Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 16:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Caso Stefano Cucchi, spuntano nuove intercettazioni: pressioni sui carabinieri per aiutare i “colleghi nei guai”

Immagine di copertina

Le nuove intercettazioni diffuse sul caso di Stefano Cucchi confermerebbero le “pressioni” esercitate dai vertici dei carabinieri per difendere i colleghi coinvolti: “Mi raccomando dite al maresciallo che ha fatto servizio alla stazione, lì dove è successo il fatto di Cucchi, di stare calmo e tranquillo. Mi stanno abboffando le palle, loro e Cucchi”. 

A parlare è il vicebrigadiere dei Carabinieri, Mario Iorio, in una conversazione con il maresciallo Ciro Grimaldi riportata negli atti della Squadra Mobile depositati nell’ambito del processo sulla morte di Stefano Cucchi. 

Nell’intercettazione si fa riferimento a due telefonate intercorse tra i militari, entrambi in servizio presso la stazione Vomero-Arenella di Napoli. All’epoca della morte di Cucchi nel 2009 Grimaldi prestava servizio alla stazione Casilina, ed è stato sentito come testimone il 21 novembre scorso. 

“Bisogna avere spirito di corpo, se c’è qualche collega in difficoltà lo dobbiamo aiutare” avrebbe poi affermato il comandante provinciale dei Carabinieri di Napoli, Vincenzo Pascale, in una conversazione con un collega che di lì a poco, nel novembre scorso, sarebbe stato ascoltato nel processo in corso sulla morte di Stefano Cucchi. La conversazione è riportata in una nota della Squadra mobile di Roma del 17 gennaio, depositata agli atti del processo.

A questo si aggiungerebbe il fatto che il carabiniere Davide Antonio Speranza, ascoltato nel dicembre scorso dai magistrati, avrebbe scritto l’annotazione sul caso Cucchi “sotto dettatura del Maresciallo Mandolini” perché “quando il maresciallo la lesse, disse che non andava bene e che avrei dovuto cestinarla”.

Secondo quanto dichiarato da Speranza, dopo la morte di Cucchi gli venne chiesto di redigere una nota sul caso. Ma lo scritto non sarebbe stato “di gradimento” del maresciallo Roberto Mandolini, accusato di falso e calunnia nel processo in corso a Roma. Così gli fede scrivere una seconda annotazione.

Di fatto, quindi, la nota di Speranza sarebbe stata scritta “sotto dettatura” e alla presenza del carabiniere Vincenzo Nicolardi, imputato nello stesso processo per calunnia. “Il contenuto di tale annotazione” racconta Speranza “fu dettato da Mandolini e lo scrissi io, alla presenza anche di Nicolardi, quindi stampammo e la firmammo a nostro nome”. 

Ti potrebbe interessare
Cronaca / Prefetto di Roma: “Grandissima attenzione su eventi sportivi”
Cronaca / Napoli, sgominato nuovo clan: pizzo anche al Castello delle Cerimonie
Cronaca / Giubileo 2025, la sfida dell’accoglienza e il futuro globale di Roma
Ti potrebbe interessare
Cronaca / Prefetto di Roma: “Grandissima attenzione su eventi sportivi”
Cronaca / Napoli, sgominato nuovo clan: pizzo anche al Castello delle Cerimonie
Cronaca / Giubileo 2025, la sfida dell’accoglienza e il futuro globale di Roma
Roma / Roma, autobus in fiamme a Tor Sapienza: tre intossicati
Cronaca / Fedez contro Gramellini: “Di essere l’idolo della sinistra non mi frega un ca…”
Cronaca / Giovani, precari e depressi: l’impatto delle disuguaglianze sulla salute mentale delle nuove generazioni
Cronaca / È uscito il nuovo numero di The Post Internazionale. Da oggi potete acquistare la copia digitale
Cronaca / Strage Suviana, trovati i corpi di due dispersi: salgono a cinque le vittime accertate
Cronaca / Meteo, temporali e grandine al Nord, temperature giù al Centro-Sud
Cronaca / Epidemia di morbillo in Italia, Bassetti: "Il peggio arriverà in estate"