Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:47
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

“Omar e gli altri orfani di femminicidio avranno giustizia: fondi sbloccati entro febbraio”: parla la presidente della Commissione parlamentare

 

.
Orfani di femminicidio, Valente (PD): “Giustizia per Omar e gli altri”

“Mi impegnerò per dare giustizia ai casi come quello di Omar, per le famiglie affidatarie degli orfani di femminicidio”. A parlare è la senatrice del Partito Democratico Valeria Valente, presidente della Commissione Femminicidio, che risponde così alla storia pubblicata da TPI sul bambino che, a soli 4 anni, ha visto uccidere sua madre dal padre e ora è stato abbandonato dallo Stato, senza un fondo che aiuti la nonna, unica garante.

“Ha visto papà uccidere mamma con 33 coltellate e gettarla nel fiume”. Storia di Omar, orfano di femminicidio e abbandonato dallo Stato

Hanno assistito a omicidi efferati, sono orfani due volte. Bambini o adolescenti che hanno visto morire la propria madre per mano, molto spesso, del padre. Un fenomeno purtroppo in crescita: il caso di Omar è uno tra gli oltre 2.000 in Italia.

Il governo giallo-rosso si sta iniziando a occupare della questione, rifacendosi alla legge del febbraio 2018, ma le famiglie si sentono comunque sole, senza un sostegno economico, perché i 12 milioni previsti dal’emendamento non sono mai partiti. Abbiamo chiesto delle risposte alla senatrice Valente.

Omar, Elisabetta e tanti altri…Sono più di 2000 gli orfani di femminicidio. E i dati sono fermi al 2014. Non bisognerebbe innanzitutto censire questo fenomeno?

Per contare gli orfani di femminicidio bisognerebbe innanzitutto contare i casi di femminicidio. Noi come Commissione ci stiamo impegnando per risolvere il problema della raccolta dati, rivolgendoci e chiedendo collaborazione soprattutto all’Istat e al ministero degli Interni per tentare di immettere la relazione tra vittima e il carnefice tra le rilevazioni che vengono fatte dalle forze dell’ordine anno per anno rispetto ai casi di omicidio.

Avere un dato puntuale ci serve per capire come predisporre delle risorse.

A proposito di risorse. Senatrice, ma dove sono finiti i 12 milioni di euro destinati agli orfani di femminicidio per la legge del 2018?

Arriviamo addirittura a più di 12 milioni adesso, perché abbiamo rimpinguato questo fondo nel corso della legge di stabilità e non essendo stato usato le risorse sono ancora là. La legge c’è, le risorse ci sono: questo possiamo dirlo con serenità. E sono sufficienti a coprire le spese delle famiglie che prendono a carico gli orfani di delitti di violenza domestica.

Il problema adesso è accelerare un iter burocratico. Siamo stati fermi per troppi mesi, quasi due anni. La Commissione ha più volte sollecitato il governo precedente a far avanzare questi decreti attuativi che servivano a rendere operativa una legge che è stata votata agli inizi del 2018.

Finalmente poi abbiamo incontrato degli interlocutori attenti: innanzitutto il prefetto Cannizzaro, che lavora al ministero degli Interni, poi il ministro Gualtieri e poi anche il presidente del Consiglio Conte. A quel punto siamo riusciti a trovare un accordo per un decreto che copre più ministeri, sembrava proprio quella la difficoltà.

Adesso, dopo due anni di attesa, ci sono i tempi tecnici per l’iter previsto.

Intanto che questi fondi si sbloccano le famiglie hanno bisogno di sostegno psicologico, di aiuto. Cosa possono fare queste famiglie? Cosa si sente di dire alla famiglia di Omar e alle altre famiglie?

Ora possiamo solo impegnarci per velocizzarlo. Per renderlo il più breve possibile. Io mi auguro e mi impegnerò affinché entro febbraio sarà operativo e quindi sarà operativa la legge a tutela dei nostri orfani.

Siamo veramente in dirittura d’arrivo. Ora bisogna costruire quelle condizioni da far valere poi per quando si sbloccheranno i fondi. Ricordiamo che in questa legge è previsto anche un aiuto sulle questioni di carattere patrimoniale. Compreso un assegno per le famiglie affidatarie. Quindi un aiuto concreto, oltre che borse di studio per i ragazzi che stanno diventando maggiorenni.

Pensiamo soprattutto a un percorso di autonomia per questi ragazzi che hanno subito una sofferenza doppia: vedersi uccidere la madre davanti e non avere neanche il padre perché molto spesso si suicida o comunque è in carcere. Sono orfani due volte e subiscono una sofferenza incredibile.

Le famiglie che se ne occupano, che sono molto prossime e vicine, hanno bisogno di aiuto. L’aiuto economico serve a far ritrovare l’autonomia, laddove ritrovare la serenità è quasi impossibile.

Lei stessa ha ammesso che per le donne che denunciano, lo Stato non riesce ancora a garantire abbastanza tutele. È così? Messa così sembra che sia quasi meglio non denunciare?

Ancora non è sufficiente quello che abbiamo. Ancora le dichiarazioni delle donne vengono messe in discussione. Ancora le donne non vengono credute o rivittimizzate. Questo non dipende neanche da un Parlamento o dalla politica. C’è bisogno di un cambiamento culturale, se non abbattiamo prima gli stereotipi di genere insiti negli operatori, negli ufficiali giudiziari, nelle forze dell’ordine, allora non potremo mai far applicare la legge.

Leggi anche:
Uccise 3 donne ogni settimana in Italia: la tragica fotografia sui femminicidi nel 2018
Deborah, Marianna, Immacolata: storie di donne vittima di femminicidio che nessuno ha salvato
Il femminicidio è un problema da uomini o no? (di Giulio Cavalli)
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Omicidio Mollicone, la testimone: “Serena ha litigato con un ragazzo il giorno della scomparsa”
Cronaca / Montepulciano, 23enne morto sul lavoro: è stato colpito al petto da un tubo di ferro
Cronaca / Milano, abusi su bambine in una scuola materna: maestro arrestato
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Omicidio Mollicone, la testimone: “Serena ha litigato con un ragazzo il giorno della scomparsa”
Cronaca / Montepulciano, 23enne morto sul lavoro: è stato colpito al petto da un tubo di ferro
Cronaca / Milano, abusi su bambine in una scuola materna: maestro arrestato
Cronaca / Napoli, traghetto da Capri urta banchina: una trentina i feriti, uno in codice rosso
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Cronaca / In 2 anni 32.500 posti in meno negli ospedali italiani
Cronaca / Desenzano del Garda, multato per aver pulito la spiaggia del lago: parte la colletta
Cronaca / Fa retromarcia e investe il figlio di un anno: il piccolo Matteo muore dopo due giorni di agonia