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Home » News

Terremoto di magnitudo 6 nel centro Italia – LIVE

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Tre forti scosse, la prima di magnitudo 6 alle 3.36 e la seconda e la terza alle 4.32 e 4.33, hanno scosso questa notte Lazio, Marche, Umbria

Tre forti scosse hanno devastato l’Italia centrale questa notte. L’epicentro della prima scossa, di magnitudo 6.0, si è registrato a 2 chilometri da Accumoli, Rieti, e 10 da Arquata del Tronto, Ascoli Piceno, e Amatrice, Rieti.

L’ipocentro del sisma è stato registrato a soli 4 chilometri di profondità. La prima scossa si è verificata alle 3.36 ed è stata sentita a grande distanza, fino a Napoli o in Emilia Romagna. È durata 142 secondi. 

La seconda e la terza alle 4.32 e 4.33, di magnitudo 5.4. Queste ultime due hanno avuto epicentro nei pressi di Norcia, in Umbria. 

Il bilancio, ancora provvisorio si attesta a 247 vittime, 200 solo ad Amatrice ha riferito il sindaco della cittadina laziale. Inoltre hanno precisato, sono state oltre 200 le scosse complessivamente registrate da questa notte nell’area colpita dal sisma, che ha interessato in prevalenza l’Umbria, le Marche e il Lazio. 

I danni più gravi si sono verificati ad Amatrice dove, secondo le parole del sindaco, il paese è per metà distrutto. Le operazioni di soccorso per recuperare la gente sotto le macerie sono iniziate. L’ospedale di Amatrice è del tutto inagibile, mentre la chiesa principale distrutta. Gravi danni anche a Pescara del Tronto. 

Dopo le prime tre scosse, altre 39 scosse di minore gravità si sono susseguite. 

Si tratta del sisma più grave da quello dell’Aquila del 2009, che provocò la morte di oltre 300 persone. Si scava, anche con le mani, incessantemente.  

Sono attivi i numeri della Protezione Civile: 840840 e 803555.

I vigili del Fuoco e i volontari della protezione civile stanno continuando ad arrivare sul posto anche dalle regioni vicine. 

In primi feriti gravi sono stati trasportati da Amatrice all’ospedale dell’Aquila e Perugia e alcuni, con l’elisoccorso, a Roma.

Una donna è stata estratta viva dalle macerie ad Amatrice.  

Il capo del dipartimento della Protezione civile in conferenza stampa ha aggiornato la popolazione sulla situazione, dicendo che sono già attive le strutture di soccorso e accoglienza. 

“Scenario apocalittico” è come viene definita la situazione ad Amatrice dai testimoni e dai reporter che si trovano sul posto.  

La protezione civile ha chiesto di ridurre al minimo gli spostamenti nelle strade circostanti, per non ostacolare i soccorsi. 

L’Avis di Rieti ha allertato la popolazione per la raccolta di sangue di tutti i gruppi sanguigni, che potrà essere donato presso l’ospedale de Lellis del capoluogo. 

Ad Arquata del Tronto sono stati estratti vivi dalle macerie due bambini. 

Danni alle linee Enel stanno provocando mancanze di energia elettrica in alcune aree. 

Papa Francesco ha rimandato la catechesi del mercoledì all’udienza generale in piazza San Pietro, invitando tutti i fedeli accorsi a pregare insieme per tutte le vittime del terremoto. 

C’è stato un crollo dalla parete est del Corno piccolo del Gran Sasso, dove ci sono le vie di arrampicata. Nessun danno, solo paura. 

Da molte regioni di Italia stanno arrivando a Rieti, centro di coordinamento, mezzi, uomini di soccorso, unità cinofile e tanta solidarietà. Dall’estero arriva la disponibilità all’assistenza da parte di Israele. Da Roma 40 ambulanze e 7 elicotteri. È stato mobilitato anche l’Esercito.

Il sindaco di Accumoli ha dichiarato che nessuna casa del paese è agibile, servono tendopoli per ospitare la popolazione sfollata. 

Solidarietà anche dall’Unione europea, che si dice pronta ad aiutare tramite la dichiarazione del commissario Ue agli aiuti umanitari e alla gestione delle crisi, Christos Stylianides.

Si stanno allestendo le prime tendopoli per accogliere la popolazione. 

La Direzione Regionale Sanità del Lazio ha disposto inoltre l’apertura straordinaria dei centri trasfusionali di Roma e Rieti, per far fronte all’esigenza di sangue per l’evento sismico. 

Alle ore 13.52 un’altra scossa sismica di magnitudo 4.9 ha fatto tremare la terra. Si è appena percepita anche da Roma. 

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi è arrivato ad Amatrice. Il premier è stato accolto,tra gli altri, dal ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio.

La Protezione civile ha comunicato che nelle Marche, sono rimaste senza casa, perché distrutta o inagibile, 1.500 persone. 

“Ci sono almeno 120 vite spezzate in questo momento. I feriti e i malati che sono stati portati via da Amatrice e Accumoli con elicotteri ed eliambulanze sono 368 “. Lo afferma il premier Matteo Renzi in conferenza stampa da Rieti. 

“Domani metteremo a disposizione la prima somma, presumibilmente 50 milioni in attesa di fare un’analisi dei danni subiti e poi di finanziare altre parti. Intanto domani sarà stanziata la prima somma per l’emergenza”. Lo ha annunciato il ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio.

La Protezione civile ha comunicato che il bilancio delle vittime finora accertate è salito a 159 morti (106 nel Lazio e 53 nelle Marche).

Nella notte sono entrate in azione le unità anti-sciacallaggio con l’obiettivo di rassicurare i cittadini e convincerli ad abbandonare le abitazioni e recarsi nelle tendopoli allestite dalla Protezione civile.

in aggiornamento

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