Milano, fermato un uomo per lo stupro di una 70enne. Salvini: “Serve la castrazione chimica per curare”
Era già stato condannato dieci anni prima per un caso analogo avvenuto a Genova. Estradato in Romania nel 2012 per finire di scontare la pena, era da poco uscito dal carcere e tornato a Milano
L’uomo accusato di avere rapinato e violentato una donna di 70 anni alla Comasina, nella periferia nord di Milano, è stato trovato mentre si nascondeva nell’appartamento di alcuni conoscenti nel Mantovano, a Quistello. milano stupro comasina
Si tratta di un romeno di 40 anni: era già stato condannato dieci anni prima per un caso analogo avvenuto a Genova. Nel 2012 era stato estradato in Romania, dove doveva finire di scontare la pena. Secondo quanto ricostruito, era uscito dal carcere da meno di due mesi e si trovava a Milano da circa un mese, dove frequentava dormitori e mense per i poveri.
Sulla vicenda indaga la Squadra mobile del capoluogo lombardo, coordinata dal pm Gianluca Prisco e dall’aggiunto Letizia Mannella, e secondo quanto ricostruito lo scorso 21 settembre la vittima è stata aggredita mentre stava tornando a casa dopo avere fatto la spesa.
Per gli investigatori che seguono il caso, l’uomo avrebbe fatto irruzione nell’appartamento della 70enne per commettere un furto e, trovandola in casa, l’avrebbe aggredita portandole via il telefonino.
L’uomo fermato non viene ritenuto in alcun modo collegato ad altri due episodi simili avvenuti a Milano: l’omicidio di una donna avvenuto lo scorso novembre nel parco di Villa Litta nel quartiere Affori e, poco più di un anno fa, lo stupro di di una donna di 81 anni, aggredita al mattino presto mentre passeggiava al Parco Nord. Per entrambi i delitti non si è ancora trovato un colpevole.
Il vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato l’arresto: “Beccato dalla Polizia di Stato lo schifoso che qualche giorno fa aveva rapinato e stuprato una donna di 70 anni in casa sua a Milano. Un recidivo. Era stato già rispedito in Romania per un’altra violenza di dieci anni fa ma, uscito dal carcere, ha pensato bene di tornare subito in Italia”.
“Posto che questo soggetto dovrebbe essere subito restituito alle patrie galere (e questa volta suggerisco di buttare la chiave), confermo l’opportunità della castrazione chimica farmacologica per `curare´ questi infami: altri paesi la sperimentano da anni, perché in Italia no?”, ha concluso.