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I modi in cui il mondo può finire sono più numerosi di quelli che immagini

Immagine di copertina
Credit: Afp

In un'intervista al Washington Post, Bryan Walsh spiega perché il genere umano non deve preoccuparsi solo del cambiamento climatico

Fine del mondo: ecco tutte le possibili Apocalissi secondo lo scrittore Bryan Walsh

La paura della fine del mondo non arriva di punto in bianco. Mentre l’Amazzonia brucia, sempre più persone osservano preoccupate i cambiamenti climatici dell’ultimo decennio. L’aumento di CO2, lo scioglimento della calotta polare artica, e le drammatiche tempeste che si abbattono sulle nostre coste sono solo la punta di un iceberg ben più grande. 

S&D

Viviamo in un periodo senza precedenti, confessa lo scrittore Bryan Walsh in un’intervista al Washington Post. “Siamo sempre più connessi, e ogni giorno creiamo nuovi rischi che possono diffondersi più rapidamente di ieri”, spiega l’autore di Apocalisse: Una Breve Guida alla Fine del Mondo.

Ma non è soltanto il cambiamento climatico a minacciare il genere umano. Nel suo libro, non ancora tradotto in italiano, Walsh elenca un insieme di possibili minacce per la nostra sopravvivenza: da asteroidi e supervulcani, a robot killer e intelligenze artificiali, a super virus in provetta. 

Nei secoli le malattie hanno ucciso più persone di qualsiasi guerra, tuttavia non compaiono nella top list dello scrittore. “La natura impedisce a tutto ciò che crea di essere abbastanza virulento e contagioso da minacciare l’estinzione della nostra specie”, spiega. Almeno finché l’uomo non ci mette sopra le proprie mani: “la più grande minaccia per i prossimi anni viene dai patogeni bioingegnerizzati, prodotto di tecniche biologiche come la mutazione genetica e la sintesi artificiale.”

Il nuovo libro di Walsh ammonisce nei confronti di una tecnologia che in pochi comprendono appieno. Lungi dall’essere un cliché, il genere umano è il primo responsabile della propria estinzione. L’impatto delle nuove tecnologie sulla nostra specie è stato solo recentemente preso in considerazione. Tra queste, l’energia nucleare richiede un controllo più meticoloso di quello accordatole.

Ma la gravità delle catastrofi attuali è altrettanto determinata dal nostro modo di comportarci. È per questo che Walsh sottolinea il ruolo dei grandi governi nella salvaguardia del genere umano. Discorrendo sull’amministrazione Trump, lo scienziato si lascia andare a dure parole: “Abbiamo bisogno di una guida affidabile e di cooperazione a livello internazionale affinché la situazione non peggiori. Trump non fornisce niente di tutto ciò”.

L’Orologio dell’Apocalisse segna due minuti alla fine del mondo, ma non tutto è perso. E lo scienziato ci rassicura sui più recenti cambiamenti climatici. Probabilmente causeranno scompiglio e povertà, ma non sono tra i rischi più immediati per la nostra specie.

“Sappiamo cosa sia il cambiamento climatico e che succederà,” spiega Walsh, “la domanda è quanto diventerà grave.” Le altre minacce non sembrano altrettanto ben definite. “Viviamo in un mondo sempre più instabile, sia politicamente che, adesso, tecnologicamente. Più giocatori significa maggior pericolo”.

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