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Home » News

I tabù del cinema in concorso a Venezia

Immagine di copertina

Oggi tappeto rosso per due film controversi: Spotlight, su uno scandalo della Chiesa, e Beasts of No Nation, prodotto dalla piattaforma di streaming online Netflix

Stasera il tappeto rosso della 72esima edizione del Festival di Venezia si prepara a ricevere le pellicole Spotlight e Beasts of No Nation, due film tanto controversi quanto attesi.

Con Spotlight, Venezia 72 rivive lo scandalo Watergate della Chiesa

Qualche palazzo più in là c’è la postazione della televisione vaticana, in sala decine di giornalisti di quotidiani cattolici, sullo schermo un film che sostiene che il 6 per cento dei preti sono pedofili e il 50 per non rispetta il voto di castità. Oggi a Venezia 72 è il giorno di Spotlight: va in scena il Watergate della Chiesa.

“Abbiamo due storie qui: una, su una diocesi degenerata e l’altra, su un gruppo di avvocati in grado di trasformare l’abuso dei minori in un lavoro a domicilio. Decidete di quale volete scrivere perché una delle due sarà la nostra,” dice durante una riunione di redazione il direttore del Boston Globe Walter Robinson, interpretato dall’attore statunitense Micheal Keaton. Quella stessa storia diventerà Spotlight

Dopo Everest, ancora una pellicola ispirata a fatti di cronaca: nel 2002 un’inchiesta giornalistica rivela lo scandalo dei preti pedofili a Boston. L’attore Mark Ruffalo, arrivato ieri al Lido e oggi sul red carpet con il regista del film Thomas McCarthy, interpreta Michael Rezendes, un reporter del quotidiano statunitense Boston Globe che proprio per quest’inchiesta vinse il prestigioso premio Pulitzer nel 2003.

Oltre a Ruffalo, McCarthy arruola nella redazione di Spotlight anche gli attori Rachel McAdams, Liev Schreiber, Billy Crudup, Stanley Tucci e Len Cariou – quest’ultimo nei panni del cardinale Bernard Law, arcivescovo di Boston dal 1994 al 2002, costretto a dimettersi in seguito allo scandalo per non aver denunciato pubblicamente i novanta sacerdoti coinvolti. Allontanato dalla Chiesa per sempre? No, trasferito a Roma, alla Basilica di Santa Maria Maggiore: risatine e bisbigli in sala. 

Beasts of No Nation: è il momento del Continente nero

Oggi al Lido è il giorno anche di Beasts of No Nation, diretto dallo statunitense Cary Fukunaga – discusso regista della prima stagione della serie televisiva True Detective. Nel cast spunta l’attore britannico Idris Elba, al centro di recenti discussioni riguardo il suo possibile coinvolgimento nel prossimo film della saga di James Bond. “Too street” – troppo “tamarro” – per interpretare il primo 007 nero, avrebbe dichiarato uno degli autori della pellicola.

Protagonista di questo film che concorre per il Leone d’Oro – il premio assegnato nell’ambito del Festival del cinema di Venezia – è un ragazzino africano, che durante una guerra civile nel suo Paese perde la sua famiglia e si unisce ad un gruppo di mercenari.

Il trailer mette a confronto la violenta realtà del giovane protagonista e il suo passato non troppo distante, accanto ad una famiglia amorevole. Il film sarà lanciato il prossimo ottobre su Netflix – una piattaforma statunitense che offre un servizio di contenuti video in streaming.

Perché un film che verrà distribuito online – interamente prodotto da una società che ha messo in crisi Blockbuster e che sta cambiando il modo di vedere film, con conseguenti ripercussioni sul settore cinematografico – viene presentato al Festival del cinema di Venezia?

In America fa discutere la scelta di proiettare l’anteprima globale di un film su una piattaforma di streaming, a ottobre, subito dopo la competizione veneziana e la première al festival del cinema di Toronto. Secondo una regola tacita dell’ambiente cinematografico, bisognerebbe attendere almeno 90 giorni tra la proiezione nei cinema e l’arrivo sullo schermo di casa. 

Tutto questo fa pensare che si tratti di un’operazione di alto profilo, che strizza l’occhio al premio Oscar – il più importante del settore –  e che potrebbe apportare cambiamenti significativi nei circuiti di distribuzione dei film.

(In basso, il trailer di Spotlight)


(In basso, il trailer di Beasts of No Nation)


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