Icona app
Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Banner abbonamento
Cerca
Ultimo aggiornamento ore 19:49
Immagine autore
Gambino
Immagine autore
Telese
Immagine autore
Mentana
Immagine autore
Revelli
Immagine autore
Stille
Immagine autore
Urbinati
Immagine autore
Dimassi
Immagine autore
Cavalli
Immagine autore
Antonellis
Immagine autore
Serafini
Immagine autore
Bocca
Immagine autore
Sabelli Fioretti
Immagine autore
Guida Bardi
Home » News

Fascisti e razzisti potranno entrare in Parlamento: Lega e M5s cambiano le regole elettorali

Immagine di copertina

Lega e M5s stelle cambiano il codice antimafia relativo all’incandidabilità degli esponenti politici.

I reati di opinione, quali l’apologia del fascismo e l’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, sono stati esclusi dal “cumulo” di pene – che rende impresentabile chi somma condanne per oltre 4 anni – previsto dal codice di autoregolamentazione per le candidature alle elezioni approvato ieri, mercoledì 27 marzo, dalla Commissione parlamentare antimafia.

Questa è stata, come ha spiegato in conferenza stampa il presidente della Commissione Nicola Morra e riportato da Huffington Post, una delle ragioni che ha portato all’astensione forze di opposizione, con in testa il Partito Democratico che ha abbandonato in segno di protesta l’aula al momento del voto.

“Nulla impedisce”, ha detto Nicola Morra, “che con la prossima revisione altri reati di particolare gravità possano essere presi in considerazione”.

L’emendamento di Lega e Movimento 5 stelle stralcia, di fatto, dal nuovo codice Antimafia i reati su discriminazione razziale, etnica e religiosa tra quelli che impediscono la candidatura.

Chiunque abbia accumulato pene per complessivi quattro anni di condanna, dice il “nuovo” Codice, non è candidabile alle elezioni.

Ma tra i reati commessi Cantalamessa (Lega) e Giarrusso (M5s) hanno eliminato quanto previsto dai seguenti articoli:

  • articolo 595 c.p.: diffamazione;
  • artt. 2 e 3 del decreto legge 26 aprile 1993, n. 122, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 giugno 1993, n. 205: Legge Mancino recante misure urgenti in materie di discriminazione razziale, etnica e religiosa;
  • artt. 604-bis: propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa.
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Ti potrebbe interessare
News / Un servizio per chi è solo a Natale: dal 24 al 26 dicembre chiama Telefono Amico
Esteri / Bernie Madoff e lo schema Ponzi: muore a 82 anni il più grande truffatore della storia americana
News / L’italiana Alessandra Galloni sarà la prima donna a dirigere l’agenzia Reuters in 170 anni di storia
Economia / I giovani lanciano gli Stati Generazionali: “Diamo voce a chi voce non ha”
News / In difesa dello “stupratore razzista Montanelli” (di Luca Telese)
News / Dillo con una poesia: oggi è la Giornata Mondiale della Poesia e questi versi vi faranno bene all’anima
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI
News / Notizie di oggi: l'agenda quotidiana di TPI