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A Roma nessun assessore si è dimesso

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Nonostante le richieste trapelate dal direttorio del Movimento Cinque Stelle in seguito al caos di inizio settembre, la giunta Raggi è intenzionata ad andare avanti

Dopo il caos che ha coinvolto la giunta capitolina all’inizio del mese di settembre, con cinque figure chiave dell’amministrazione che hanno dato le dimissioni e la notizia che l’assessore all’Ambiente Paola Muraro sarebbe indagata dalla procura di Roma dallo scorso aprile, il sindaco della capitale Virginia Raggi – esponente del Movimento Cinque Stelle – ha annunciato che non ci saranno dimissioni nella giunta.

S&D

La notizia arriva dopo che nella sera del 6 settembre il direttorio del Movimento Cinque Stelle – il gruppo di quattro parlamentari con l’incarico di dirigere il movimento – aveva invitato Virginia Raggi a rimuovere dal proprio incarico il vice capo di gabinetto Raffaele Marra, il capo della segreteria Salvatore Romeo e gli assessori Raffaele De Dominicis e Paola Muraro.

Cosa ha portato il direttorio a fare tale richiesta?

Il 31 agosto il capo di gabinetto del comune di Roma Carla Romana Raineri e l’assessore al Bilancio Marcello Minenna hanno rassegnato le dimissioni, denunciando successivamente scarsa trasparenza nella gestione comunale. Il giorno seguente, si sono aggiunte le dimissione dell’amministratore unico e del direttore generale dell’Atac, Armando Brandolese e Marco Rettighieri, e dell’amministratore unico di Ama, Alessandro Solidoro.

Il 4 settembre, inoltre, è stata resa nota la notizia che l’assessore all’Ambiente Paola Muraro sarebbe indagata da aprile 2016. La donna ha negato inizialmente di essere al corrente della notizia, ma il giorno seguente ha confermato di conoscerla da luglio scorso e lo stesso sindaco Raggi ha lasciato intendere di essere al corrente del procedimento.

A questi problemi si è aggiunto il fatto che il neo assessore al Bilancio Raffaele De Dominicis ha dichiarato in un’intervista di essere stato contattato da Pieremilio Sammarco che gli avrebbe chiesto se avesse voluto fare l’assessore. Sammarco è l’avvocato presso cui Virginia Raggi ha svolto il praticantato ed è considerato vicino a Forza Italia e, in modo particolare, a Cesare Previti. Questo fatto ha portato a nuove polemiche legate alla scarsa trasparenza della nomina.

Il 6 settembre il direttorio del Movimento Cinque Stelle si è dovuto dunque riunire a Roma per oltre 10 ore al termine delle quali hanno chiesto formalmente a Virginia Raggi le dimissioni dei vice capi di gabinetto Raffaele Marra e Salvatore Romeo e degli assessori Paola Muraro e Raffaele De Dominicis.

A questo si è aggiunta la notizia che il 7 settembre Beppe Grillo, fondatore del Movimento Cinque Stelle, si sarebbe recato a Roma per incontrare Virginia Raggi con l’obiettivo di fare chiarezza sulla situazione.

La mail di Paola Taverna a Luigi Di Maio

Il 6 settembre è trapelata la notizia che il direttorio dei Cinque Stelle sarebbe stato al corrente del fatto che Paola Muraro era indagata. Paola Taverna, senatrice del Movimento e membro del direttorio romano, avrebbe infatti inviato a inizio agosto una mail a Luigi Di Maio – membro del direttorio nazionale – in cui segnalava il fatto che ci fosse un procedimento della Procura di Roma verso Paola Muraro. La mail è stata resa nota dal quotidiano Il Messaggero.

Nella mail la Taverna chiarisce come la situazione del momento “sia assolutamente delicata” e che l’assessore Muraro è “in ogni caso già indagata secondo quanto risulta dalla visura ex art. 335 cpp”. Secondo quanto riportato dall’agenzia Adnkronos, i Cinque Stelle hanno fatto sapere che Luigi Di Maio avrebbe commesso un errore nel comprendere il contenuto della mail.

La giunta va avanti

Il 7 settembre l’assessore al Commercio Adriano Meloni ha fatto sapere che la giunta va avanti e che la Muraro non si dimetterà. Nel frattempo il fondatore del Movimento Cinque Stelle si è recato a Roma dove ha incontrato il direttorio in un luogo tenuto segreto, ma non ha visto Virginia Raggi, con cui si è limitato a un colloquio telefonico.

Non è ancora noto quali provvedimenti siano stati decisi da Grillo, soprattutto alla luce del fatto che la Raggi non sembra disposta a fare passi indietro sulla composizione della giunta. Tuttavia, un piccolo episodio si è verificato: in un post scriptum, su blog di Beppe Grillo, è stato scritto che Raffaele Marra sarà destinato a un altro incarico.

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