Spiava le sue pazienti mentre si spogliavano e poi, con la scusa della visita, le palpeggiava. Un medico romano è stato condannato a sei anni e quattro mesi di carcere e alla pena accessoria di due anni e mezzo di sospensione dalla professione.
Il chirurgo, specializzato in medicina estetica, approfittava delle sedute di linfodrenaggi e trattamenti vari per molestare le donne che si recavano negli studi in cui lavorava. Il medico è finito ai domiciliari nel marzo del 2017, quando è stato denunciato da cinque pazienti visitate in un centro polispecialistico di piazza Bologna e in un altro in zona Talenti, a Roma.
A casa del medico, inoltre, gli inquirenti hanno trovato anche materiale pedopornografico. Il chirurgo conservava nel proprio pc i video delle sue pazienti: le donne, in intimo, venivano spiate negli studi medici grazie a delle microtelecamere di cui il medico si serviva, inserite negli occhiali e in una radiosveglia.
L’uomo davanti ai giudici ha confessato tutto e ha pattuito un risarcimento di 80mila euro con quattro delle pazienti. I giudici della quinta sezione penale lo hanno riconosciuto colpevole sia di violenza sessuale che di pornografia minorile. Ad aggravare la sua posizione un episodio denunciato da una paziente: durante una seduta, il medico avrebbe iniziato a palpeggiarle il seno.
“Nessuno scopo di abusi. Al massimo carezze inopportune. Chiedo scusa”, ha cercato di difendersi il medico. A firmare la prima segnalazione è stata una impiegata, che, come si legge nel mandato di arresto del gip Livio Sabatini, su richiesta del pm Eugenio Albamonte, era rimasta disgustata “dai ripetuti toccamenti degli organi genitali”.
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