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Il Coronavirus dimezza il numero dei reati in Italia, la Polizia conferma a TPI: “Furti e omicidi in calo”

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Dagli omicidi allo spaccio, dalle rapine sino ai furti negli appartamenti, il Covid-19 oltre a limitare fortemente le relazioni sociali si sta dimostrando anche un deterrente contro la delinquenza

Coronavirus, fonti della Polizia a TPI: “Reati in calo ovunque in Italia”

Le restrizioni imposte dal governo per contrastare l’epidemia di Coronavirus in Italia hanno portato a un calo di reati in ogni parte del nostro Paese: lo confermano fonti della Polizia a TPI. Dagli omicidi allo spaccio, dalle rapine sino ai furti negli appartamenti, il Covid-19 oltre a limitare fortemente le relazioni sociali si sta dimostrando anche un deterrente contro la delinquenza, ad eccezione delle truffe online che, invece, risultano essere leggermente in aumento. Queste le parole di un esponente delle forze dell’ordine al nostro giornale.

S&D
Da poco più di 10 giorni l’Italia è in “quarantena” a causa dell’epidemia di Coronavirus. Questa chiusura forzata ha portato anche a un calo dei reati?

Assolutamente si. Da giorni registriamo in tutte le città e le regioni d’Italia un discreto calo dei reati, che in alcuni casi raggiungono anche il 50 per cento. Questa è una caratteristica che riguarda un po’ tutte le categorie di reato, tranne quelle che sono state segnalate alla Polizia postale e che, invece, sono in controtendenza. Da questo punto di vista abbiamo registrato un aumento dei reati online, dalle truffe agli adescamenti dei minori sul web. Nei giorni scorsi, infatti, la Polizia postale ha anche lanciato un appello affinché si faccia più attenzione alle attività su internet dei ragazzi, e in particolar modo dei minori. Chiaramente le città sono vuote e reati in questo momento non se ne commettono. Anche perché come valore assoluto i reati maggiormente commessi nel nostro Paese sono quelli predatori.

Rubare in un appartamento in questo momento storico è sicuramente cosa non semplice dal momento che tutti, o quasi, sono chiusi in casa. Il trend dei reati in calo comprende anche i furti d’auto?

Si, anche i furti d’auto sono in calo. C’è stato qualche sporadico episodio, ma i dati sono tutti uniformi e riguardano ogni tipo di reato in questo momento.

I controlli della Polizia sono esclusivamente incentrati sulle violazioni delle disposizioni anti-Coronavirus oppure il lavoro degli agenti in servizio è quello per così dire ordinario? 

Chiaramente in questo momento le nostre attività sono incentrate al massimo su questo tipo di controlli legati alle eventuali violazioni delle disposizioni emanate dal governo per fronteggiare l’epidemia di Covid-19. Però il pronto intervento non si ferma. Sebbene i reati siano in calo, ci sono sempre i soccorsi e i reati domestici.

Aldilà delle ordinanze e degli appelli, sembra che vi siano ancora troppe persone che violano le disposizioni anti-Coronavirus. Solo nella giornata di ieri, sabato 21 marzo, sono state 11.068 le persone denunciate per aver infranto le regole. Sono veramente così tanti gli italiani indisciplinati?

Mediamente gli italiani stanno rispettando le restrizioni imposte dal governo. Tuttavia, rimangono ancora molte eccezioni, così come dimostrano i numeri delle denunce. Molte persone non hanno ancora capito l’importanza delle misure prese, e può anche essere comprensibile da un punto di vista sociologico dopo 10 giorni di “reclusione”, ma quello che la gente deve capire è che è proprio questo il momento in cui bisogna dimostrare responsabilità. C’è ancora troppa gente che sta fuori casa, così come possiamo vedere sui giornali o in tv. Questo è un atteggiamento di ignoranza che non è più accettabile. Il messaggio che deve passare è che bisogna essere responsabili non solo per la propria salute, ma anche per la salute di tutte le persone che ci circondano.

Torre del Greco: i cittadini passeggiano in strada, mentre la municipale invita loro a stare in casa

Leggi anche: 1. Coronavirus, l’epidemia potrebbe durare fino ad agosto: trascorreremo l’estate in casa? / 2. Le ultime notizie sull’epidemia di Coronavirus in Italia

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