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Roma, Pietro Genovese di nuovi nei guai: musica e schiamazzi ai domiciliari. Arrivano i carabinieri

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Pietro Genovese di nuovo nei guai: musica e schiamazzi ai domiciliari

Pietro Genovese di nuovi nei guai: il figlio del regista Paolo, agli arresti domiciliari dal 26 dicembre scorso per aver investito e ucciso due ragazze a Ponte Milvio, è stato segnalato ai carabinieri per musica e schiamazzi provenienti dal suo appartamento. A dare la notizia è stato il Corriere della Sera, secondo cui la vicenda risale al 22 maggio scorso. Sono le 18,30 quando i militari della caserma Salaria ricevono una telefonata proveniente da un condominio del quartiere Coppedè, dove vive Genovese (qui il suo profilo), per segnalare lo svolgimento di quella che sembra una festa in uno degli appartamenti, da cui provengono urla, schiamazzi e musica alta. I carabinieri si recano sul luogo per controllare ed effettivamente prendono atto che il volume della musica è molto alto, sentendosi persino dalla strada.

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I militari bussano alla porta di Genovese, il quale li accomodare. Il ragazzo si trova in compagnia di due amici e due domestici, mentre i genitori Paolo e Laura non sono in casa. Genovese mostra loro il documento che lo autorizza a ricevere persone esterne alla cerchia familiare, mentre i i carabinieri identificano i suoi amici: uno dei due è Davide Acampora, l’amico che era con lui al momento dell’incidente. Pietro Genovese, che formalmente non ha violato alcuna regola, viene invitato dai militari ad abbassare il volume della musica e ad evitare future condotte che possano arrecare disturbo ai vicini. Una volta terminato l’accertamento, i carabinieri rientrano in caserma dove scrivono la relazione di servizio, che poi è stata inviata al gip Bernadette Nicotera, la quale, comunque, non ha disposto alcuna ulteriore restrizione.

Leggi anche: 1. Funerale di Gaia e Camilla, l’omelia del parroco: “Senso della vita non è bere o fumarsela” / 2. Incidente di Roma: la videoricostruzione / 3. Incidente a Roma, un testimone racconta la morte di Gaia e Camilla: “Si poteva evitare”

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