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Salvini-Le Pen: l’incontro a Roma per lanciare il “Fronte della libertà”

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I leader dei due partiti populisti si sono incontrati per consolidare l’asse sovranista e populista in vista delle elezioni europee

Lunedì 8 ottobre 2018 il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha incontrato a Roma Marine Le Pen, leader di Rassemblement National (ex Front National), partito di estrema destra francese.

A pochi mesi di distanza dalle elezioni europee, il senso del vertice è stato quello di consolidare l’asse sovranista e populista.

“I nemici dell’Europa sono coloro che sono asserragliati nei bunker di Bruxelles come Juncker e Moscovici”, ovvero “coloro che hanno portato precarietà e si rifiutano di mollare la poltrona”, ha detto Matteo Salvini nel suo intervento, tenuto nella sede del sindacato Ugl.

“Il Fronte della libertà lavorerà per avere un progetto comune, un’idea di futuro comune che valga per i prossimi 30 anni. E se possibile anche con candidati comuni, ma lasciando la liberttà ai singoli Paesi, popoli e governi”, ha aggiunto.

“Non si tratta di fatalità, ma di scelte politiche sbagliate, le responsabilità è di Juncker e Moscovici: bisogna sostituire l’alleanza Ppe-Pse per introdurre un nostro progetto che vuole radicalmente cambiare il volto di un’Europa che è in difficoltà”, ha commentato invece Le Pen.

“Noi siamo contro l’Ue e non contro l’Europa, che anzi vogliamo salvare. È facile rovesciare il mondialismo: basta partire da popoli, sicurezza, identità e prosperità, per riuscire a sostituire il ruolo esclusivamente autoritario che esercita l’Ue”, ha sottolineato.

I legami tra Salvini e Le Pen

I primi contatti tra i due leader populisti risalgono al 2014, quando Salvini cercò di strappare un selfie a Le Pen, immagine usata anche in campagna elettorale seguita dallo slogan “Votare per me, è votare per lei”.

Da allora i rapporti tra i due si sono intensificati, fino ad arrivare al gennaio del 2016, quando a Milano si è tenuto il vertice di alcune forze di estrema destra presenti in Europa per presentare un progetto politico comune: lotta all’”eurocrazia” e alla moneta unica, ritorno alla sovranità e alla moneta nazionale all’interno di una confederazione di stati nazionali.

I ruoli di forza nella coppia Le Pen-Salvini si sono però rovesciati dopo le elezioni francesi, prima, e quelle italiane, dopo.

L’avanzata della Lega ha sancito la predominanza di Salvini, diventato così un modello di riferimento per la leader di Rassemblement National.

“L’avanzata spettacolare e l’arrivo in testa alla coalizione della Lega guidata dal nostro alleato e amico Matteo Salvini è una nuova tappa del risveglio dei popoli!”, aveva twittato Le Pen dopo la vittoria della Lega alle elezioni politiche italiane del 4 marzo 2018.

“Dopo l’Ungheria, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Svezia, la Danimarca o la Finlandia, al di là del risultato ottenuto, l’Italia ha votato in maggioranza euroscettica”, aveva poi detto in un’intervista a Le Figaro.

“Questo vuol dire che domani il nostro obiettivo di avere la maggioranza nel Parlamento europeo è perfettamente raggiungibile nel 2019”.

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