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Il pranzo femminista che nel 1868 ruppe gli schemi e fece scalpore

Immagine di copertina
I membri della General Federation of Women’s Clubs negli anni Venti. Credit: Library of Congress

Nel Ventunesimo secolo incontrare un gruppo di sole donne che si riunisce per andare a pranzo in un ristorante alla moda non sconvolgerebbe nessuno, ma nel 1868 contribuì a cambiare le sorti del genere femminile

Il pranzo femminista che nel 1868 ruppe gli schemi e fece scalpore | La storia | La nascita del club Sororis

La forza, la libertà e i diritti di cui godono le donne nella società odierna sono state conquistate a fatica durante le aspre battaglie sociali combattute nel corso degli anni, anche se troppo spesso vengono date per scontate.

Oggi le donne si trovano in una situazione quasi paritaria rispetto agli uomini, anche se il femminismo ha ancora una lunga strada da fare per raggiungere l’ottenimento di ciò che vuole, e cioè l’uguaglianza di genere.

Basti pensare che, anche se nel Ventunesimo secolo incontrare un gruppo di sole donne che si riunisce per andare a pranzo in un ristorante alla moda non sconvolgerebbe nessuno, non è sempre stato così.

Il pranzo femminista che nel 1868 ruppe gli schemi e fece scalpore

La storia

Il 20 aprile 1868 una dozzina di donne si presentò a Delmonico’s, il ristorante di New York che in quegli anni era il più famoso e in voga degli Stati Uniti.

Le donne che si riunirono quel giorno erano tutte di classe media o alta, ma la peculiarità del gruppetto era che molte di loro lavoravano, una vera rarità per la seconda metà del Diciannovesimo secolo.

Ancor più sconvolgente e rivoluzionario, però, fu proprio il pranzo: era la prima volta che un gruppo di donne statunitensi pranzavano pubblicamente senza alcun accompagnatore.

A metà dell’Ottocento, la società era profondamente caratterizzata dalle differenze di genere e, in un simile ambito, uscire pubblicamente per le strade era un diritto riservato prettamente alla sfera maschile della società.

Il motivo di tale regola sociale era che una donna appartenente alla classe media o alta che si presentava da sola in pubblico attirava una grande attenzione, mentre le donne che lavoravano dovevano restare “invisibili”.

Alle donne era assolutamente proibito presentarsi in un ristorante senza accompagnatore, e il più delle volte non venivano neanche fatte entrare.

Ad esse, venivano riservate sale da pranzo private dove le donne potevano mangiare da sola senza essere viste pubblicamente.

Così, nel 1868, con un semplice pranzo la giornalista e scrittrice statunitense Jane Cunningham Croly passò alla storia. Croly fu una delle prime donne statunitensi che si affermò come reporter con lo pseudonimo di Jenny June. Più tardi, divenne una delle prime giornaliste professioniste donna.

Quell’anno il noto scrittore britannico Charles Dickens era in tournée negli Stati Uniti e per l’occasione l’associazione statunitense New York Press Club organizzò una cena in suo onore da Delmonico’s.

Croly voleva partecipare alla cena di Dickens, in programma per il 18 aprile, ma il Press Club rifiutò, nonostante la donna fosse un membro dell’associazione.

La donna cominciò dunque ad attuare una serie di proteste tanto insistenti da fare rassegnare i dirigenti del Club. Ma pur avendo ottenuto l’invito, a Croly e agli altri membri donna venne detto che sarebbero restate dietro una tenda per tutta la durata della cena, in modo da non poter essere viste né sentite.

La nascita del club Sororis

Di fronte a una simile mancanza di rispetto, Croly decise di non partecipare, ma non solo: decise di cambiare le cose. Fondò il primo club femminile statunitense del mondo, e lo chiamò Sorosis: un termine scientifico che viene usato per indicare i fiori germoglianti che generano i frutti.

Croly reclutò altre donne della classe medio-alta, come la giornalista Kate Field e l’attrice e poetessa Ella Dietz Clymer. Per il primo incontro, Croly si rivolse proprio al proprietario di Delmonico’s, Lorenzo Delmonico.

Croly chiese dunque a Delmonico di ospitare il suo gruppo “rischioso e irriverente” di donne non accompagnate per un pranzo, a solamente due giorni dalla cena di Dickens.

Ed essendo tanto cortese quanto rivoluzionario e progressista, Delmonico accettò, ospitando nella sua sala da pranzo il primo incontro del club feminnile Sororis.

pranzo femminista 1868
Delmonico’s, il ristorante più famoso di New York che nel 1868 ospitò il primo pranzo del club femminile Sororis. Credit: Delmonico’s sito ufficiale

La scelta di Delmonico fu una vera e propria dichiarazione. Anche se Charles Dickens declinò l’invito di Croly di partecipare al primo incontro delle Sororis, Delmonico’s era il centro culinario degli Stati Uniti.

Grazie all’ospitalità ribelle del proprietario, Croly fece del ristorante il quartier generale delle Sorosis. E il club, essendo il primo interamente gestito e amministrato dalle donne, attirò immediatamente l’attenzione, nonché la censura.

L’obiettivo del club era riunire “donne di pensiero, gusto, intelligenza, cultura e umanità” e incoraggiare le donne a lavorare. Ma questo provocava contrarietà, scalpore e, a tratti, ilarità negli uomini della società del Diciannovesimo secolo.

Nonostante la derisione, il club femminile Sororis venne difeso con le unghie e con i denti dalla sua fondatrice, perfino durante i periodi di prigionia.

“La vita casalinga tradizionale è insufficiente per i nostri bisogni, mentali e fisici”, disse la donna nel 1869.

Croly, consigliava alle donne di essere buone casalinghe e madri, ma al tempo stesso di non accontentarsi di quello. Lei stessa, vedova, si occupò della sua casa e della sua famiglia, oltre a lavorare per 40 anni come autrice e giornalista.

Nella sua vita contribuì a fondare le associazioni totalmente femminili New York Women’s Press Club e General Federation of Women’s Clubs.

Il club fiorì in poco tempo e a solamente un anno dalla sua fondazione, 83 donne, storiche, scrittrici, artiste e dottoresse frequentarono i suoi pranzi.

Il pranzo del 1868 da Delmonico’s ha dato il via all’emergere delle donne nella sfera pubblica, anche se il cambiamento è stato comunque molto lento.

Alcuni ristoranti e club rimasero off-limits per le donne fino al Ventesimo secolo. Ma con il progredire del Ventesimo secolo, sempre più donne lavoravano fuori casa e avevano bisogno di posti in cui mangiare. Tuttavia, fino agli anni Sessanta, molti ristoranti si rifiutavano ancora di ammettere le donne.

Perché il maschilismo non è l’opposto del femminismo | La lotta delle femministe musulmane per i diritti delle donne in Italia | Le più grandi femministe della storia

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