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Cosa cambia dal 18 maggio: decreto riaperture (testo)

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Cosa cambia dal 18 maggio: decreto riaperture (testo)

Da domani, lunedì 18 maggio 2020, la Fase 2 entrerà sempre di più nel vivo. Molte aziende infatti (grazie al decreto riaperture) potranno dare il via alla ripartenza. Tra queste ristoranti, pub, bar e parrucchieri. Ovviamente con delle limitazioni e regole ben precise. Altre attività invece dovranno ancora pazientare. Ma quindi cosa cambia da domani, 18 maggio 2020? Cosa si potrà fare e cosa no? Di seguito tutte le informazioni nel dettaglio.

Cosa si può fare dal 18 maggio

1. Si potranno vedere gli amici. Con il nuovo decreto cadono i vincoli sugli spostamenti all’interno della regione. Ciò significa che anche gli incontri tra persone torneranno a essere liberi e dunque da lunedì 18 maggio si potranno vedere gli amici e non più solo i congiunti.

2. Ci si potrà spostare. Una novità importante interesserà i viaggi anche lontano da casa. A partire dal 18 maggio 2020 non saranno più previste limitazioni per gli spostamenti all’interno della regione di residenza, quindi non sarà più necessario di compilare l’autocertificazione. Inoltre, il decreto stabilisce che “a decorrere dal 3 giugno 2020, gli spostamenti tra regioni diverse potranno essere limitati solo con provvedimenti statali”.

3. Varcare le frontiere. Gli stessi principi per la ripresa degli spostamenti tra regioni italiane saranno applicati anche alle decisioni sugli spostamenti da e per l’estero a partire dal 3 giugno 2020. Al momento si parla soprattutto di Unione europea e Area Schengen, di cui fanno parte 22 dei 27 paesi Ue (tranne Irlanda, Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria) più Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.

4. Fare sport. Dal 25 maggio si potrà andare in palestra, nelle piscine e nei centri sportivi, anche se in questo caso le regioni possono decidere una riapertura anticipata.

5. Andare a messa. Già prima del nuovo decreto, il governo aveva stretto un accordo con la Cei, la Conferenza episcopale italiana, per la ripartenza delle messe il 18 maggio, davanti al popolo. E’ stato stilato però un protocollo di sicurezza con le nuove regole, come ad esempio funzioni a numero chiuso, mascherina obbligatoria per i fedeli, sanificazione dei locali.

Cosa NON si può fare

1. Non rispettare le distanze. Sono ancora molte le cose che per i prossimi mesi non potremo fare. Gesti quotidiani, a cominciare dal banale saluto con un bacio o dalla stretta di mano, abitudini consolidate di una vita, svaghi, passatempi. Rinunce affidate al senso di responsabilità di ciascuno di noi e non certo alla capillarità dei controlli che pure continueranno ad esserci soprattutto per stroncare sul nascere quelli che ormai ci siamo abituati a chiamare assembramenti. Le distanze dovremo mantenerle anche a casa nostra.

2. Feste, riunioni, pranzi e cene con tante persone. Ci si potrà incontrare con chi si vuole, prendere caffè, aperitivi, mangiare insieme, l’importante è che si sia in pochi e si rimanga sempre a distanza di sicurezza. Niente tavolate in pizzeria con gli amici, anche perché difficilmente nei ristoranti si riuscirà a stare nello stesso tavolo in più di 4, massimo 6 persone.

3. Mantenere le vecchie abitudini in spiaggia. Anche al mare dovremo rinunciare a vecchie abitudini: niente comitive di ragazzi con i teli attaccati l’uno all’altro, niente balli, giochi, sport di gruppo sugli arenili. E niente caffè e aperitivi al banco dei chiringuiti: le consumazioni negli stabilimenti ce le porteranno sotto l’ombrellone, ognuno sotto il suo, a distanza naturalmente. E le notti estive quest’anno saranno più spente: niente discoteche, concerti, raduni, eventi.

4. Assembramenti fuori dai negozi. Se vogliamo andare dal parrucchiere bisognerà prenotare e decidere prima che trattamento vogliamo fare e giornali e riviste non potremo sfogliarne più.

5. Sport di gruppo. Quando torneremo in palestra ci toccherà fare attività solitaria in sala e niente lezioni di gruppo. Chi faceva sport di squadra, dal basket al calcio alla pallavolo o di contatto come le arti marziali pensi ad altro.

Il testo del decreto riaperture

Il decreto riaperture prevede:

  • da lunedì 18 maggio via libera agli spostamenti all’interno della regione senza limitazioni;
  • da lunedì 18 maggio riapertura delle attività commerciali come bar, ristoranti, parrucchieri e barbieri, centri estetici e altri negozi (per approfondire: Cosa riapre il 18 maggio: lista attività e nuove regole, regione per regione);
  • fino al 2 giugno sono vietati gli spostamenti fuori regione (se non per i motivi attualmente in vigore);
  • dal 3 giugno consentiti gli spostamenti anche fuori regione, ad esclusione delle zone ad alto rischio epidemiologico.
  • dal 3 giugno frontiere di nuovo aperte: si potrà entrare in Italia da Paesi dell’UE e da area Shengen senza sottoporsi a isolamento preventivo di 14 giorni.
Qui il testo integrale del decreto riaperture in PDF
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