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Home » Cronaca

Coronavirus in Italia, ultime notizie. Attesa per il Dpcm di Conte sulle riaperture, calano ancora i positivi, numero dei morti ai minimi dal 9 marzo

Immagine di copertina
Il Premier Giuseppe Conte Credits: ANSA

Coronavirus in Italia: le ultime notizie di oggi in tempo reale

CORONAVIRUS ITALIA ULTIME NOTIZIE – A tre giorni dalle attese riaperture di lunedì 18 maggio, che il premier non ha ancora formalizzato dopo la sospensione del Cdm e lo scontro tra Stato e Regioni, il numero dei morti in Italia rimane costante, in leggera risalita rispetto ai primi giorni della settimana. Secondo l’ultimo bollettino diramato dalla Protezione Civile, attualmente sono 70.187 le persone positive, 31.763 i morti e 122.810 i guariti nel nostro Paese, per un totale di 224.760 casi totali. Dei 70.187 attualmente positivi, 10.400 sono ricoverati in ospedale con sintomi, 775 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva, mentre 59.012 persone sono in isolamento domiciliare. Qui le ultime notizie sul Covid-19 nel mondo. Di seguito, invece, le ultime notizie dall’Italia sul Coronavirus di oggi, sabato 16 maggio 2020, aggiornate in tempo reale.

S&D

Ore 19 – Fase 2, dl riaperture in Gazzetta: è in vigore – Il decreto legge per ulteriori riaperture dal 18 maggio 2020, approvato nella notte dal Consiglio dei ministri, è stato pubblicato dalla Gazzetta Ufficiale ed è quindi in vigore. Da lunedì non ci saranno limitazioni per gli spostamenti all’interno della propria regione, eccetto le persone in quarantena da Covid.

Ore 18,38 – Arcuri: “30 milioni di mascherine a farmacie e parafarmacie” – “Per garantire agli italiani sempre più mascherine chirurgiche a 50 centesimi abbiamo deciso di aumentare a 30 milioni la nostra nuova fornitura alle farmacie e parafarmacie”, le parole del commissario Domenico Arcuri.

Ore 18,20 – Attesa in serata la conferenza stampa di Conte – Dovrebbe iniziare non prima delle 19,45 la conferenza stampa (leggi qui dove vederla) nella quale il premier Conte illustrerà le norme contenute nel Dpcm relativo alle riaperture delle attività commerciali a partire da lunedì 18 marzo. Segui qui la conferenza stampa di Conte.

Ore 18,00 – Il bollettino della Protezione Civile – È di 70.187 (-1.883) persone attualmente positive, 31.763 (+153) i morti e 122.810 (+2.605) i guariti, per un totale di 224.760 (+875) casi, l’odierno bilancio inerente all’emergenza Coronavirus in Italia, emerso dal consueto bollettino quotidiano diffuso dalla Protezione Civile. Dei 70.187 attualmente positivi, 10.400 (-392) sono ricoverati in ospedale, 775 (-33) sono ricoverati nei reparti di terapia intensiva, mentre 59.012 (-1.458) si trovano in isolamento domiciliare. Continua, dunque, il calo degli attualmente positivi che anche oggi diminuiscono di 1.883 rispetto alla giornata di ieri quando era stato registrato il dato di -4.370 rispetto alla giornata precedente. Diminuiscono anche i morti, che scendono sotto quota 200, 153 per la precisione, un dato che non veniva toccato dal 9 marzo scorso, mentre oggi si registrano 2.605 guariti. Continua, inoltre, il decremento sia dei ricoverati in ospedale che delle persone che si trovano in isolamento domiciliare, un dato ormai in decrescita già da diverse settimana. Rispetto alla giornata di ieri si registrano -392 ricoverati in ospedale e -33 ricoverati nei reparti di terapia intensiva. Sono 1.458, invece, le persone in meno rispetto a 24 ore fa, che si trovano in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda i tamponi, invece, oggi sono stati effettuati 69.179 test a fronte 68.176 tamponi realizzati ieri e dei 71.876 dell’altro ieri. Il bollettino della Protezione Civile.

coronavirus italia

Ore 17,00 – Mattarella ha firmato il dl riaperture – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto Riaperture varato nella notte tra venerdì e sabato dal Consiglio dei ministri.

Ore 16,35 – Franceschini: “Musei possono ripartire dal 18 maggio” – “Stiamo lavorando in queste ore sul decreto che tendenzialmente dirà che dal 18 maggio possono riaprire i musei, poi la scelta della riapertura oltre che dai singoli passa anche attraverso le decisioni regionali”: è quanto dichiarato dal ministro della Cultura Dario Franceschini.

Ore 15,30 – Fase 2: virologi, riaperture inevitabili ma molta prudenza – Le riaperture, dopo due mesi di lockdown e con un conto economico che si presenterà assai salato, sono ormai inevitabili, ma dobbiamo tutti ricordare che “non è un liberi tutti”, e che il virus è ancora in circolo. Quindi ripartire sì, ma con estrema prudenza. E’ il parere dei virologi Fabrizio Pregliasco e Giorgio Palù, ma anche dello stesso Roberto Burioni, che su twitter sottolinea: ​”Si riapre ma dobbiamo essere prudenti”.

Ore 15,00 –  Fase 2: Conte al lavoro, si punta ‘Dpcm riaperture’ in serata – Dopo l’accordo tra governo e Regioni che, ieri, ha fissato le linee guida per le riaperture, nell’esecutivo si lavora alla stesura del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri che quelle misure dovrà tramutarle in norme. Giuseppe Conte è al lavoro in queste ore, di concerto con tutti i ministeri coinvolti: quello che è certo è che il Dpcm sulle riaperture dovrà essere pronto prima di lunedì, data fissata per la riaccensione dei motori di molte attività. Passaggi propedeutici saranno l’esame del Quirinale del ‘decreto riaperture’, varato in nottata dal Consiglio dei ministri, e la sua successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Questa avverrà nei tempi necessari, quasi certamente rapidi, tanto che ambienti di governo non disperano di vedere il Dpcm varato, e accompagnato da un intervento di Conte, già in serata.

Ore 14,30 – Controlli polizia: ieri 1.242 persone sanzionate – Nella giornata di ieri le forze di polizia impegnate nelle verifiche del rispetto delle misure di contenimento del contagio da Covid-19 hanno controllato 152.857 persone e 61.029 tra esercizi e attività. Lo rende noto il Viminale sottolineando che le persone sanzionate amministrativamente sono state 1.242, quelle denunciate per aver attestato il falso 13 e quelle denunciate per aver violato la quarantena 3. 89 esercenti sono stati sanzionati, mentre per 13 attività è stata disposta la chiusura.

Ore 13,50 – Il bollettino dello Spallanzani – Sono 104 i pazienti ricoverati all’ospedale Spallanzani di Roma. Di questi, 57 sono positivi al Covid-19, mentre 47 sono sottoposti a indagini. È quanto si legge nel consueto bollettino diramato dal nosocomio romano, specializzato nella cura delle malattie infettive, in cui si specifica anche che “9 pazienti necessitano di supporto respiratorio” e che “i pazienti dimessi e trasferiti a domicilio o presso altre strutture sono a questa mattina 436”.

Ore 13,30 – Fase 2: protesta CasaPound in centro a Roma, fermato corteo – Un centinaio di persone – tra cui commercianti, ristoratori e partite Iva – sono scese in piazza a Roma radunate da CasaPound, sfilando in corteo da piazza Santi Apostoli passando per Fontana di Trevi e fino a piazza del Popolo per una protesta delle mascherine tricolori in dissenso sui provvedimenti economici adottati dal governo durante il lockdown e per la fase 2. I militanti della formazione di estrema destra denunciano: “I partecipanti si tenevano a distanza di sicurezza, mentre ci dirigevamo verso le fermate metro e le automobili siamo stati chiusi ad imbuto da due ingenti schieramenti di forze dell’ordine che hanno di fatto creato un assembramento”. Sono seguiti alcuni momenti di tensione. Uno dei manifestanti sostiene: “Hanno chiesto i documenti ai partecipanti minacciando sanzioni e pene esemplari, più che l’Italia sembra la Cina”.

Ore 12,15 – Maturità, la ministra Azzolina conferma: “Sarà in presenza” – “Come governo abbiamo ritenuto opportuno fare l’esame di Stato in presenza, ma la decisione va vista a 360 gradi”, in un contesto più ampio. E cioè di una chiusura dell’anno scolastico dove non si rientrerà a lezione nelle aule. “Tenere chiuse le scuole è stata una sofferta scelta politica, ma non fatta al buio. Tenere le scuole chiuse ha permesso salvare vite umane e questo non ha prezzo”. Così la ministra all’Istruzione Lucia Azzolina che ha presentato oggi in conferenza stampa le tre ordinanze attese dal mondo della scuola, già circolate in bozza, discusse coi sindacati e passate al vaglio del Consiglio superiore della pubblica istruzione che ha espresso pareri correttivi. Inoltre, “Gli studenti saranno tutti ammessi all’esame di maturità e nel caso di insufficienze, potranno recuperarle, ma ci sono due eccezioni che nulla hanno a che fare con il coronavirus. Solo in 2 casi circoscritti non saranno ammessi – ha spiegato – se il consiglio di classe non ha elementi per valutare lo studente perché nel primo periodo didattico non ha frequentato, quindi prima del coronavirurs, e serve l’unanimità del consiglio di classe. E poi se lo studente ha ricevuto provvedimenti disciplinari gravi. Esclusi questi 2 casi – ha ribadito – lo studente verrà ammesso”.

Ore 11,50 – Conte: non useremo il Mes, ma potremo ripensarci se lo fara’ anche la Francia – “Quando si parla di Mes e se l’Italia lo attiverà, io mi fermo”. Il Meccanismo europeo di Stabilità non rientra tra gli obiettivi di Palazzo Chigi. Il piano di Giuseppe Conte è di farne a meno. Vuole evitare quello che viene considerato una sorta di stigma. Il presidente del Consiglio, nelle ultime settimane, lo ha detto più volte: “Non ci serve”. E non ha cambiato idea. Anche dopo l’accordo che prevede la sostanziale assenza di “condizionalità” per i Paesi che decidano di accedere a quel soccorso. Che, in teoria, per l’Italia ammonterebbe a circa 36 miliardi.

Ore 11,00 – Solo sei imprese su 10 riapriranno – Piccole imprese soddisfatte per la rotta tracciata dal Consiglio dei ministri per l’uscita dalla fase di emergenza del Covid. Ma c’è il rischio, dicono i commercianti, che a conti fatti soltanto sei attività su dieci decidano di tirare su la saracinesca fin da subito, mentre altre tre rinvieranno a data da destinarsi la decisione e c’è ancora una piccola quota di indecisione.

Ore 10,30 – Contratti: sindacati, 18 giugno sciopero Sanità privata e Rsa – ​“Sciopero generale nella Sanità Privata e nelle Rsa il 18 giugno per il rinnovo dei contratti”. A proclamarlo sono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, specificando che l’astensione dal lavoro per il personale interessato riguarderà l’intera giornata o turno di lavoro, nella garanzia dei servizi minimi. La protesta nasce, spiegano i sindacati, “dalla reiterata volontà delle controparti, Aris e Aiop, di non voler giungere alla sottoscrizione del rinnovo del contratto dei dipendenti delle strutture della sanità privata, scaduto da 14 anni, così come il personale delle Rsa attende il rinnovo di un contratto scaduto da più 8 anni”.

Ore 10,00 – Maxi-sequestro di 1 mln mascherine nel Frusinate – Maxi sequestro di mascherine protettive in provincia di Frosinone. La Guardia di Finanza, impegnata in una serie di controlli finalizzati a contrastare l’aumento ingiustificato dei prezzi e alla commercializzazione dei prodotti sanitari non sicuri, ha individuato e quindi sequestrato oltre un milione di dispositivi. Tre le persone denunciate, i legali rappresentanti di due società che ora dovranno rispondere dei reati di contraffazione e vendita di prodotti con segni mendaci. L’indagine coordinata dalla Procura di Cassino è scaturita a seguito dei numerosi controlli che il comando provinciale delle Fiamme Gialle e i militari del Gruppo della Guardia di Finaza di Cassino, coordinate dal sostituto procuratore Maria Carmen Fusco, sono riusciti a individuare diversi punti vendita situati in tutta la provincia di Frosinone che commercializzavano mascherine facciali vendute come dispositivi di protezione individuale, le quali recavano in realtà false indicazioni di conformità e un marchio CE contraffatto.

Ore 8,15 – Dal 3 giugno l’Italia riapre le frontiere con l’Ue – Si punta alla ripresa dei flussi turistici. Anche la Germania abolisce le regole sull’isolamento ma l’Austria non apre all’Italia. Kurz “non ci sono prospettive” di normalizzazione. Lunedì riunione dei ministri europei a Bruxelles sulla riapertura delle frontiere.

Ore 7,00 – Il CdM ha approvato il decreto legge – Dopo momenti di tensione, il Consiglio dei Ministri ha approvato nella notte il decreto legge che consentirà ulteriori riaperture a partire da lunedì 18 maggio. Conte: “Ottima collaborazione con le Regioni. Camminiamo insieme”. Fino al 3 giugno no a spostamenti fuori Regione, salvo salute, lavoro o urgenza. Poi consentiti viaggi da e verso l’estero. Persisterà l’obbligo della quarantena per chi ha contatti con positivi.  Sanzioni da 400 a 3.000 euro per chi viola le regole, aggirandole (previsto anche lo stop delle attività da 5 a 30 giorni). Il decreto legge approvato dal Cdm “delinea il quadro normativo nazionale all’interno del quale, dal 18 maggio al 31 luglio 2020, con appositi decreti od ordinanze, statali, regionali o comunali, potranno essere disciplinati gli spostamenti delle persone fisiche e le modalità di svolgimento delle attività economiche, produttive e sociali”. “L’accordo tra Regioni e governo è stato raggiunto” aveva annunciato, poco dopo le 21, il governatore del Veneto, Luca Zaia. È stato accettato, quindi, il documento d’intesa approvato dalle Regioni nel tardo pomeriggio e sottoposto all’attenzione del premier Conte e dei ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza in videoconferenza. Nella notte è arrivata l’approvazione del consiglio dei ministri. “C’è stata – aveva detto il presidente del Consiglio – una poderosa collaborazione tra le istituzioni”. (Qui la notizia completa).

CORONAVIRUS ITALIA – COSA È SUCCESSO IERI

Iss: 3,6 per cento dei decessi senza altre patologie – Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il 3,9 per cento dei decessi per Coronavirus in Italia riguarda persone che non avevano patologie pregresse, mentre di contro la maggioranza, il 59,8 per cento, riguarda persone che avevano tre o più patologie. Le cifre emergono da un report dell’Iss sui pazienti deceduti, aggiornato mercoledì 14 maggio e diffuso dall’Iss il giorno successivo. ​Complessivamente, 111 pazienti (3,9 per cento del campione) presentavano 0 patologie, 425 (14,9 per cento) presentavano una sola patologia, 608 (21,3 per cento) presentavano due patologie e 1704 (59,8 per cento) presentavano 3 o più patologie. Prima del ricovero in ospedale, il 23 per cento dei pazienti deceduti seguiva una terapia con inibitori e il 16 per cento una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina).

Sospeso il Cdm, prosegue dialogo Governo-Regioni – Nel corso del pomeriggio di ieri si è svolto un dialogo serrato tra Governo, regioni e comuni per stabilire le regole per le riaperture da lunedì 18 maggio. L’esecutivo ha convocato una videoconferenza con gli enti locali intorno alle ore 20, mentre il Consiglio dei Ministri in corso per mettere appunto il nuovo decreto sulle misure di allentamento del lockdown.

Il bollettino della Protezione Civile – Secondo i dati aggiornati al 15 maggio, in Italia ci sono 72.070 persone positive, 31.610 morti e 120.205 guariti, per un totale di 223.885 casi totali. Dei 72.070 attualmente positivi, 10.792 sono ricoverati in ospedale con sintomi, 808 necessitano di cure nei reparti di terapia intensiva, mentre 60.470 persone sono in isolamento domiciliare. Per quanto riguarda il numero di tamponi, ne sono stati effettuati 68.176 test.

Gallera, 80mila test eseguiti o prenotati Lombardia – “Sono quasi 80mila i test sierologici regionali effettuati o prenotati a cittadini in quarantena fiduciaria e agli operatori sanitari, su disposizione delle Ats e delle Asst della Lombardia. Fra questi, 66.187 sono già stati processati”. Lo ha affermato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, commentando gli esiti delle analisi sierologiche. “Gli esiti dei prelievi ematici per l’individuazione degli anticorpi neutralizzanti – ha sottolineato Gallera – delineano una situazione ben definita. Fra i soggetti in quarantena la media regionale delle positività si attesta al 42,1% su 19.405 test processati, con punte del 60 nella zona di Seriate, del 55 nel bresciano e del 47 nell’area afferente all’Asst di Crema”.

Fase 2, la bozza del nuovo decreto: dal 18 maggio riapre tutto, spostamenti tra regioni dal 3 giugno. Dal 18 maggio gli spostamenti all’interno del territorio regionale non saranno più soggetti ad alcuna limitazione. A prevederlo è la nuova bozza del decreto del governo sulla Fase 2. Gli spostamenti interregionali saranno possibili, secondo il testo, a partire dal 3 giugno. Fino a quel momento restano vietati “salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza ovvero per motivi di salute; resta in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”. Le misure del decreto si applicheranno dal 18 maggio fino al 31 luglio 2020

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