Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 15:59
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Tav, Di Battista e Grillo pronti a sfiduciare Di Maio se dice sì all’opera

Immagine di copertina
Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio

Di Battista e Grillo sarebbero pronti a sfiduciare il capo politico del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio, se quest’ultimo non dovesse opporsi alla Tav.

A riportarlo è La Stampa: secondo il retroscena pubblicato dal giornale torinese, Di Battista avrebbe posto un vero e proprio veto sull’alta velocità.

In una riunione con Di Maio e altri big pentastellati sarebbe stato categorico: “Se vi permettete di dire Sì, io esco un minuto dopo e mi dissocio”.

Di Battista, insomma, non sarebbe disposto ad accettare un nuovo cambio di rotta come quello sulla Tap, a maggior ragione dopo la pubblicazione dell’analisi costi-benefici, che ha di fatto bocciato l’opera.

Nella sua battaglia in difesa della base M5s e dei suoi ideali, “Dibba” sembra avere un alleato di lusso. Anche Beppe Grillo infatti avrebbe intenzione di far valere i suoi poteri da garante e sfiduciare Di Maio in caso di sì alla Tav.

Un ulteriore cedimento alla Lega che il fondatore del Movimento Cinque Stelle non sarebbe disposto a tollerare.

“Il tema è stato affrontato – scrive La Stampa – E Di Maio è stato sincero: ‘Dire di no ci fa perdere i voti del Nord. Di questo dobbiamo esserne tutti consapevoli, prima di dare l’ultima parola’. Ma l’ultima parola è la prima, come gli ha ricordato Beppe Grillo. A pranzo, a Roma, e poi in diverse telefonate, il capo politico ha espresso al fondatore tutti i suoi timori elettorali. Grillo però è stato categorico: ‘Fa nulla il consenso, su questo non possiamo cedere'”.

Per il quotidiano torinese, la presa di posizione di Grillo e Di Battista ha ragioni precise: i due sono preoccupati dal fatto che Di Maio non abbia mai considerato decisiva la battaglia sulla Tav.

“Di Maio si vanta di essere un pragmatico, e così avrebbe voluto affrontare la questione – scrive Ilaria Lombardo – Ma non può farlo fino in fondo. Sa che in ogni caso la sua è una decisione votata a una sconfitta. Il No inchioda il M5S all’immagine di Movimento contro le grandi opere e fa sfumare ogni sogno di rimonta nelle regioni del Nord dominate dalla Lega. Il Sì – anche alla versione low cost proposta da Salvini – trasformerebbe i 5 Stelle in una polveriera”.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI