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Gino Strada: “Chi ci governa dovrebbe essere processato per crimini contro l’umanità”

Immagine di copertina
Gino Strada. Credit: Getty Images

Il medico e fondatore di Emergency punta il dito contro la firma degli accordi con la Libia per denunciare le condizioni dei migranti nei centri di detenzione del paese

“Siamo governati da persone che non hanno alcuna considerazione per la vita umana. Persone che dovrebbero essere portate davanti alla Corte Internazionale dell’Aia per crimini contro l’umanità”. Così Gino Strada sferra un attacco durissimo al governo.

Ospite di PiazzaPulita, il medico e fondatore di Emergency ha commentato l’inchiesta condotta dai giornalisti del programma di La7 sui lager in Libia, dove i migranti, ammassati nelle celle, vivono in condizioni di assoluta precarietà.

“Parlare di centri di detenzione governativi e centri di detenzione illegali è una stupidaggine colossale”, ha detto Gino Strada a Formigli, puntando il dito contro il governo italiano e contro gli accordi bilaterali con la Libia voluti dall’ex ministro dell’Interno Marco Minniti.

“Primo: dov’è un governo in Libia? La cosiddetta guardia costiera libica è un’accozzaglia di bande armate che cercano di farsi gli affari loro”, ha continuato il medico, che da 25 anni insieme alla sua associazione umanitaria offre cure mediche e chirurgiche gratuite alle vittime della guerra, delle mine antiuomo e della povertà. Emergency ha tenuto un programma anche in Libia e Gino Strada conosce bene quella realtà.

Migranti, Gino Strada attacca il “fascistello” Salvini e il ministro risponde

“Io credo che anche Auschwitz fosse un centro di detenzione governativo”, ha continuato il fondatore di Emergency: “Era perfettamente legale per quel regime. Quello che succede lì dentro, come in ogni centro, è una cosa disumana”.

“Siamo governati da persone che non hanno alcuna considerazione per la vita umana, quella altrui ovviamente”, ha precisato il medico con la schiettezza che lo caratterizza. “Persone che dovrebbero essere portate davanti alla Corte internazionale dell’Aia per crimini contro l’umanità”.

Questa disumanità è nascosta dietro slogan come “aiutarli a casa loro”. E d’altronde, si chiede il medico, “che cosa ha fatto l’Italia per aiutarli a casa loro? Nulla. Quindi questa storia di aiutarli a casa loro è una grossa stupidaggine. Noi come Emergency li stiamo aiutando a casa loro da 25 anni, e siamo una piccola goccia nel mare”.

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