Nainggolan arrestato in Belgio per traffico di droga

L’ex centrocampista di Roma e Inter Radja Nainggolan è stato arrestato nella mattinata di oggi in Belgio. Il calciatore è attualmente sotto interrogatorio. L’accusa è pesantissima: traffico di droga, di cocaina. L’indagine riguarda il traffico di sostanze stupefacenti dal Sudamerica al porto di Anversa. A confermare la notizia è stata la Procura di Bruxelles attraverso il procuratore Julien Moinil, aggiungendo che Nainggolan figura tra gli arrestati e che “nel rispetto della presunzione di innocenza, non verranno fornite ulteriori informazioni”.
Il suo nuovo club, il Lokeren-Temse nella seconda divisione belga (con il quale l’ex Roma e Inter ha debuttato venerdì scorso segnando un gol direttamente al calcio d’angolo), non ha ancora commentato la notizia.
“L’interrogatorio è attualmente in corso e in conformità con il principio della presunzione di innocenza, in questa fase non verranno rilasciati ulteriori commenti”, le parole dell’avvocato del giocatore, Omar Souidi. Nel quadro dell’indagine questa mattina sono sono state effettuate una trentina di perquisizioni tra Anversa e Bruxelles.
Nell’ottobre 2022 Nainggolan era finito in manette, arrestato dalla polizia di Anversa, perché guidava senza essere in possesso di una patente valida. Il documento gli era stato ritirato nel 2021, dopo esser stato fermato in stato di ebbrezza mentre circolava ben oltre i limiti di velocità.
Nel pomeroggio Omar Souidi, legale di Radja Nainggolan, ha poi fatto chiarezza sulla vicenda: “Il mio cliente nega formalmente il suo coinvolgimento nel traffico di droga. Mi aspetto che torni in campo a Lokeren il prima possibile. È menzionato nel dossier della Polizia, ma siamo chiari: non è ancora stato accusato. Il fatto che il mio cliente debba rispondere a determinate domande non significa che abbia a che fare con il caso. Ora siamo in attesa della decisione del giudice istruttore, il quale deciderà se volerlo rivedere o meno. La polizia ha interrogato il mio cliente e Radja ha collaborato e risposto alle domande. È un calciatore, non un criminale”.