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La storia del ponte “General Rafael Urdaneta”, il gemello del Morandi della A10 a Genova

Immagine di copertina
Ponte "General Rafael Urdaneta"

Il ponte "General Rafael Urdaneta" è stato danneggiato nell'aprile del 1964, a seguito di un incidente causato dalla petroliera Exxon Maracaibo

Il ponte di Genova sulla A10 crollato il 14 agosto 2018, ha un suo “gemello” in Venezuela.

Nel paese latinoamericano la struttura era stata danneggiata nel 1964 a seguito di un incidente che ha coinvolto una petroliera fuori controllo.

Il ponte si chiama “General Rafael Urdaneta” ed è stato realizzato sulla baia di Maracaibo.

Lungo 8,7 chilometri, con 135 campate, era costituito da 6 centrali costruite con lo stesso schema statico strallato utilizzato dal progettista Riccardo Morandi per la realizzazione del suo gemello a Genova.

Il ponte di Maracaibo è stato parzialmente distrutto nell’aprile del 1964, a seguito di un incidente causato dalla petroliera Exxon Maracaibo, dal peso di 36mila tonnellate, che è finita contro le pile 30 e 31 della struttura ad oltre 600 metri di distanza dalle campate progettate per il passaggio del traffico navale.

La violenza dell’impatto è stata talmente tanto forte da far crollare completamente le due pile, trascinando in mare ben tre campate consecutive del ponte.

Dopo il parziale crollo, la parte distrutta è stata ricostruita e il ponte è tutt’ora in funzione.

La possibilità che un simile incidente potesse verificarsi non era mai stata presa in considerazione durante la progettazione.

Il ponte Morandi di Genova 

Il 14 agosto 2018, intorno alle 11.30 è parzialmente crollato il ponte Morandi, su cui scorre il tratto terminale dell’A10, a Genova.

I Vigili del fuoco stanno lavorando per estrarre “diverse persone” da sotto le macerie. Si parla di decine di vittime, tra cui sembra ci sia anche un bambino.

Secondo le prime stime, le auto coinvolte nell’incidente sono almeno venti.

I feriti sono stati trasferiti con l’elicottero dei vigili del fuoco all’ospedale San Martino.

“La situazione è confusa: le macerie sono molte. Crollando, il ponte ha polverizzato tutto quello che c’era sotto”, dicono fonti di polizia.

Sono stati allertati tutti gli ospedali genovesi.

Secondo le prime informazioni diffuse dai vigili del fuoco si sarebbe verificato un cedimento strutturale di una delle colonne del ponte all’altezza di via Fillak, nella zona di Sampierdarena, crollato per una lunghezza di 200 metri.

• A questo link il racconto in tempo reale dell’incidente di Genova, dove è crollato il ponte Morandi. Qui tutte le ipotesi sulle cause. Qui tutto quello che sappiamo finora.

Qui abbiamo spiegato perché crollano i ponti. A questo link la testimonianza dell’autista del camion che ha frenato a un passo dal baratro sul ponte di Genova. Qui abbiamo spiegato quanti sono e quali sono i ponti a rischio in Italia.

A questo link invece il documento (ora rimosso) in cui si diceva che il crollo del ponte Morandi a Genova era una “favoletta”. Qui l’articolo sull’ingegnere che aveva “predetto” la pericolosità del ponte crollato a Genova. A questo link abbiamo raccolto tutte le foto e i video della tragedia, e le pagine dei giornali stranieri.

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