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Cosa è successo il 26 settembre nel mondo

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Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Italia: è stata resa nota oggi la data in cui si terrà il referendum costituzionale. Gli italiani saranno chiamati a esprimersi il prossimo 4 dicembre. Ecco cosa cambierebbe se vincesse il Sì.

Siria: l’ambasciatrice degli Stati Uniti presso le Nazioni Unite, Samantha Power, ha accusato la Russia di “barbarie” per il bombardamento della città siriana di Aleppo. In una riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, convocato ieri 25 settembre, Power ha detto infatti che la Russia ha mentito ripetutamente al Consiglio circa la sua condotta in Siria. Diversi rappresentanti alla riunione hanno suggerito che Mosca potrebbe aver commesso un crimine di guerra bombardando un convoglio umanitario nei pressi di Aleppo, accusa che il Cremlino respinge. 

Colombia: quella di oggi è una data storica per la Colombia: è il giorno della firma dell’accordo di pace tra il governo e le Farc, le Forze armate rivoluzionarie. La pace sarà firmata a Cartagena dal presidente Juan Manuel Santos e da Timochenko, il comandante delle Farc (al secolo Rodrigo Londoño). Alla firma assisteranno i capi di stato di 15 paesi dell’America meridionale. Il presidente colombiano ha indetto per il prossimo 2 ottobre un referendum popolare per decidere se accettare o respingere tale accordo.

Francia: il presidente francese François Hollande ha visitato in mattinata la città di Calais, nel nord del paese, dove si trova la “Giungla”, il campo migranti al centro di tensioni da alcuni mesi. Hollande appena arrivato ha dichiarato che il campo deve essere “completamente e definitivamente smantellato” e ha promesso di trasferire i novemila migranti che vivono nella “Giungla” in condizioni di squallore in altri centri di accoglienza in tutta la Francia. Inoltre, ha chiesto al Regno Unito di contribuire a risolvere un problema comune. I migranti della “Giungla, infatti, sono arrivati a Calais diretti oltre Manica.

Cina: secondo l’agenzia di stampa locale Xinhua, la Cina ha messo in funzione un gigantesco radiotelescopio che potrebbe fornire per la prima volta prove dell’esistenza di vita intelligente extraterrestre, ma per mettere in sicurezza l’area circostante ha deciso di evacuare più di novemila persone. Il telescopio, denominato Fast (Five hundred meter Aperture Spherical Telescope), ha un diametro di 500 metri ed è il più grande al mondo.

Spagna: le elezioni regionali di domenica 25 settembre in Galizia e Paesi Baschi in Spagna hanno rafforzato il partito popolare del facente funzioni di premier Mariano Rajoy e hanno assestato un duro colpo ai socialisti, ma probabilmente non eviteranno nuove elezioni a dicembre. Due inconclusive tornate elettorali nel dicembre del 2015 e a giugno 2016 hanno determinato mesi di negoziati infruttuosi tra i partiti politici per la formazione di una coalizione di governo. I risultati definitivi delle elezioni in Galizia hanno assegnato ai popolari la maggioranza assoluta dei seggi. Nei Paesi Baschi, come previsto, hanno vinto i nazionalisti, seguiti dagli indipendentisti. Il partito socialista spagnolo nei Paesi Baschi è stato superato dalla sinistra di Podemos, mentre in Galizia ha ottenuto lo stesso numero di seggi del partito di Pablo Iglesias.

Stati Uniti: ennesima sparatoria negli Stati Uniti dove questa mattina un uomo ha aperto il fuoco ferendo almeno nove persone prima di essere ucciso dalla polizia. L’episodio è avvenuto a Houston, in Texas. Due delle vittime sono in condizioni critiche. Il capo della polizia di Houston Martha Montalvo non ha voluto rendere pubblico il nome dell’aggressore ma ha riferito che si trattava di un avvocato la cui attività versava in serie difficoltà.

Iran: Teheran ha rilasciato la studiosa iraniano-canadese Homa Hoodfar, arrestata in giugno, una settimana dopo che i due paesi hanno avviato dei colloqui per restaurare le relazioni diplomatiche rotte quattro anni fa. Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Bahram Qasemi ha dichiarato che il rilascio è stato dovuto a ragioni di tipo umanitario incluso lo stato di salute della donna. Qasemi ha aggiunto che Hoodfar, 65 anni, insegnante presso la Concordia University di Montreal ed esperta di genere e islam, ha lasciato il paese ed è in viaggio verso il Canada via Oman.

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