Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 22:05
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Ricordando Carlo Alberto Dalla Chiesa

Immagine di copertina

Il 3 settembre un commando legato a Cosa Nostra uccise a colpi di kalashnikov il prefetto di Palermo

Il 3 settembre 1982 un veicolo si affiancò accanto all’automobile del prefetto di Palermo, il generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, crivellandola di colpi di kalashnikov, uccidendo sia il prefetto che la moglie, Emanuele Setti Carraro.

“Qui muore la speranza dei palermitani onesti”, recitava una scritta che fu affissa il giorno seguente in via Carini, la strada del capoluogo siciliano in cui Dalla Chiesa venne ucciso.

Nato nel 1920 a Saluzzo, in Piemonte, Dalla Chiesa era presto entrato nell’esercito, per il quale combatté nel 1941 in Montenegro nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale. Passato all’Arma dei Carabinieri e trasferito ad Ascoli, dopo l’armistizio dell’8 settembre collaborò con i partigiani.

Negli anni successivi alla guerra, si occupò soprattutto della lotta al banditismo nell’Italia meridionale, quindi negli anni Sessanta fu trasferito in Sicilia, dove si occupò del soccorso ai terremotati del Belice e della scomparsa del giornalista Mauro De Mauro.

Durante gli anni Settanta, la sua attività si focalizzò sulla lotta alle Brigate Rosse, ottenendo risultati molto apprezzati e che portarono il ministero dell’Interno, nel 1982, a nominarlo prefetto di Palermo proprio per fare con Cosa Nostra ciò che aveva fatto con i terroristi di sinistra.

Il 3 settembre, però, un’auto si affiancò a quella dove viaggiava, sparando una raffica di kalashnikov che lo uccise sul colpo insieme alla compagna Emanuela Setti Carraro. Anche l’agente Domenico Russo rimase ucciso il 15 settembre in seguito alle ferite riportate nell’attacco.

Per questi omicidi, diversi leader di Cosa Nostra, tra cui Totò Riina e Bernardo Provenzano, sono stati condannati all’ergastolo come mandanti.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI