Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 12:22
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Bimbo suicida a Napoli, l’esperto: “Controllate i bambini in rete, navigano anche di notte”

Immagine di copertina

Bambino suicida a Napoli, lo psicologo: “Monitorate i bambini in rete, navigano anche di notte”

Un bambino di undici anni si è tolto la vita, lanciandosi dal balcone di casa: la vicenda è accaduta a Napoli, quartiere Chiaia. Il bambino, prima di compiere il gesto estremo, ha inviato un sms alla madre, spiegando di dover “seguire l’uomo nero col cappuccio”. Gli inquirenti quindi sospettano che il piccolo stesse seguendo una sorta di challenge mortale, sempre più diffuse sul web. Guido Orsi, criminologo e psicologo, è stato intervistato da Leggo e ha spiegato che, a quell’età, non è facile comprendere appieno ciò che si sta vivendo. “Stiamo parlando di un undicenne, si è più facilmente coinvolgibili dal punto di vista emotivo e non si hanno ancora tutte le capacità per comprendere pienamente certe situazioni. I siti esca giocano proprio sulla componente emozionale”.

Come precisa lo psicologo, il primo segnale d’allarme è il tempo che i bambini trascorrono in rete. “I genitori dovrebbero sempre tenerlo sotto controllo, specie di notte. Si sottovaluta la navigazione attraverso i telefonini, eppure è proprio via cellulare che molti adolescenti stanno in Rete fino a tardi. L’età li rende più suggestionabili. La stanchezza abbassa le difese. Perdono la cognizione del tempo e di quello che stanno facendo”. Sintomi che creano dipendenza, ha sottolineato lo psicologo Orsi. E, quando parla di perdere la cognizione di ciò che si sta facendo, può intendere anche quello che è accaduto al piccolo nel napoletano, gettarsi dal decimo piano del palazzo credendo che non sia reale. “Purtroppo sì, si può entrare in una situazione dissociativa e si può non essere in grado di capire ciò che sta accadendo”, ha precisato lo psicologo a Leggo.

Leggi anche:

1. Cos’è “Jonathan Galindo”, il gioco social che potrebbe aver spinto l’11enne di Napoli a suicidarsi / 2. “Mamma, papà vi amo ma devo seguire l’uomo col cappuccio”: 11enne si lancia dal balcone a Napoli

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Marco Luis (“il bodybuilder più pompato di sempre”) è morto a 46 anni per cause ignote
Cronaca / Armato a San Pietro: arrestato a Roma super ricercato
Cronaca / Come si entra nei Servizi segreti? Ecco il bando per nuovi 007
Cronaca / In 2 anni 32.500 posti in meno negli ospedali italiani
Cronaca / Desenzano del Garda, multato per aver pulito la spiaggia del lago: parte la colletta
Cronaca / Fa retromarcia e investe il figlio di un anno: il piccolo Matteo muore dopo due giorni di agonia
Cronaca / Sostenibilità ambientale, l’Italia il Paese più virtuoso in Europa con l’80% della produzione dell’acciaio derivante dal riciclo di metalli
Cronaca / Poliziotto sottoposto a un test psichiatrico per capire se fosse gay: condannato il Ministero
Cronaca / Milano, uccisero padre violento: fratelli condannati in appello bis
Cronaca / Mattia Giani, si indaga per omicidio colposo per il calciatore morto in campo