Omicidio nella chiesa di Scientology a Sydney: l’assassino ha solo 16 anni
Omicidio nella chiesa di Scientology a Sydney. Un ragazzo di soli 16 anni è entrato nel quartier generale australiano è ha accoltellato due persone. Il bilancio è di un morto, un ragazzo di 24 anni, e un ferito.
La vittima, un dipendente della chiesa, è stata pugnalata al collo. Inutile i soccorsi e il trasporto d’urgenza all’ospedale Royal North Shore: è morto nel pomeriggio di oggi, giovedì 3 gennaio, quando in Italia era notte fonda.
L’altra persone colpita, un 30 enne, è stato medicato per delle “ferite superficiali”. Il giovane è stato arrestato direttamente sulla scena del crimine ed è tutt’ora sotto interrogatorio nella stazione di polizia di Chatswood.
L’ispettore capo, il detective Simon Jones, ha spiegato che i due uomini stavano scortando il sedicenne fuori dai locali del centro religioso quando il giovane ha estratto il coltello, scagliandosi contro di loro.
“Il giovane stava uscendo” ha raccontato il 30enne rimasto ferito “quando dalla tasca ha afferrato un coltello e ci ha aggredito. È successo tutto in pochi secondi”.
Secondo quanto si apprende il ragazzo è il figlio di una coppia che, “da tempo”, frequenta la chiesa di Scientology. La sua espulsione era stata decisa per il comportamento non “consono” del giovane: la cosa settimana avrebbe aggredito i suoi genitori al termine di una lite.
E proprio mentre lo stavano scortando fuori, il ragazzo avrebbe quindi afferrato il un coltello da cucina che aveva portato da casa, “una lama da 20-25 centimetri”, e pugnalato il 24enne, un cittadino taiwanese.
Il tutto è avvenuto nel vialetto d’ingresso del luogo di culto, un edificio di 13.500 metri quadrati, inaugurato a settembre del 2016: è la più grande e importante “filiale” di Scientology fuori dagli Stati Uniti e il quartier generale dell’intera Oceania.
In precedenza la struttura ospitava il National Acoustic Laboratory. Nel 2014 l’acquisto, per la cifra di 37 milioni di dollari australiani, da parte di Scientology.