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Home » Cronaca

Coronavirus, si va verso una nuova stretta per i negozi di alimentari e jogging: tutte le limitazioni

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Coronavirus, verso nuova stretta per supermercati e jogging: tutte le limitazioni

Dopo il decreto del’11 marzo, il Governo starebbe valutando in queste ore “di fare una stretta ulteriore che incide sui comportamenti, la faremo”, conferma anche il ministro agli Affari regionali Francesco Boccia. Mentre sembra sempre più probabile che le restrizioni vadano ben oltre quanto prospettato nei decreti, a partire dalla chiusure delle scuole che dovrebbe riaprire il 6 aprile, ma sarà molto difficile. “Penso sia inevitabile”, l’ammissione di Boccia.

I numeri dei contagi e dei decessi, in Lombardia come nel resto d’Italia, ha fatto scattare l’allerta dei governatori che avvertono su possibili nuove e più dure restrizioni. L’annuncio della possibile introduzione di un divieto esplicito alle attività sportive all’aperto fatto dal ministro Vincenzo Spadafora ha scosso la comunità dei runner. Spadafora è stato ancora più chiaro sulla questione delle “ulteriori misure” che il governo dovrà prendere nel caso in cui non venga rispettata l’ordinanza di restare a casa: “Nelle prossime ore bisognerà prendere in considerazione la possibilità di un divieto completo anche all’attività all’aperto perché, quando abbiamo lasciato questa possibilità, l’abbiamo fatto seguendo le indicazioni della comunità medico-scientifica ce ci diceva che era importante dare la possibilità alle persone di correre, anche per altre patologie sanitarie. Però” ha aggiunto  “l’appello generale era di restare a casa e se questo non viene ascoltato, saremo costretti a porre un divieto assoluto”.

 

Stretta sul jogging

Tra le ipotesi c’è quella di imporre un orario di chiusura anticipato per gli alimentari e contingentare gli ingressi di chi va a fare la spesa, impedire il jogging anche nelle aree verdi non recintate, limitare gli spostamenti giustificati da esigenze lavorative che invece non sono dimostrate. Con un decreto della ministra dei Trasporti Paola De Micheli è già stato limitato il traffico ferroviario e di fatto bloccati i collegamenti con Sicilia e Sardegna. Le prossime ore saranno decisive per l’evolversi della situazione.

Chiusura anticipata supermercati

Una delle ipotesi è la riduzione dell’orario di apertura degli alimentari e dei supermercati per impedire alle persone di stare fuori fino a tardi e consentire l’ingresso nei negozi più piccoli a una persona per volta per evitare contatti. Se anche questo non dovesse bastare, si sarebbe costretti a limitare il compito di fare la spesa e andare in farmacia a un unico componente di ogni nucleo familiare, ma si tratta di una misura estrema che il governo mira in ogni modo a scongiurare. “Serve autodisciplina e autocontrollo”, ribadisce la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha chiesto l’intensificazione dei controlli e non ha escluso — come per la Campania — che i comitati per l’ordine e la sicurezza possano disporre per la vigilanza anche dei soldati.

Limitazioni ai trasporti

Sul fronte trasporti la ministra De Micheli si è già mossa, firmato il decreto che limita gli spostamenti giustificati in maniera fittizia con motivi di lavoro. Sono state limitate le tratte dell’Alta Velocità e gli Intercity (l’elenco dei treni confermati si trova sui siti delle Ferrovie e anche qui). Per collegare la Sicilia alla Calabria sono previste soltanto quattro corse al giorno nello stretto di Messina. Possono imbarcarsi soltanto viaggiatori a piedi, in auto o moto, mentre è vietato ai pullman. Resta consentito invece il trasporto delle merci. Discorso analogo per i collegamenti con la Sardegna. Dopo aver chiuso i collegamenti aerei si è deciso che anche i voli privati o noleggiati possano decollare solo per motivi fondati lavoro e salute e autorizzati dal presidente della Regione.

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