Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 06:00
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » Cronaca

Bambino ucciso a Napoli dal patrigno, arrestata anche la madre: “Cancellò le prove dell’omicidio”

Immagine di copertina
La madre del bambino di 7 anni morto a Cardito viene portata via dalla Polizia per essere ascoltata dagli inquirenti. Napoli 27 Gennaio 2019. ANSA/CESARE ABBATE

È stata arrestata anche la madre del piccolo Giuseppe Dorice, il bambino di sei anni ucciso di botte dal compagno della donna, Tony Badre, lo scorso 27 gennaio. La polizia ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal Gip del tribunale di Napoli Nord e le manette sono scattate anche per Valentina Casa.

La donna è stata arrestata a Massa Lubrense, comune alle porte di Napoli, dove aveva fatto ritorno dopo la morte del figlio. Valentina Casa è finita in manette con l’accusa di concorso in omicidio aggravato dalla crudeltà e dall’abuso delle relazioni familiari e di tentato omicidio aggravato dalle medesime circostanze nei confronti della figlia.

In quel tragico pomeriggio di fine gennaio, infatti, ad essere brutalmente picchiata dal compagno della madre era stata anche la sorellina di Giuseppe, subito ricoverata presso l’ospedale pediatrico Santobono di Napoli.

Secondo quanto si legge nell’ordinanza di custodia, la donna non avrebbe chiamato i soccorsi, ma anzi avrebbe cercato di cancellare le tracce di quanto accaduto, lavando via il sangue del piccolo Giuseppe e della sorellina.

L’uomo intanto resta in carcere con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. Il 24enne italo-tunisino è accusato di aver ucciso Giuseppe malmenandolo a calci, pugni e con il manico di una scopa nella sua casa di Cardito, in provincia di Napoli.

Al 24enne, nato ad Acerra da padre tunisino e madre italiana, piccoli precedenti di polizia, venditore ambulante, viene contestato anche il reato di lesioni aggravate per quanto riguarda la sorella di otto anni di Giuseppe che è stata condotta in una struttura l’accoglienza per minori insieme alla sorellina più piccola.

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Morto Franco Di Mare: la malattia che ha colpito il giornalista
Cronaca / Chi era Sofia Stefani, la vigilessa uccisa ad Anzola
Cronaca / L’ex comandante Giampiero Gualandi fermato per l'omicidio di Sofia Stefani
Cronaca / L’inizio della rissa in discoteca tra Fedez e Iovino ripreso dalle telecamere: un’ora dopo l’aggressione
Cronaca / Così Filippo Turetta ha pianificato la morte di Giulia Cecchettin
Cronaca / “L’Aeroporto di Roma Frosinone e il Futuro del Trasporto Aereo nel Lazio”
Cronaca / Chef Rubio aggredito davanti alla sua abitazione a Roma
Cronaca / Filippo Turetta ha ucciso Giulia Cecchettin con 75 coltellate
Cronaca / A chi fa gola il mega-porto crocieristico di Fiumicino
Cronaca / Accolto il ricorso, Ilaria Salis andrà ai domiciliari a Budapest