Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 14:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Tragedia funivia Stresa-Mottarone, la Procura: “I freni d’emergenza non hanno funzionato”

Immagine di copertina
Credit: Ansa

Sulle cause che hanno determinato la tragedia della funivia Stresa-Mottarone, in cui ieri hanno perso la vita 14 persone (qui chi sono le vittime), sta indagando la procura di Verbania che ha aperto un’inchiesta sulle cause dell’incidente, ipotizzando i reati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose (ma si potrebbe profilare anche l’attentato alla sicurezza dei trasporti).

“Partiamo da una evidenza empirica, il cavo si è tranciato e il sistema di freni di sicurezza, pacificamente, non ha funzionato“, ha spiegato questa mattina il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi, che aggiunge: “Ha funzionato invece per l’altra cabina, che si è bloccata“.

Al momento non è ancora chiaro cosa abbia causato la rottura del cavo trainante mentre la cabina si trovava a 1.385 metri d’altezza, e perché non si siano attivati correttamente i freni di emergenza che dovrebbero evitare incidenti di questo tipo. Normalmente, nel caso di guasti e incidenti, sulla fune portante si attiva un sistema frenante di sicurezza a “ganasce” che blocca la cabina e le impedisce di scivolare indietro.

Il responsabile provinciale del Soccorso alpino, Matteo Gasparini ha detto: “Sono tutte supposizioni, ma credo ci sia stato un doppio problema: la rottura del cavo e il mancato funzionamento del freno di emergenza. Non sappiamo perché non si sia attivato, mentre nella cabina a valle ha funzionato”. La mancata attivazione del freno, spiega, “ha fatto sì che la cabina, dopo la rottura del cavo, abbia preso velocità, iniziando a scendere, finendo così catapultata fuori dai cavi di sostegno”.

“Dovremo verificare anche la fattispecie dei reati colposi di attentato alla sicurezza dei trasporti, anche in base alla natura pubblica o meno dell’impianto“, ha aggiunto la procuratrice capo Olimpia Bossi. Gli investigatori, che hanno messo sotto sequestro l’area, lavoreranno anche sulla documentazione dell’autunno scorso relativa ai controlli magnetoscopici dei cavi e chiederanno una lunga serie di perizie.

Intanto, si attendono nelle prossime ore le prime iscrizioni nel registro degli indagati per consentire gli accertamenti irripetibili che richiedono la presenza dei consulenti di parte. In parallelo il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini ha annunciato: “Il ministero già ieri sera ha istituito una Commissione che si aggiunge a quelle già competenti sulle indagini della magistratura“.

Leggi anche: Tragedia sulla funivia Stresa-Mottarone, cosa sappiamo sulle cause dell’incidente

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Aeroporti, Fiumicino per l’ottavo anno consecutivo è il miglior scalo d’Europa
Cronaca / Una donna dalla Russia contatta Chi l'ha visto?: "La ragazza trovata a Villa Pamphili è mia figlia"
Cronaca / Delitto di Garlasco, scontro tra periti e legali: "Impronte senza sangue"
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Aeroporti, Fiumicino per l’ottavo anno consecutivo è il miglior scalo d’Europa
Cronaca / Una donna dalla Russia contatta Chi l'ha visto?: "La ragazza trovata a Villa Pamphili è mia figlia"
Cronaca / Delitto di Garlasco, scontro tra periti e legali: "Impronte senza sangue"
Cronaca / Il nome italiano, i 5mila euro di paghetta dalla mamma e l'arrivo in barca: tutti i misteri del killer di Villa Pamphili
Cronaca / Quali le novità sul gioco d’azzardo in Italia
Cronaca / Villa Pamphili, il mistero di "Rexal Ford": all'anagrafe di Malta risulta celibe e senza figli
Cronaca / Stefania Cappa al papà: "Davvero hanno scarcerato Alberto Stasi?"
Cronaca / Le tre sedie in cucina e l’impronta 97F attribuita al killer, la procura scopre le carte sul delitto di Garlasco
Cronaca / Villa Pamphili, l'ultimo testimone che ha visto Ford con la bimba viva: "Era ubriaco"
Cronaca / Villa Pamphili, il vero nome di Rexal Ford è Francis Kaufmann