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Coronavirus, Amazon: stop alle consegne di beni non essenziali

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Nei giorni scorsi TPI aveva raccolto infatti le testimonianze di alcuni corrieri costretti ad operare in condizioni drammatiche, con ritmi di consegna pari a quelli del periodo natalizio e senza alcun dispositivo di protezione individuale

Coronavirus, Amazon: stop alle consegne di beni non essenziali

Stop temporaneo alle consegne di beni non essenziali in Italia e in Francia. È la decisione che il colosso dell’e-commerce Amazon ha comunicato in una nota nella serata del 21 marzo. A seguito di un aumento esponenziale degli ordini nelle aree duramente colpite dal Covid-19, l’azienda ha deciso di fermare temporaneamente il servizio per alcune tipologie di prodotti, per assicurare il rispetto delle misure di sicurezza nei luoghi di lavoro. 

Nei giorni scorsi TPI ha raccolto infatti le testimonianze di alcuni corrieri costretti ad operare in condizioni drammatiche, con ritmi di consegna pari a quelli del periodo natalizio e senza alcun dispositivo di protezione individuale. Una situazione critica, in particolare nel magazzino di Castel San Giovanni, il più grande nodo di logistica italiano di Amazon, dove i dipendenti la settimana scorsa hanno indetto uno sciopero ad oltranza proprio per la mancanza di tutele sul lavoro. “Viviamo nel terrore di ammalarci e fare ammalare i nostri cari. Tutti tocchiamo tutto e ci sono corridoi stretti nei quali dobbiamo incrociarci obbligatoriamente senza il rispetto del metro di distanza” ha dichiarato ai microfoni di TPI una dipendente dell’hub

 

Cosa si potrà continuare a comprare quindi? “Amazon considera i prodotti per bambini, articoli sanitari e per la casa, bellezza e cura personale, drogheria, e forniture industriali, scientifiche e per animali domestici come prodotti essenziali” si legge nella nota diffusa dall’azienda. “Ciò consente ai collaboratori del centro logistico di concentrarsi sulla ricezione e sulla spedizione dei prodotti di cui i clienti hanno più bisogno in questo momento”.

Tutto ciò che non rientra in queste categorie potrà essere ordinato dai clienti di Italia e Francia da venditori Amazon che non utilizzano la logistica del gruppo per evadere e inviare gli ordini e che quindi si occupano direttamente della spedizione. “La consegna però – fanno sapere – potrebbe richiedere più tempo”. 

La decisione arriva sulla scia di un provvedimento preso martedì 17 marzo, con cui l’azienda di Bezos ha spiegato che riceverà forniture vitali nei magazzini di USA e Regno Unito e in altri magazzini europei fino al 5 aprile, per assicurare lo spazio necessario a apparecchiature medicali e prodotti casalinghi. 

Una scelta che potenzialmente avrà grandi ricadute anche sul mercato cinese. Secondo i dati di Marketplace Pulse, società che si occupa di fare ricerca sul mondo e-commerce, i venditori cinesi rappresentano infatti il 44 per cento del totale su Amazon.it e il 45 per cento su Amazon.fr. e anche per questo l’azienda si è presa la premura di informarli direttamente della decisione con un messaggio inviatogli tramite piattaforma WeChat, social media cinese utilizzato anche per acquisti online.

Leggi anche:

1. Coronavirus, gli altri eroi che mandano avanti il paese: “Noi corrieri vi consegniamo i pacchi ogni giorno ma rischiamo il contagio” / 2. Coronavirus, l’Italia supera 3mila morti: più della Cina e di tutti gli altri Paesi del mondo

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