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    Incidente a Roma, in auto con Genovese c’erano anche due amici

    Pietro Genovese, figlio del regista Paolo, non era da solo a bordo della sua Renault con cui ha investito e ucciso Gaia e Camilla nella notte tra il 21 e il 22 dicembre: due amici erano con lui. E potrebbero essere i testimoni decisivi

    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 27 Dic. 2019 alle 08:47 Aggiornato il 10 Gen. 2020 alle 20:19

    Incidente a Roma, in auto con Genovese c’erano anche due amici

    Nelle indagini sull’incidente di Roma della notte tra il 21 e il 22 dicembre 2019, quando due ragazze di 16 anni sono state investite e uccise da un’auto sul Corso Francia, nei pressi di Ponte Milvio, spuntano adesso nuovi testimoni: si tratta di due amici di Pietro Genovese, il ragazzo di 20 anni che era alla guida della Renault Koleos che ha travolto Gaia e Camilla. I due si trovavano a bordo con il figlio del regista Paolo Genovese e dunque, secondo gli inquirenti, la loro versione dei fatti potrebbe essere decisiva ai fini dell’inchiesta.

    Nei giorni scorsi, insieme alla convalida dell’arresto per Genovese – risultato positivo ai test di alcol (tasso alcolemico di 1,4 g/l) e droga (cannabis e cocaina) e indagato per duplice omicidio stradale – sono emersi quindi nuovi dettagli su quella notte. Genovese, infatti, non era da solo a bordo del suo Suv. Due amici erano con lui e tutti e tre si sono fermati, dopo aver investito Gaia e Camilla (che hanno attraversato la strada con il semaforo rosso per i pedoni, provando a scavalcare il guard rail in mezzo alla carreggiata senza passare sulle strisce pedonali), per provare a soccorrere le ragazze. Le due 16enni, tuttavia, sono morte sul colpo.

    Nelle motivazioni della convalida dell’arresto nei confronti di Genovese, il gip che si sta occupando della prima fase delle indagini sull’incidente a Roma ha sottolineato che “la condotta di Gaia e Camilla è stata vietata e incautamente spericolata, così concorrendo alla causa del sinistro mortale”. Tuttavia, il giudice ha anche rilevato che Genovese – già destinatario in passato di provvedimenti amministrativi perché trovato alla guida sotto effetto di alcol – ha dimostrato “di avere noncuranza se non addirittura disprezzo verso i provvedimenti dell’autorità amministrativa e di pubblica sicurezza, sintomo di una personalità incline alla violazione delle regole”.

    Nel frattempo stamattina, venerdì 27 dicembre 2019, alle 10:30 a Roma (nella chiesa del Preziosissimo Sangue di Nostro Signore, nel quartiere Fleming) ci saranno i funerali delle due 16enni investite e uccise nell’incidente a Roma ormai quasi una settimana fa.

    La nostra diretta dei funerali di Gaia e Camilla
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