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Home » News

Il ministro Salvini sui braccianti morti a Foggia: “Controlli a tappeto contro il caporalato”

Immagine di copertina
Credit: Getty Images

Dopo la morte di 16 braccianti extracomunitari a Foggia, il ministro dell'Interno ha promesso di combattere la mafia che sfrutta gli immigrati nei campi

Il 6 agosto 12 vittime braccianti extracomunitari sono morti a seguito di uno scontro tra un furgone e un Tir sulla SS 16 tra Foggia ed Apricena.

I vigili del fuoco e i soccorritori hanno estratto vittime e feriti da un groviglio di lamiere e i feriti sono stati trasportati con le ambulanze negli ospedali di Foggia e San Severo. Alcuni sono stati ricoverati in condizioni molto gravi.

Nel pomeriggio di sabato 4 agosto un incidente simile era avvenuto sulla strada provinciale 105, tra Castelluccio dei Sauri e Ascoli Satriano.

Quattro braccianti agricoli africani hanno perso la vita nello scontro tra l’automezzo sul quale viaggiavano e un autoarticolato carico di pomodori.

A seguito di questi tragici incidenti, il ministro dell’Interno Matteo Salvini si è recato oggi, 7 agosto 2018, a Foggia per affrontare il problema dello sfruttamento nei campi degli immigrati, costretti a lavorare senza alcuna tutela.

“Chiederò controlli a tappeto per combattere, in tutta Italia, sfruttamento e caporalato”, ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

“Ci sono alcuni milioni di euro destinati a superare la fase emergenziale, a rendere più normale la vita di questi ragazzi”.

Uno dei provvedimenti da prendere per risolvere il problema, secondo Salvini, è aggredire “i patrimoni dei mafiosi che campano di caporalato e di sfruttamento dell’immigrazione clandestina”.

Secondo il ministro, è anche necessario avviare un dialogo con i responsabili delle confederazioni agricole “per avere totale collaborazione, per una trasparenza dell’attività che oggi non c’è”.

“Lavoreremo sull’evasione fiscale e contributiva che c’è dietro il fenomeno del caporalato”.

Salvini ha anche promesso “ai ragazzi sfruttati che vogliono inserirsi nel nostro territorio e lavorare regolarmente che il ministro dell’Interno è al loro fianco e che sono contento che la comunione di intenti sia totale”.

Una delle promesse fatte dal ministro è quella di aumentare l’organico della Procura di Foggia e delle forze dell’ordine.

“Ricordo che da qui a febbraio ci saranno 1500 uomini della polizia di Stato che entreranno in servizio in tutta Italia”, ha sottolineato il ministro.

Salvini ha anche espresso il suo parere sulla legge attualmente in vigore sul caporalato (Qui vi spieghiamo cos’è e cosa prevede la legge).

“C’è una legge sul caporalato che su alcuni versi può e deve essere migliorata e aggiornata per permettere agli agricoltori per bene, che nella provincia di Foggia sono la stragrande maggioranza, di poter lavorar legalmente e regolarmente”.

“Non voglio e non permetto che l’agricoltura foggiana e l’agricoltura italiana venga etichettata come fuorilegge perché pochi usano mezzi mafiosi per arricchirsi”, ha continuato il ministro.

Secondo Salvini, l’obiettivo a medio termine “è svuotare progressivamente i ghetti” in cui vivono gli immigrati che finiscono per essere sfruttati nei campi.

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