Coronavirus, dalle uscite con i bambini alle passeggiate: cosa si può fare?
La circolare del Viminale ha alimentato dubbi e polemiche: ecco cosa è consentito fare e cosa resta vietato
Coronavirus, dalle uscite con i bambini alle passeggiate: cosa si può fare?
Si può uscire per una passeggiata o fare jogging? È consentito fare due passi all’aria aperta con i propri bambini? Ed entro quali limiti? Sono molti gli italiani ad avere ancora dei dubbi su cosa è lecito fare e cosa no durante questa quarantena per il Coronavirus.
La scadenza del 3 aprile è ormai alle porte, ma come confermato dal ministro della Salute Roberto Speranza le limitazioni attualmente in vigore verranno prolungate fino a dopo Pasqua. Ad alimentare la confusione è stata però una circolare interpretativa del Viminale destinata ai prefetti e trasmessa poi alle forze del’ordine in modo da rendere omogenea in tutta Italia la valutazione di ciò che è lecito e ciò che non lo è, e quindi delle sanzioni da adottare. Cerchiamo allora di fare chiarezza.
Solo in una regione italiana resta vietato uscire di casa per una passeggiata nei pressi della propria abitazione o fare attività motoria all’aperto: si tratta della Campania. Nel resto d’Italia sono in vigore le misure restrittive adottate dal governo per limitare i contatti e quindi i possibili contagi da Covid-19. Il discrimine fondamentale da tenere in mente è quello della distanza di 200 metri dalla propria abitazione. Entro quel raggio è consentito infatti fare attività motoria, purché da soli, portare fuori il cane o fare una camminata. Questo vale per tutti, giovani o anziani che siano.
Uscire con i bambini
La circolare del Viminale di ieri ha inoltre spiegato che è consentito a un solo genitore di “camminare con i figli minori in prossimità della propria abitazione o spostarsi insieme a loro in situazioni di necessità o per motivi di salute”. I bambini, dunque, possono fare una passeggiata, purché si resti vicino casa e senza incontri con altre persone diverse da un solo genitore. Consentita anche la possibilità di portarsi dietro il bambino negli spostamenti di necessità, come andare a fare la spesa, andare in farmacia o dal medico o all’edicola o in qualsiasi altro negozio aperto. Resta vietato portare i bambini a giocare fuori o a fare un giro in bicicletta, con il triciclo, con il monopattino o a giocare a pallone.
Jogging e attività all’aperto: cosa è consentito
Il Viminale ha chiarito con un Tweet anche quest’altro punto che aveva suscitato numerosi dubbi e polemiche: “È consentita l’attività sportiva (jogging) e l’attività motoria (camminata) nei pressi della propria abitazione”. Se si fa dunque una passeggiata da soli e attorno a casa non si può essere multati. Rientra nell’attività motoria, sempre rispettando questi limiti, non solo correre ma anche camminare.
È consentita l’attività sportiva (#jogging) e l’attività motoria (#camminata) nei pressi della propria abitazione.
Divieti e limitazioni in una circolare ai prefetti.#COVID19italia
📰➡️https://t.co/L423R6UCeI pic.twitter.com/LM9xePQglY— Il Viminale (@Viminale) March 31, 2020
Anziani e disabili
Fermo restando che mai nessun provvedimento ha vietato agli anziani di uscire, il Viminale chiarisce che “è consentito l’accompagnamento di anziani o inabili per spostamenti nei pressi dell’abitazione, legati a motivi di necessità o salute”. In caso di necessità o per motivi di salute, quindi, gli anziani possono uscire rimanendo nei pressi dell’abitazione e naturalmente accompagnati da badanti o familiari.
È consentito l’accompagnamento di #anziani o #inabili per spostamenti, nei pressi dell’abitazione, legati a motivi di necessità o salute.
Divieti e limitazioni in una circolare ai prefetti.#COVID2019italia
📰➡️https://t.co/L423R6UCeI pic.twitter.com/Tx04VJ0tTg— Il Viminale (@Viminale) March 31, 2020
Le Regioni
Le singole regioni possono adottare ulteriori provvedimenti a riguardo. Come detto, al momento solo in Campania vigono misure diverse, con il divieto assoluto di fare passeggiate e attività motorie. Nelle ultime ore tuttavia altri amministratori si sono detti contrari in questa fase a queste sia pur minime aperture da parte del Ministero dell’Interno. Per tutti gli altri cittadini, in ogni caso, al momento vigono le misure nazionali secondo le interpretazioni fatte dal ministero dell’Interno con la circolare del 31 marzo.
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