile sono individuate quali persone offese dal reato, quali soggetti a cui è riferibile il movimento Lgbt” ha ribadito sulla questione il legale.

LEGGI ANCHE: Silvana De Mari spiega a TPI perché ha deciso di schierarsi per la battaglia contro la comunità LGBT in difesa del cristianesimo
Ti potrebbe interessare
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Ti potrebbe interessare
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / 25 aprile 2024: supermercati e negozi aperti o chiusi in Italia per la Festa della Liberazione. Info e orari
Cronaca / Perché la Festa della Liberazione si celebra il 25 aprile? Il motivo
Cronaca / Venezia: dal campanile di San Marco cadono alcuni pezzi di cemento armato
Cronaca / Femminicidi, Amnesty: "97 donne uccise, 64 da partner o ex"
Cronaca / Pandoro Ferragni-Balocco, per il giudice ci fu una “pratica commerciale scorretta”
Cronaca / Piero Fassino denunciato per furto a Fiumicino: “Ma io volevo pagare”
Cronaca / Roma, ventenne stuprata da due nordafricani: adescata su Instagram
Cronaca / Processo Bochicchio, altro rinvio. E ora le parti civili puntano a far riaprire le indagini
Cronaca / Roma, allarme in hotel del centro per esalazioni tossiche: cinque intossicati