Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 21:30
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Di Battista
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

La procura di Torino al ministro della Giustizia Bonafede: “Ci lasci processare Salvini”

Immagine di copertina
Matteo Salvini

Salvini, nel 2016, usò l'espressione "magistratura schifezza". La procura di Torino vorrebbe rinviarlo a giudizio per il reato di vilipendio all'organo giudiziario

Per la terza volta dal 2016, la procura di Torino ha chiesto al ministro della Giustizia in carica di poter procedere contro il ministro dell’Interno Matteo Salvini, reo di aver usato in un comizio l’espressione “magistratura schifezza”, macchiandosi così del reato di vilipendio dell’organo giudiziario.

Il comizio in questione era stato tenuto da Salvini nel febbraio del 2016, in seguito al rinvio a giudizio di Edoardo Roxi, ex vicesegretario della Lega, per il caso rimborsopoli in Liguria.

“Se so che qualcuno, nella Lega, sbaglia sono il primo a prenderlo a calci nel culo e a sbatterlo fuori. Ma Rixi è un fratello e lo difenderò fino all’ultimo da quella schifezza che è la magistratura italiana”, aveva detto Salvini.

Il procedimento contro l’attuale vicepremier fu istruito dalla procura torinese nel marzo del 2016, un mese dopo i fatti. Due solleciti all’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando, rimasti inevasi, e ora quello all’attuale Guardasigilli, il grillino Alfonso Bonafede.

Se dal ministero della Giustizia dovesse arrivare il via libera per il rinvio a giudizio, Salvini rischierebbe una multa da un minimo di mille a un massimo di 5mila euro.

All’epoca dei fatti, Salvini aveva commentato così l’iniziativa della procura di Torino: “Come ovvio, e per fortuna, ci sono tanti giudici che fanno benissimo il loro lavoro: penso a chi è in prima linea contro mafia, camorra e ’ndrangheta. Purtroppo è anche vero che ci sono giudici che lavorano molto di meno, che fanno politica, che indagano a senso unico e che rilasciano in 24 ore pericolosi delinquenti. Finché la magistratura italiana non farà pulizia e chiarezza al suo interno, l’Italia non sarà mai un Paese normale”.

La linea del Movimento Cinque Stelle, su questioni del genere, è quella di non fare distinzioni di nessun genere. Per questo ci si attende l’ok di Bonafede, sebbene sia comunque nelle sue prerogative negare il via libera per il rinvio a giudizio alla procura di Torino.

Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI