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“Pace proibita”, l’evento di Michele Santoro contro la guerra in Ucraina: segui la diretta su TPI | VIDEO

Pace proibita, l’evento di Michele Santoro contro la guerra in Ucraina: diretta | VIDEO

Stasera, al Teatro Ghione di Roma, dalle ore 21.00 è in programma “Pace proibita“, la serata-evento presentata da Michele Santoro contro la guerra in Ucraina, trasmessa in diretta su TPI, che propone anche approfondimenti e interviste ai protagonisti del mondo della cultura e dello spettacolo, i quali si sono riuniti per opporsi all’invio di armi a Kiev e “alla deriva verso il pensiero unico e la resa dell’intelligenza” dinanzi gli orrori del conflitto ucraino. Di seguito la diretta live dell’evento.

S&D
Pace proibita: la diretta live dell’evento

Ore 22,00 – Santoro ricorda la vicenda Assange – Nel corso dell’evento, Michele Santoro ha ricordato la vicenda di Julian Assange, il fondatore di Wikileaks, che rischia 175 anni di carcere. Qui l’intervista esclusiva di TPI alla moglie.

Ore 21,30 – Jasmine Cristallo a TPI: “Qui per rivendicare la parola pace” – “Sono qui per rivendicare la legittimità della parola pace in un contesto così complesso e doloroso”: lo ha dichiarato Jasmine Cristallo ai microfoni di TPI a margine di “Pace proibita”, la serata-evento di Michele Santoro “contro l’esaltazione delle armi come soluzione della guerra in Ucraina”. Leggi l’articolo completo.

Ore 21,10 – È iniziata “Pace proibita” – È iniziata la serata-evento presentata da Michele Santoro contro l’esaltazione delle armi come soluzione della guerra in Ucraina.

Ore 20,30 – Ascanio Celestini: “Fino a poche settimane erano tutti pacifisti” – “Sembra che fino a poche settimane eravamo tutti pacifisti, adesso non è più possibile esserlo perché c’è una guerra. È importante esserlo sempre”: lo ha dichiarato l’attore Ascanio Celestini ai microfoni di TPI a margine dell’evento “Pace proibita” in programma al Teatro Ghione di Roma.

Ore 20,00 – Michele Santoro: “Polemiche insensate sull’evento” – A poche ore dall’inizio di “Pace probita”, l’evento presentato da Michele Santoro contro “l’esaltazione delle armi come soluzione” della guerra in Ucraina, visibile anche su TPI, Michele Santoro spegne le polemiche circolate sui social sulla diffusione della serata in streaming. “Ho personalmente offerto questa trasmissione gratuitamente a Sky, a La7 e a Rainews24 – ha scritto Santoro sui social – Se uno solo di questi interlocutori mi avesse dato la sua disponibilità sarei stato anche disponibile a valutare la possibilità di un’esclusiva limitata. Solo grazie a Telenorba e non a Sky il nostro segnale sarà visibile sul canale 510. E sul terrestre su Telenorba e Antenna Sicilia. Immediata è stata anche la disponibilità di Radio Popolare di Milano e Tpi con il suo sito. Con queste emittenti abbiamo intrapreso la nostra avventura, chiarendo che non ci sarebbero state esclusive e che chiunque altro avesse voluto avrebbe potuto distribuire il segnale gratuitamente. Qualcuno vuole che dopo essere stato censurato sia proprio io a operare a mia volta una censura? Chiamate il PD e i 5stelle e chiunque altro vogliate e fateli intervenire sui vertici Rai per trasmettere la parola #paceproibita”. Leggi l’articolo completo.

Gli ospiti

Ospiti della serata, presentata da Michele Santoro, sono Luciana Castellina, Ascanio Celestini, Emily Clancy, don Fabio Corazzina, Jasmine Cristallo, Fiammetta Cucurnia, Donatella Di Cesare, Sara Diena, Elio Germano, Sabina Guzzanti, Fiorella Mannoia, Tomaso Montanari, Moni Ovadia, Vauro Senesi, Cecilia Strada e Marco Tarquinio.

L’evento

“Noi condanniamo senza se e senza ma l’invasione dell’Ucraina. Putin dovrà risponderne al suo popolo e alla Storia – si legge nel comunicato stampa di presentazione dell’evento – Per porre fine al massacro abbiamo di fronte due strade: affidarsi alla forza delle armi o mobilitarsi con un’azione nonviolenta per una trattativa immediata e una soluzione diplomatica”.

“Pensiamo che le armi siano la risposta sbagliata. Il nemico più grande è la guerra, la pretesa di sconfiggere Putin con una escalation militare, scalzandolo dal potere, comporta innumerevoli morti, sofferenze atroci tra i civili e un futuro di miseria per una moltitudine di persone”.

“Più di tutto ci preoccupa il possibile impiego di armi nucleari, che rappresentano una minaccia per l’insieme della vita sulla terra e una possibile sentenza di morte per l’umanità”.

“La parola pace è censurata. L’informazione non esprime la varietà di posizioni presenti tra l’opinione pubblica. La maggioranza contraria all’invio di armi viene sistematicamente ignorata. Per i media non c’è alternativa alla guerra, che rappresentano come uno scontro tra buoni e cattivi, dove la somma degli orrori cancella il ‘chi, dove, come, quando e perché'”.

“Il sangue delle vittime deve chiamare altro sangue per giustificare la necessità di una sconfitta definitiva dell’aggressore. È ora di dire basta alle armi e di agire in maniera nonviolenta, a partire dall’accoglienza dei profughi di ogni guerra. Creiamo una comunità determinata a far sentire la propria voce”.

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