Aumento Iva, polemica nella maggioranza. Poi interviene Conte: “Nessun aggravio”
Aspro botta e risposta tra il ministro Boccia e Italia Viva sulla "rimodulazione" dell'imposta. In seguito il chiarimento
Aumento Iva, polemica nella maggioranza
La tassazione Iva, con sterilizzazione degli aumenti o possibili rimodulazioni, fa fatica a mettere d’accordo la maggioranza di governo. A due giorni dal Consiglio dei ministri sulla nota di aggiornamento al Def che ha definito i paletti della politica economica dell’esecutivo Conte bis sono continuati i botta e risposta sulle aliquote dell’imposta sul valore aggiunto. Poi è intervenuto direttamente il premier per ribadire, chiarire, che non ci sarà alcun aggravio.
Lo scontro Boccia-renziani
La giornata di scontro è cominciata con un’intervista ad Avvenire del ministro per gli Affari Regionali Francesco Boccia, che ha spiegato che le rimodulazioni Iva “si faranno perché oggi in questa imposta ci sono situazioni ingiuste”. Boccia ne ha parlato sottolineando anche la necessità di “rimettere a posto il catasto entro la legislatura”.
Una dura reazione è arrivata da Italia Viva. Su Twitter Davide Faraone, capogruppo al Senato del nuovo movimento lanciato da Matteo Renzi, ha definito “disdicevole” che il ministro Boccia “insulti una forza politica che sostiene il governo”. “Che dica poi di voler aumentare l’Iva, voglia o meno Italia Viva, è scandaloso”, ha continuato. “Boccia, ti scrivo in maiuscolo così leggi meglio – ha twittato ancora il parlamentare renziano -: non voteremo aumenti delle tasse”.
“Il ministro ricordi – ha concluso Faraone – che il governo è nato con al primo punto del suo programma ‘No aumento Iva’, lo scrivo in maiuscolo così lo legge meglio. Lui è ministro per raggiungere questo obiettivo, non per scaldare la poltrona. Ricordi. inoltre, Boccia che Italia Viva non voterà mai alcun aumento delle tasse, con buona pace per lui e per quelli che con lui fanno parte del partito delle tasse”.
“Oggi – ha replicato Boccia parlando in audizione alla Camera – siamo nella condizione in cui assorbenti e pannolini sono tassati con Iva ordinaria al 22 per cento e alcuni beni anche di lusso vivono di evidenti agevolazioni. Rimodulare le aliquote Iva rivedendo i panieri entro la legislatura è dovere di un governo che è nato con le intenzioni di ridurre le ingiustizie presenti nella società”.
“Non ho mai insultato nessuno in vita mia e non inizio certo oggi, men che meno potrei farlo con i miei ex compagni di partito oggi in Italia Viva che non devono rispondere a me che ho posto un tema di merito sulla necessità di ridurre l’Iva per pannolini e assorbenti, battaglia nota sempre fatta insieme in Parlamento, ma alle donne e agli uomini che erano nelle cucine delle feste dell’unità negli anni di impegno politico comune e che hanno sempre sperato e auspicato unità. Dire con chiarezza che ci sono ingiustizie che vanno corrette è nostro dovere”.
Il chiarimento di Franceschini e Conte: nessun aumento o rimodulazione
Ci hanno pensato infine Dario Franceschini e Giuseppe Conte a gettare acqua sul fuoco delle polemiche. “La rimodulazione dell’Iva era tra le varie ipotesi. È accantonata, non c’è più”, ha dichiarato il ministro dei Beni culturali a margine della presentazione della XVIII edizione di Invito a palazzo. “Non capisco – ha affermato Franceschini – perché si continui a discutere di un tema che non c’è più. Abbiamo discusso varie ipotesi, tra cui anche questa. Ma era scritto nel programma di governo che non ci sarebbe stato. L’aumento dell’Iva non ci sarà. Finiamola con delle polemiche sul nulla”.
“Ho già chiarito – ha poi detto il presidente del Consiglio Conte – che non ci sarà un aggravio di Iva, stiamo lavorando per simulare gli ultimi interventi e definire nei dettagli l’impostazione della manovra economica che ha i suoi tempi. Abbiamo presentato la NaDef, la nota di aggiornamento, ora dateci qualche giorno per lavorare sui dettagli”.
Una linea, quella del governo, che soddisfa anche la richiesta del M5S. “Il Movimento 5 Stelle non vuole più sentire parlare di aumento dell’Iva”, è il messaggio pubblicato oggi sul blog delle Stelle tornando sul nodo della sterilizzazione dell’Iva. “Andiamo avanti per la nostra strada, restando fedeli alle promesse fatte agli italiani e rispetto alle quali non intendiamo transigere. La nostra idea di politica è questa: mantenere gli impegni presi”, si legge in un post a firma M5S.