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Cosa è successo il 10 ottobre nel mondo

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Un riassunto semplice e chiaro di quello che è successo oggi nel mondo

Siria:  Mosca intende creare una base navale permanente nel sito di una struttura militare esistente che ospita le sue forze nel porto siriano di Tartus, secondo quanto ha dichiarato il vice ministro della Difesa Nikolai Pankov. L’annuncio conferma le intenzioni della Russia di espandere la sua influenza sulla Siria dove da circa un anno sta sostenendo la guerra del presidente Bashar al-Assad contro i ribelli. Intanto, il ministro degli esteri francese ha fatto sapere che lFrancia chiederà alla Corte penale internazionale di avviare un’indagine sui crimini di guerra commessi dalle forze siriane e russe ad Aleppo orientale. TPI ha raccolto in esclusiva la testimonianza di un ex membro dei Servizi segreti siriani che ha raccontato come funzionano interrogatori e torture nelle carceri siriane

S&D

Stati Uniti: Washington rischia di essere citata per crimini di guerra per aver supportato la campagna militare dell’Arabia Saudita in Yemen, che ha ucciso migliaia di civili. Nel 2015 avrebbero infatti venduto armi per un valore di 1,3 miliardi di dollari all’aviazione di Riad. A confermarlo, oltre alle testimonianze di decine di funzionari, ci sono anche documenti ufficiali ed e-mail.

– Yemen: migliaia di yemeniti sono scesi in piazza nella capitale Sana’a per protestare dopo l’attacco aereo condotto dalla coalizione a guida saudita l’8 ottobre su un corteo funebre di ribelli Houti, che ha ucciso 155 persone e ne ha ferite oltre 500. I manifestanti si sono riuniti davanti alla sede delle Nazioni Unite chiedendo l’apertura di un’inchiesta internazionale sul raid aereo. L’attacco è stato condannato dalle Nazioni Unite, l’Unione Europea e gli Stati Uniti. Il portavoce dei ribelli Houthi lo ha definito un atto di “genocidio”.

Germania: la polizia tedesca ha arrestato a Lipsia nella notte tra domenica e lunedì 10 ottobre il siriano sospettato di preparare un attentato per conto dell’Isis. L’uomo era in fuga da 48 ore, in seguito al blitz di sabato 8 ottobre delle forze speciali tedesche nel suo appartamento nella vicina città di Chemnitz, all’interno del quale erano state trovate tracce di esplosivo. Jabr Albakr, di 22 anni, è stato arrestato grazie alla soffiata di un connazionale che lo stava ospitando in casa, ma di nascosto aveva avvertito la polizia, che ha fatto immediatamente irruzione nell’appartamento.

Haiti: il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon ha dichiarato che serve una risposta massiccia per aiutare il paese a risollevarsi dalla devastazione provocata dall’uragano Matthew. Il bilancio delle vittime è destinato a salire a causa dell’epidemia di colera che ha colpito Haiti in queste ultime ore. Almeno 60 persone sono state contagiate dalla malattia, quattro tra queste sono morte, aggiungendosi alle oltre 1000 vittime dell’uragano. L’epidemia si sta rapidamente diffondendo a causa della mancanza di acqua pulita, di cibo e di ripari adeguati. 

Afghanistan: un‘autobomba ha ucciso almeno dieci agenti di polizia nel capoluogo della provincia sudoccidentale afghana di Helmand, Lashkar Gah. Nell’esplosione sono rimaste ferite 14 persone, tra cui anche dei civili, secondo quanto riferito da un funzionario delle forze di sicurezza. Si tratta dell’ultimo di una serie di attentati dei Taliban che hanno colpito la città, praticamente sotto assedio. Un ospedale gestito dall’organizzazione italiana Emergency ha riferito di aver ricevuto 30 vittime dal luogo dell’attentato, inclusi sia civili che membri delle forze dell’ordine.

Turchia: il presidente russo Vladimir Putin è arrivato a Istanbul per partecipare al World Energy Congress, a margine del quale ha avuto un incontro con il presidente turco Recepp Tayyp Erdogan. Un’importante tappa nella distensione dei rapporti diplomatici tra Russia e Turchia, dopo il deterioramento che aveva raggiunto il suo apice con l’abbattimento da parte della contraerea turca di un jet militare russo il 24 novembre 2015.

India: i genitori di una bambina di 13 anni morta in seguito a un digiuno durato 68 giorni sono stati denunciati alla polizia indiana da un gruppo in difesa dei diritti dei bambini. La minore, Aradhana Samdhariya, è deceduta in seguito ad arresto cardiaco il 3 ottobre, il giorno dopo aver partecipato a una processione per celebrare la fine del digiuno rituale, durante la quale aveva sfilato su un carro insieme ai familiari nella cittadina meridionale di Hyderabad.

Colombia: il presidente Juan Manuel Santos ha annunciato che donerà i soldi del premio Nobel per la pace per aiutare le vittime del lungo conflitto durato 52 anni che ha insanguinato la Colombia. Il 7 ottobre gli era stato consegnato il premio “per i suoi sforzi risoluti per mettere fine alla guerra civile che ha colpito il suo paese per più di cinquant’anni”. Sforzi che hanno avuto il loro culmine con l’accordo di pace negoziato con le forze armate rivoluzionarie (Farc) avvenuto nelle ultime settimane.

Stati Uniti: il repubblicano Paul Ryan, presidente della Camera dei rappresentanti, ha detto che non difenderà Donald Trump, dopo lo scandalo provocato dalle dichiarazioni sessiste del candidato alla Casa bianca in un video del 2005.

Georgia: il partito di governo uscente ha vinto le elezioni parlamentari. Il primo ministro Georgy Kvirikashvili ha annunciato la vittoria ai suoi sostenitori. Sogno georgiano, fondato nel 2012 dal miliardario Bidzina Ivanishvili, l’uomo più ricco della nazione, ha ottenuto il 48,6 per cento dei voti, mentre il principale partito d’opposizione Movimento nazionale unito si è fermato al 27 per cento.

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