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Home » News

La modella trans di Chanel si racconta: “Mio padre mi picchiava e mi chiamava ‘frocio’, oggi piango lacrime di gioia”

Immagine di copertina
Theodora Quinlivan. Credit: Instagram

Theodora Quinlivan ha 25 anni ed è la nuova testimonial beauty di Chanel

La modella trans di Chanel si confessa

Theodora Quinlivan ha 25 anni, fa la modella, è il nuovo volto di Chanel ed è trans. Oggi è felice nei panni della prima testimonial beauty di Chanel transgender, ma la vita non le ha sempre sorriso.

“Tutta la mia vita è stata una battaglia: non piango più quando sono triste, questa volta ho pianto lacrime di gioia”, ha detto Theodora quando ha saputo di essere diventata il volto di una delle maison di moda più celebri al mondo.

Non è la prima transgender a diventare testimonial nel mondo del fashion, ma lo è nel settore del make up. Prima di lei abbiamo visto Lea T, scelta da Pantene per la campagna Oh My Gold! e la 24enne Indya Moore, che nel 2019 è stata la prima transgender a finire sulla copertina di Elle.

Theodora Quinlivan. Credit: Instagram

Il percorso di Teddy – così gli amici e i fan conoscono Theodora – è stato lungo e tortuoso, la sofferenza l’ha fatta da padrone, ma poi è arrivata la luce. In un lungo post su Instagram, la modella si è lasciata andare e si è raccontata, commuovendo migliaia e migliaia di utenti.

“Non piango più quando succedono cose tristi”, ha esordito la modella. “Tutta la mia vita è stata una battaglia”, ha continuato. “A scuola sono stata bullizzata, con i ragazzini che minacciavano di uccidermi e mi mostravano graficamente ciò che mi avrebbero fatto, mio padre che mi picchiava e mi chiamava ‘frocio’, ho avuto ripercussioni dopo che ho pubblicamente dichiarato di essere stata molestata sul lavoro. Questa vittoria ha dimostrato che ne valeva la pena”, ha scritto ancora.

“Sono la prima persona trans a lavorare per la maison di Chanel, e sono profondamente onorata e orgogliosa di rappresentare la mia comunità. Il mondo ti prenderà a calci, ti sputerà addosso e ti dirà che sei inutile. Il tuo compito è avere la forza di alzarti e spingere, di continuare a combattere, perché se ti arrendi non assaggerai mai le lacrime del trionfo. Grazie a tutti coloro che hanno reso questo sogno realtà!”.

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