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I quattro grandi fallimenti tecnologici del 2016

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Tra telefoni che esplodono e droni che non volano, ecco i principali prodotti che nell'anno appena trascorso hanno più deluso le aspettative

Tra telefoni che hanno rischiato di prendere fuoco e oggetti forse troppo innovativi per il mercato, il 2016 verrà ricordato come annus horribilis non solo per le celebrità dello star system, ma anche per le grandi aziende tecnologiche. Aspettative troppo alte, scommesse azzardate e prezzi che non giustificano qualità e prestazioni hanno segnato piccole e grandi disfatte nel mondo della tecnologia.

Che siate schierati con Apple, Samsung o altro, non c’è da gioire: ce n’è per tutti.

SAMSUNG GALAXY NOTE 7

Gli smartphone della Samsung sono tra i più diffusi sul mercato mondiale perché considerati affidabili e competitivi nel rapporto qualità-prezzo. Ecco perché l’attesa per il suo ultimo prodotto, il Samsung Galaxy Note 7, era molto alta. Talmente alta da essersi ben presto tramutata nella più grande delusione tecnologica del 2016.

In autunno, infatti, la Samsung si è vista costretta a ritirare tutti i Galaxy Note 7 in commercio a causa di un problema di surriscaldamento della batteria al litio: un problema che avrebbe potuto causare un incendio del dispositivo e, addirittura, la sua esplosione.

Il danno monetario è stato valutato sui 17 miliardi di dollari e quello finanziario sui 21 miliardi, mentre quello reputazionale è a dir poco incalcolabile.

APPLE MACBOOK PRO

Anche i nuovi prodotti Apple sono sempre attesi con grande ansia da tutti gli estimatori dei prodotti della Mela. La nuova versione del MacBook Pro è stata lanciata quest’anno dopo che, nel 2015, era stato presentato un nuovo modello generalmente chiamato “MacBook”: non un Pro, non un Air, ma un ibrido il cui unico merito, stando alle recensioni online, è quello della sottigliezza. Il Mac Book Pro 2016 è quindi la quarta generazione di uno dei computer considerato in genere tra i migliori modelli al mondo per affidabilità e prestazioni. Tuttavia, la sua ultima versione ha lasciato perplessi molti consumatori, forse perché come sempre la Apple ha guardato avanti ma, stavolta, lo ha fatto un po’ troppo.

Sebbene sia dotato di pregi come una TouchBar al posto dei tasti F1 e seguenti, schermo più sottile e uno scanner dell’impronta digitale, questa macchina è risultata “fastidiosa” a molti consumatori: il nuovo Mac non dispone di porte USB ma di una sola porta USB-C, più piccola e sottile ma non ancora massivamente diffusa. Inoltre, manca una presa HDMI ma, soprattutto, sono state mosse molte critiche sulla durata della batteria: a fronte di tre test effettuati, la durata ha oscillato tra le 19 ore e le 3, a seconda della portata del lavoro svolto. Una disparità numerica che ha causato la maggioranza di critiche negative da parte dei primi consumatori.

FACEBOOK VS SNAPCHAT

Senza dubbio, il 2016 è stato l’anno che ha segnato il boom di una rete sociale esistente già da diversi anni: Snapchat. L’alta diffusione tra i giovani e le potenzialità in termini di comunicazione per i grandi brand hanno portato Facebook a mettere sul piatto 3 miliardi di dollari per l’acquisto dell’app, offerta prontamente rifiutata dal fondatore Evan Spiegel. Il risultato? I numerosi, disperati tentativi di Facebook di rivaleggiare con Snapchat, portandolo in ultimo a lanciare le Instagram Stories: uno stratagemma ingegnoso che si fa forte dei 600 milioni di utenti attivi nel mondo (fonte: Instagram) ma che, alla fine, risulta lontano dalle diverse funzionalità di Snapchat, sancendo così la disfatta di Zuckerberg su questo fronte.

IL DRONE GOPRO KARMA

I droni e i dispositivi GoPro sono stati i grandi protagonisti tecnologici degli ultimi anni. E’ stato l’anno dei droni ed è stato l’anno della GoPro. Ecco perché il frutto della loro unione, il drone GoPro Karma, messo in vendita online al modico prezzo di 1.099 dollari e a 800 euro circa sul mercato italiano, è stata una delle grandi scommesse dell’anno ormai concluso. Peccato che i primi acquirenti del dispositivo abbiano constatato improvvisi schianti al suolo già dal primo volo, documentando il tutto con video poi postati su YouTube e costringendo così GoPro a ritirare dal mercato il prodotto a due settimane dal lancio. Il Karma è stato implacabile con un’azienda come GoPro che, seppur promettente, ha sbagliato allontanandosi dal suo core business per lanciarsi, forse troppo precocemente, in un nuovo mercato.

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