I sorrisi delle donne sopravvissute alla violenza domestica
Una fotografa statunitense ha ritratto 36 donne mostrandole come persone che hanno avuto la forza di reagire e non solo come vittime, passive e impotenti
Chantal Barlow è una fotografa statunitense nata nel 1987 a El Paso, nello stato americano del Texas. Dal 2014 porta avanti un progetto – UnconventionalApology Project – con il quale ha deciso di dare visibilità alle donne vittime di violenza domestica che hanno trovato la forza di reagire e rialzarsi.
Secondo Chantal, ritrarre queste donne in pose sorridenti
e apparentemente felici serve a riassegnare loro una personalità completa, sottraendole
alla diffusa abitudine dei media di mostrarle sempre solo come vittime, passive e
impotenti.
Secondo la National Coalition Against Domestic Violence, negli Stati Uniti una donna subisce violenza ogni nove secondi. Una donna su tre e un uomo su quattro sono state vittime di una qualche forma di violenza fisica dal proprio partner nel corso della loro vita. Si stima che oltre 10 milioni di persone negli Stati Uniti abbiano subito violenza dal proprio partner.
Le motivazioni che hanno spinto Chantal a questa scelta
sono profonde: nel 1975 suo nonno, ubriaco, fu responsabile dell’omicidio della moglie – sua nonna – uccisa a colpi d’arma da fuoco proprio di fianco al figlio, padre di Chantal.
Il nonno, tuttavia non fu
mai condannato per il reato. Uscito dall’alcolismo, dopo diversi anni, il nonno di Chantal si riavvicinò alla famiglia, che lo riaccolse senza mai più menzionare l’omicidio,
tanto che sua nipote non ne fu a conoscenza fino all’adolescenza. Fino ad allora Chantal e il nonno avevano sviluppato un rapporto intimo e molto forte. Una volta appresa la storia dell’omicidio, la ragazza rimase scioccata e confusa.
Negli anni in cui suo nonno era ancora in vita, Chantal ricorda che l’uomo scattò innumerevoli foto ai nipoti e ai familiari ma pochissime di sua moglie, la nonna. È per questo che, scossa dal conflitto interiore una volta scoperta la verità, ha
deciso di usare la macchina fotografica di suo nonno per
ritrarre 36 donne vittime di violenza domestica che sono riuscite a rialzarsi e che non devono rimanere sconosciute.
In questo modo, nelle intenzioni di Chantal, i loro volti continueranno a vivere anche dopo il loro dramma, e
non finiranno nell’oblio come quello di sua nonna. Abbiamo raccolto alcuni dei ritratti di Chantal.