Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Il gruppo Gedi ha truffato l’Inps? Giornali muti sul sequestro da 38 milioni

Immagine di copertina

Ci sono truffe e truffe. Se un gruppo di persone qualunque si finge povero per ottenere il reddito di cittadinanza, state pur certi che tutti i giornaloni scatteranno in piedi con titoli a sei colonne e i loro editorialisti correranno a vergare commenti indignati invocando la cancellazione immediata del sussidio. Ma se uno dei maggiori gruppi editoriali italiani è sospettato di aver truffato l’Inps per accedere ad ammortizzatori sociali, be’, calma, qui invece la notizia può comodamente passare sotto silenzio.

«Chessaràmmai?», devono aver pensato i direttori delle principali testate del Paese di fronte al sequestro da 38 milioni di euro ordinato poco prima di Natale dalla Procura di Roma nei confronti di Gedi, il gruppo editoriale che pubblica, tra gli altri, La Repubblica, L’Espresso, La Stampa, Il Secolo XIX, Huffington Post, più diverse testate locali e tre radio (Deejay, Capital e M2O).

L’ipotesi di reato è truffa all’Inps: i magistrati sospettano che Gedi abbia utilizzato escamotage irregolari per far ottenere il prepensionamento a una settantina di dirigenti che non ne avrebbero avuto diritto, e accedere così agli ammortizzatori messi a disposizione dallo Stato. Ci sono tre manager indagati (uno dei quali non è più in forza a Gedi).

I fatti risalgono a una decina d’anni fa, quando Gedi si chiamava ancora Gruppo L’Espresso ed era controllato dalla Cir dell’ingegner Carlo De Benedetti (oggi editore del quotidiano Domani). Da fine 2019 il gruppo è nelle mani di Exor, la holding della famiglia Agnelli, e il 2020 è stato chiuso con un rosso da 166 milioni di euro.

Gedi sta accelerando sui prepensionamenti: da Federico Rampini a Sergio Rizzo, su TPI i diretti interessati hanno raccontato come, in molti casi, questi divorzi siano stati gestiti in modo poco elegante. Quanto alla presunta truffa all’Inps di era debenedettiana, a scoprirla è stato il quotidiano La Verità. Ma la notizia è stata ignorata praticamente dall’intero panorama mediatico italiano (tranne Il Fatto Quotidiano e Affaritaliani.it). Poi ci si chiede perché i cittadini hanno perso fiducia nei giornali.
Continua a leggere sul settimanale The Post Internazionale-TPI: clicca qui

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Bimba 14enne con il cancro bullizzata, Mattarella la difende su Instagram
Cronaca / Papa Francesco: “La pace non sarà mai frutto dei muri e delle armi”
Cronaca / Franco Di Mare, il fratello: “La Rai gli ha voltato le spalle”
Cronaca / In autostrada a 255 chilometri orari: la Polizia gli ritira la patente
Cronaca / Chico Forti è arrivato in Italia: Meloni lo accoglie all’aeroporto di Pratica di Mare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin